il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE
31 agosto 2011
Il Montecristo n. 2: un grande, grosso puro
Uno dei più complessi e saporiti sigari, il Montecristo n. 2 ha sicuramente una onorata reputazione, davvero meritata, in quanto è un sigaro veramente meraviglioso quando correttamente invecchiato e se non ci sono problemi di costruzione.
A livello di costruzione, i sigari si presentano benissimo, con un wrapper color cioccolato come i Petit Edmundos. La costruzione è impeccabile, con una cenere compatta e un ampio volume di fumo.
Per quanto concerne la fumata, il n. 2 inizia in modo piuttosto "mite" nel primo tercio, con sentori di cedro e caffè e inizia a raccogliere forza solo nel secondo tercio, con più pronunciati sapori di caffè e cioccolato, con un tocco di piccante. Dall'ultimo tercio alla fine, cedro, cioccolato, caffè e sapori piccanti sono alla loro climax. Sicuramente, dunque, questo sigaro si classificherebbe come un puro di medio corpo dall'inizio alla fine, con sapori complessi, che lascia un retrogusto molto piacevole che indugia per ore, come dovrebbe fare un gran sigaro.
Le dimensioni maggiori, ovviamente, implicano tempo per goderne appieno i sapori sorprendenti, inadatti ai neofiti.
30 agosto 2011
Un (ma)duro da scoprire
Il CAO MX2 sembra un sigaro piuttosto duro a prima vista, a causa del
suo wrapper scuro di tabacco Connecticut. Mentre la maggior parte dei
Maduro ha solo un wrapper Maduro, il MX2 ha sia un wrapper che un binder Maduro, da cui il nome MX2, ossia Maduro x 2.
Questo sigaro è, in effetti, davvero ideale per l'amante dei maduro.
Si tratta di un sigaro molto ben costruito, senza punti deboli al tatto. Sono presenti anche alcune minime venature che corrono per tutta la fascia, oleosa al tatto. Inoltre, è un pò più lungo di un normale maduro ed ha un cepo 52 invece del classico 50, fattori che consentono una fumata più lunga. Inoltre, proprio la sua costruzione accurata non richiede correzioni durante la fumata.
È mediamente corposo e leggermente dolce sulle labbra. L'aroma è ricco e terroso, con sentori di pepe nero e un finale lungo e speziato. Cioccolato fondente, caffè e pepe sono dominanti e tutti molto gradevoli al palato. Il Mx2 lascia, infatti, una piacevole sensazione di formicolio sulla lingua, dato dai quattro filler diversi. Il
sigaro inizia morbido e poi si fa sempre più forte fino a quando si è vicini all'ultimo tercio.
Un sigaro non per tutti, dunque, ma decisamente da provare, forte e sapido al punto giusto, adatto per un dopocena lungo e rilassante.
29 agosto 2011
Note "divine"
I Cuaba Divinos sono i più forti tra i quattro modelli del brand. Interamente fatto a mano, questo Petit Bouquet è lungo 10.10 cm e ha un cepo 43.
Si tratta, quindi, di un sigaro piccolo ma molto forte, che offre 45 minuti molto intensi, con sapori decisamente non adatti a un neofita.
Se non sono invecchiati, l'impressione principale potrebbe essere di sapore amaro e legnoso, ma, con almeno cinque anni di invecchiamento, i sapori tendono a essere
più vicini allo stile Romeo e con una dolcezza fruttata molto piacevole.
Con un forte retrogusto legnoso, questo sigaro si presenta come una splendida fumata.
A crudo esprime un gusto terroso, più o meno piccante e, appena acceso, risulta sapido, quasi amaro in un primo momento, ma a metà esprime gustose note di cioccolato e caffè, con una combustione lenta che richiede 15-20 minuti solo per consumare il primo tercio. Molto serrato, si riscalda e brucia perfettamente anche nell'ultimo tercio.
28 agosto 2011
Mezz'ora con un Perla
Si tratta di un sigaro che si può fumare sempre, facile e apprezzabile da tutti i tipi di fumatori. La leggerezza di questo sigaro deriva dalla sua costruzione precisa, una cosa tecnicamente difficile con un perla petit, e che tra l'altro non ha il classico problema di surriscaldamento, che può essere una questione di primo piano nei piccoli sigari. Ma il n° 5 non ha problemi del genere.
Si tratta di un sigaro ben costruito, a parere di chi scrive. Ha un buon inizio floreale ma entro la fine del primo tercio promette di diventare un puro molto intrigante. Infatti, inizia ad evidenziare sapori legnosi
(es. quercia e cedro), miele e ancora sfumature floreali. Nel secondo tercio il modo
in cui è costruito lo fa emergere in pieno come un sigaro di media corposità che rammenta al fumatore che è un cubano. Non opprimente o pesante, comunque, ma sicuramente forte. Il tiraggio e la costruzione sono, altresì, molto buoni, anche se necessita di correzioni nel secondo tercio.
Fumato lentamente, non è mai aspro e offre una fumata speziata, con la sapidità tipica dei Montecristo condensata in una pausa di relax per chi ha una mezz'ora a disposizione.
27 agosto 2011
Taglio o foro? Il dilemma dell'aficionado
In questo post mettiamo brevemente a confronto due strumenti tra i più usati dagli aficionados, ossia il tagliasigari a ghigliottina e il meno diffuso (almeno in Italia) bucasigari o puncher.
Il puncher è consigliato da molti per i sigari di grosso calibro, dato che spesso potrebbe risultare difficile fare un buon taglio della capa con la ghigliottina, rischiando di far srotolare l'intero sigaro con un taglio troppo ampio. Ovviamente il puncher risulta inutile con i figurados.
La classica ghigliottina, meglio se bilama, permette di fruire di un volume di fumo più consistente e maggiormente ossigenato, evitando l'acredine e l'asprezza erivante dalla concentrazione di nicotina e catrame prodotte da una fuoriuscita forzatamente
stretta quale quella del puncher. Inoltre proprio i puncher, pur dando una fumata molto lunga, creano le condizioni per un tiraggio troppo serrato.
In questo apparente dilemma, a ognuno la propria, come sempre personalissima, scelta!
26 agosto 2011
Stars and Stripes 2. CAO America Monument
wrapper americani - un Connecticut Maduro scuro e un leggero Connecticut - questo sigaro è mescolato con un longfiller Ligero dal Nicaragua, Italia, Stati Uniti, e dalla Repubblica Dominicana legato in una foglia piccante brasiliana.
La fumata è robusta, cremosa, complessa e decisamente morbida con un finale pulito.
Ben costruito, infatti, con una buona combustione, il Monument è un sigaro corposo fin dall'inizio, con un tocco di peperoncino che si sente fin dall'esame a crudo. Già nel secondo tercio, però, perde parte della sua forza, diventando più un sigaro medio che corposo, con un sapore dolce in sottofondo che permane fino alla fine, in uno sfumato certamente un pò deludente.
Nel complesso, però - e cosa più importante per questo sigaro multicolore -, il Monument è coerente e piuttosto ben bilanciato, regalando una fumata piacevole e poco impegnativa nonostante le dimensioni notevoli.
Stars and Stripes 1. Alec Bradley Tempus Imperator
Il wrapper è impeccabile, di un bel rosso scuro/marrone, decisamente oleoso al tatto. Il tabacco sembra essere arrotolato strettamente. Il sigaro inizia molto bene,con un gran volume di fumo ed un sapore iniziale di cacao, alcune spezie, e di nocciola. Al secondo tercio, circa a metà sigaro, si evidenziano sapori di cedro, lievemente dolci, e accenni di caffè.
Il Tempus, insomma, si da fumare molto bene e ha un grande retrogusto. Pur aspettandomi problemi con la combustione, visto che il sigaro si sentiva molto duro al tatto, anche la cenere tiene ed è molto solida, in una fumata complessivamente molto lenta, di circa due ore, senza calore eccessivo o spigolosità.
25 agosto 2011
Bolivar Petit Coronas: un piccoletto di carattere
box, della durata di circa una trentina di minuti, dal gusto corposo con un background molto terroso simile al Siglo II, ma consistente.
Ha una costruzione ed un tiraggio perfetti, un gran volume di fumo e un tipico gusto pieno Bolivar. Il suo sapore, infatti, è molto simile al Coronas, con il caratteristico gusto forte di Bolivar. Un sigaro medio-forte, comunque, ricco di note
piccanti e di cioccolato.
I fumatori che trovano il Coronas Gigante troppo grande per loro, proprio su tali basi, concordano sul fatto che questo formato sia perfetto per loro, presentando una fumata, come detto, molto corposa.
Da quanto detto, è chiaro che è uno dei più forti Habanos. Inoltre combina molti, se non la maggior parte, dei sapori cubani in un breve spazio di tempo. Un aspetto di un bel color marrone con una tonalità rossastra, con alcune venature. A crudo, si sente tabacco muschiato forte. Inizia piuttosto non deciso, poi si "sveglia" con un pizzico di spezie. Con il secondo tercio arriva un'improvvisa nota di cioccolato, che sfuma lentamente nell'ultimo terzo, mentre il fumo sviluppa una più liscia sensazione, pur perdendo gran parte della sua dolcezza e speziatura sulla punta della lingua, fino a quando il sigaro non sviluppa un certo formicolio sulla lingua.
La stagionatura minima raccomandata per questo sigaro è da 4 a 6 anni.
24 agosto 2011
Un toscano di classe
Si tratta di un toscano di aspetto imponente e colore scuro, grasso al tatto, con un ottimo profumo.
Anche la fumata non delude le aspettative evidenziate dall'esame visivo e tattile. Infatti, il primo terzo si presenta dolce e delicato, anche un po’ neutro, per così dire, nello stile di questo toscano atipico.
Avvicinandosi alla sua ampia pancia, che è proba la maggior peculiarità, il TAR acquista una notevole corposità, con piacevoli e mai eccessivi sentori vegetali.
All’inizio dell’ultimo terzo acquista un po’ di piccante che va man mano intensificandosi, senza mai diventare fastidioso come in altri toscani.
Tiraggio eccellente e combustione discreta, anche se la cenere non tiene bene come nei toscani a mano: nel complesso, si tratta di un sigaro che non perde colpi e soddisfa anche il toscanofilo più esigente con il suo ampio volume di fumo.
Tuttavia, nonostante sia ancora un toscano che resiste al generale decadimento qualitativo del brand, se ne consiglia la degustazione dopo adeguato riposo nell'humidor. Infatti, il beneficio tratto dall'umidificazione di questo sigaro è notevole, regalando una fumata ottima, piuttosto diversa dal toscano AR appena acquistato: gli aromi risultano alquanto affinati e decisamente equilibrati, molto meno netti rispetto al medesimo prodotto stagionato poche settimane.
22 agosto 2011
2011 Una grande annata per il sigaro extracubano!
L'annuale fiera IPCPR negli Stati Uniti sembra aver confermato la dichiarazione di quest'anno.
In questa famosissima fiera americana, mancavano logicamente, per i ben noti motivi d'embargo, gli ospiti d'onore, i cugini cubani, e allora hanno fatto bellissima figura i sigari extracubani e di tutti i mercati emergenti, dei quali negli States sono presenti i massimi esperti.
I sigari degustati durante la fiera hanno dimostrato eccezionale qualità e gusto squisito.
Alcuni dei sigari provati e testati da illustri esperti, tra cui molte nuove versioni, meritano un riconoscimento immediato.
Tra questi, per citarne alcuni:
Tatuaje Capa Especial
CAO OSA
San Cristobal Elegancia
La Flor Dominicana Diademas
Alec Bradley Fine and Rare
Quesada Oktoberfest
Casa Magna Box Pressed
Torano Master
J. Fuego Sangre de Toro Original
nell'immagine: Carlos Torano |
Come questo gruppo eccezionale di nuovi sigari,citati sopra, probabilmente ci sono molti altri che si riveleranno fantastici.
Ci stiamo preparando per includere questi sigari nelle nostre degustazioni non appena saranno disponibili nei negozi di sigari negli Stati Uniti e nel resto del mondo.
19 agosto 2011
Bergamo.info 17 agosto 2011
18 agosto 2011
Sequestrata una grossa partita di sigari rubati
Circa 200 confezioni di costosi sigari cubani e non, alcuni dei quali da collezione sono stati sequestrati mercoledì pomeriggio (17 agosto) dai carabinieri all’interno di una casa del centro storico di Reggio occupata da due cittadini georgiani ora accusati ricettazione e possesso illegale di strumenti atti allo scasso.
La scoperta è avvenuta dopo che una pattuglia è stata inviata nel condominio di via Palazzolo dove una donna stava urlando a squarciagola da diversi minuti. Raggiunto l’appartamento da cui provenivano le grida i militari vi hanno trovato una cittadina georgiana sola, dopo averla calmata i carabinieri hanno notato all’interno di una camera dell’appartamento un cospicuo numero di sigari che li hanno spinti ad investigare.
Circa 200 confezioni di svariate marche tra cui Mac Baren, Toscano, Habano, Jose L. Pedra, Santa Clara, Habanossa, Premium Cigars, Soberanos De Cuba, Peterson, Dunhill, Punch, Montecristo e Ziho il cui possesso non è stato giustificato. Nella stessa stanza, all’interno di un borsello nero, era custodito un fornito kit da scasso contenente chiavi limate per aprire porte blindate, ferri sagomati per l’apertura di porte e finestre, tronchesi di varie dimensioni e cacciaviti.
Strumenti da scasso e sigari sono stati sequestrati in attesa di essere restituiti ai derubati, ancora da identificare.
fonte: www.24emilia.com
17 agosto 2011
Eco di Bergamo - 17 agosto 2011
Bergamo News - 9 agosto 2011
Terminator e il sigaro politicamente scorretto
mondo, non ha molto da
insegnare sul tema del
rispetto delle regole in aeroporto. Macinando sigari a volontà, si è trovato a fare i conti con le autorità austriache che l’hanno multato, inviando il “conto da pagare” all’ ambasciata americana a Vienna. Per essere precisi però, per assenza di accordi di cooperazione in tema di certi tipi di reati (flebili) tra Usa e Austria, il 38simo Governatore della California potrebbe fare a meno di sborsare moneta. Attualmente infatti egli è residente in Brentwood, Los Angeles, e con Graz e Salisburgo -le due città ove è stato fermato in flagranza di reato. Infatti il politico ed ex autore e' stato multato due volte per un totale di 200 euro per aver fumato il sigaro nei due aeroporti cittadini, come riportato dal quotidiano Krone Zeitung, che ha spiegato come l'attore americano fosse in Austria per andare a trovare la madre. Tuttavia, secondo le autorità la denuncia potrebbe andare "in fumo". Secondo il portavoce dello scalo di Salisburgo,
Alexander Klaus, il sigaro era
spento. "Quando si fumano i
sigari l'ambiente si riempie di fumo, ma non ce n'era intorno a Schwarzenegger", ha spiegato.
A dire il vero, la passione per i sigari ha creato già in passato qualche problema al governatore della California, come nel dicembre 2010, quando fu "beccato" mentre fumava un cubano. La mossa politicamente scorretta aveva fatto infuriare lo staff che segue la star di “Terminator” nella sua carriera politica. In quel frangente, Schwarzenegger avrebbe acceso un Partagas mentre era in viaggio in auto verso il Canada quando, a Ottawa, si era fermato in un’area di sosta per soddisfare la sua voglia di un sigaro, fumandolo con tutta calma davanti a tutti. Dopo un primo imbarazzo, lo staff di Schwarzenegger si era messo al lavoro per limitare i danni. Anche utilizzando l’arma dell’ironia per smorzare le polemiche e sostenendo “Non esiste alcun modo di provare le accuse. Il sigaro ormai è finito in cenere".
16 agosto 2011
BUONE VACANZE...Cigar Blog va qualche giorno al mare!
dopo settimane di duro lavoro, che ci hanno permesso di essere il sito/blog sul sigaro più seguito in Italia, sito n.1 nella Net Parade, categoria Varie, la nostra redazione si fermerà per qualche giorno per concedersi un meritato riposo!
Non vi abbandoneremo completamente, ma invece della solita raffica quotidiana di articoli e notizie, pubblicheremo solo pochi pezzi, fino ai primi di Settembre, quando riprenderemo a pieno ritmo!
Nel frattempo in questi giorni, sdraiati in spiaggia o al fresco della montagna, potrete rileggere gli articoli che vi siete persi, nella spalla sinistra del blog,li trovate divisi per argomenti, nella parte destra trovate quelli preferiti dai nostri lettori.
Ultima cosa ma più importante: continuate a votarci e fate votare, cliccando in alto a destra sul tasto verde VOTAMI ORA, siete stati tantissimi finora e non finiremo mai di ringraziarvi!
Allora BUONE VACANZE a tutti, portatevi dietro i vostri sigari preferiti, perché allieteranno ancora di più i vostri momenti di relax, per chi ha destinazioni estere o esotiche, si ricordi che habanos ha previsto edizioni regionali esclusive per diverse parti del mondo,a Novembre avremo anche in Italia la nostra nuova regionale e ve la presenteremo in una serata unica!
DIVERTITEVI E CI VEDIAMO A SETTEMBRE!!!
13 agosto 2011
JL maximos e birra baladin, abbinamento interessante
12 agosto 2011
International Shape e Vitolario Cubano, un po di chiarezza.
11 agosto 2011
Churchill fumava sigari indiani
Come raccontano i giornali del paese asiatico, quando al primo ministro inglese fu impossibile procurarsi i suoi sigari preferiti, quelli cubani, a causa del blocco navale imposto dai tedeschi tra Cuba e la Gran Bretagna, Churchill si mise a fumare sigari realizzati a Uraiyur, un distretto di Trichy che si trova nel sud dell'India. A quei tempi l'India era ancora il gioiello della corona britannica. Ci si domanda se tutto ciò sia mito o realtà. Si racconta che il politico britannico abbia finito per preferire i sigari di Trichy, con un gusto meno forte di quelli pesanti dell'Avana. Oggi Thiruchirapalli, un nome che gli inglesi non sono mai riusciti a pronunciare e che è più conosciuto con il nome Trichy, deve la sua celebrità al suo tempio piuttosto che ai suoi sigari. Le aziende produttrici hanno chiuso una dopo l'altra: mentre erano ancora 200 negli anni 1970, oggi ne è rimasta soltanto una, proprio quella che riforniva Churchill. La Royal Cigar Works fabbrica i sigari con tabacco proveniente dal Bihar e dal Bengala occidentale, ma anche dalle Filippine e dall'Indonesia. Nel diciannovesimo secolo, in India, le imprese del settore prosperavano negli accampamenti, quartieri dove risiedevano gli ufficiali dell'esercito di Sua Maestà.
fonte: Italiaoggi.net
Alla scoperta dell'avana, piccola guida per neofiti.
Con la definizione di “sigaro di tipo avana” non si identificano solamente i sigari cubani, ma tutti i sigari di tipo caraibico con la testa chiusa e il piede aperto. Già in questa prima definizione incontriamo due termini propri del sigaro Avana e cioè piede che identifica la parte del sigaro che va accesa, e testa che si riferisce all’estremità opposta del sigaro, che si presenta chiusa da un frammento di tabacco denominato perilla. Come si può notare, la terminologia spagnola è assai usata nel mondo del sigaro, poiché proprio gli spagnoli furono i primi a produrre nel vecchio continente i cosiddetti puros ovvero manufatti composti al 100% di tabacco, e in seguito i cubani hanno continuato la tradizione, come leader incontrastati per diversi anni.
Oggi il termine puro ha assunto un doppio significato, oltre alla definizione generica si sigaro infatti, si definisce puro un sigaro i cui tabacchi provengono interamente da un solo stato, in contrapposizione ai blended che utilizzano invece tabacchi di diversa provenienza all’interno dello stesso sigaro, tale pratica si definisce appunto blending “orizzontale”, che spesso viene fatto passare come un’operazione di selezione accurata di tabacchi dalle zone migliori, in realtà, ad eccezione di alcune produzioni, è quasi sempre un escamotage per procurarsi tabacchi laddove il mercato è più favorevole.
- Caratteristiche dei tabacchi
Parlando al plurale di tabacchi è chiaro come nella produzione di un sigaro esistano diverse componenti e non solo un tipo di foglia. Solitamente i sigari “premium” sono costituiti da cinque diverse foglie, interamente arrotolate a mano, sia per il ripieno che per la fascia. Le tre foglie interne che compongono la tripa o ripieno, vengono sapientemente miscelate seguendo una specifica “receta” in modo da formare una ligada o miscela, specifica per ogni marca e formato. Ogni foglia che costituisce la tripa ha una funzione ben specifica; il ligero che è la foglia più “giovane” è principalmente responsabile della forza nicotinica, il seco che proviene dalla parte mediana della pianta esprime la maggior parte degli aromi, mentre il volado che proviene dalla parte basale della pianta, e che quindi è fra le foglie più vecchie, mantiene la regolarità di combustione, grazie ad una struttura cellulare ben formata.
Le 3 foglie interne vengono arrotolate prima in una foglia denominata capote che assolve la funzione di tenuta e mantenimento della forma del sigaro, ed infine, nella foglia esterna denominata capa che ha principalmente scopo estetico, anche se contribuisce spesso in maniera significativa alla “struttura” organolettica del sigaro.
- Formato dei sigari avana
I sigari di tipo avana oltre che per marca si distinguono anche per formato o vitola; distinguiamo due tipi di vitolas: la vitola de galera, che identifica il formato del sigaro, e lavitola de salida che identifica il nome commerciale che lo stesso sigaro assume. Per portare un esempio, fra le marche cubane esistono diversi sigari robustos, col termine robusto (vitola de galera), il vitolario cubano identifica un sigaro dallo shape 124x50 (definiremo in seguito le misure), le diverse marche propongono però nomi commerciali diversi per lo stesso formato di sigaro, ed ecco che il robusto prende il nome di Royal Corona per la marca Bolivar, Specially Selected per Ramòn Allones, Serie D n.4 per Partagàs, Short Churchill per Romeo y Julieta, Robusto per Cohiba (in questo caso vitola de galera e de salida coincidono) e così via.
Vitolario internazionale dei formati parejos
Occorre sottolineare che esistono 2 grandi classificazioni per i formati dei sigari, una cubana, molto rigida, in cui ad ogni formato corrispondono specifiche misure di diametro (o “cepo”) e lunghezza (o “largo”), ed una classificazione internazionale (international shape) che assegna ad un formato un “range” di misure di largo e cepo entro le quali il sigaro rientra nella stessa vitola. Sempre come esempio, nell’international shape il Romeo y Julieta exibicion n.4 e il Romeo y Julieta short churchill rientrano nella famiglia dei robustos, mentre per il vitolario cubano il primo è un hermoso n.4 (127x48) mentre il secondo è un robusto a tutti gli effetti (124x50) come si può notare le dimensioni sono simili ma non identiche.
Un’altra suddivisione molto generale fra i formati è data dalla forma, si distinguono anche in questo caso due grandi “famiglie”, la prima è quella dei “parejos”, nella quale si identificano tutti i sigari di forma puramente cilindrica, indipendentemente dalle dimensioni, la seconda è quella dei “figurados”, in cui si identificano tutte le altre possibili forme; tipicamente si identificano fra i figurados i sigari con la testa appuntita come i “piramides”, i “belicosos” o i “torpedos”, oppure i sigari dalla forma biconica come i “perfectos” definiti anche “double figurados”.
Parlando di dimensioni, convenzionalmente si esprimono in millimetri di lunghezza e 64esimi di pollice di diametro, tornando all’esempio del robusto, nel vitolario cubano tale definizione identifica un parejo di 124 mm di lunghezza e 50/64 di pollice di diametro (124x50), se parliamo invece del formato “piramide” identifichiamo un figurado di 156 mm di “largo” e 52/64 di pollice di cepo ( 156x52).
10 agosto 2011
self made walk in humidor
09 agosto 2011
Cristalli Swarovski nell’humidor per sigari “Vanitas” by Elie Bleu
“Vanitas” si propone così come un humidor molto particolare, magari meno regale e imponente rispetto a modelli più classici ma pur sempre di grande stile. D’altra parte “C’est la vie”.
Los hombres del puro 4: dopo la torcida
Il genio e la filosofia di Davidoff, una storia unica
E’ questo uno dei momenti fondamentali della storia moderna del sigaro.
Davidoff và a Cuba con l’umiltà e la voglia di imparare tutto di quel mestiere, dai maestri cubani. Lavora sodo in una finca, una fattoria cubana specializzata nel ciclo del tabacco, impara minuziosamente tutte le fasi di lavorazione, studia le foglie e le piante cubane, uniche al mondo, raccoglie l’esperienza dei vecchi, si fa raccontare la loro storia, e impara a menadito a distinguere le foglie,le piante e le loro caratteristiche. E’ pronto per tornare nel vecchio continente e portare con la forza dei suoi vent’anni il millenario segreto di questa pianta.
Al rientro in Svizzera sconvolge completamente il commercio della sua famiglia ed inizia a costruire humidor e a preparare caves temperate per le sue produzioni di sigari, inizia così una grandissima storia, quella dell’ascesa di Davidoff ai vertici mondiali della fabbricazione dei puros.
Se volessimo racchiudere in una parola, lo stile e la filosofia di Davidoff, senza indugio azzarderei : sobrietà!
E’ la sobrietà e la semplicità di un uomo come Zino Davidoff, oltre alla fantastica qualità dei suoi sigari, che ha permesso di mantenere negli anni, immutata la sua figura nell’immaginario di tutti gli aficionados. Quella semplicità che probabilmente ha fatto sua nelle frequentazioni cubane dei suoi vent’anni, quando i suoi maestri erano i torcederos o i semplici braccianti dell’isola. Nel suo libro vengono spesso citati personaggi umili, operai, da cui oltre ad acquisire la preziosa operosità e arte, ha anche colto la sottile essenza.
L’altro aspetto da mettere in risalto è il culto quasi metafisico che viene dedicato alla degustazione del sigaro.
Ogni atto, dalla scelta, all’accensione e tutti i vari istanti della fumata, sono poetici. Ogni momento racchiude una mistica. Il piacere di fumare un sigaro pervade Davidoff perché conosce l’anima di quello che fuma, conosce la fatica dei campi, la peculiare selezione delle foglie, l’essiccazione e l’arrotolamento e accendendo un sigaro, il piacere che lo pervade è una sorta di sentimento, che avvicina l’amante del sigaro a tutti gli esseri che hanno partecipato a questo fantastico prodotto che è il sigaro.
Non è facile raccontare in poche righe il mondo Davidoff, un icona intramontabile per tutti gli aficionados, noi c’abbiamo provato, nella speranza che le nostre considerazioni siano arrivate fino a voi e abbiano colpito nel profondo, come la vita e il pensiero di questo grande uomo, hanno sempre colpito anche noi.
08 agosto 2011
Los hombres del puro 3: Fabrica de Tabacos
06 agosto 2011
Corso di degustatore di sigari - “Connaisseur de Cigares” …l’arte di fumare con gusto
05 agosto 2011
Il “sigaro Modigliani” a Effetto Venezia
Venerdì 5 agosto alla Stazione Modigliani, sugli Scali del Monte Pio, sarà protagonista di Effetto Venezia il sigaro Modigliani delle Manifatture toscane.
Con l’obiettivo di valorizzare la storia e la cultura italiana, le Manifatture toscane hanno creato, un anno fa, il nuovo Sigaro Modigliani, omaggio al grande artista toscano di inizio '900.
Questo nuovo sigaro fa parte della serie dei Sigari d'Autore insieme al Garibaldi e al Soldati: tre sigari per dare risalto alla storia e alla tradizione italiana.
Un sigaro dedicato ad un personaggio italiano protagonista delle arti visive applicate, un artista eccezionale, dalla grande personalità, che rappresenta appieno lo stile, la cultura, il coraggio e l'inventiva tipici dell'italianità a cui il sigaro Toscano si ispira.
A Livorno è riaperta da Aprile la casa natale di Modigliani, in via Roma 38, perciò questa serata vuole essere un contributo , un omaggio a Modigliani e alla casa museo. Leonardo Taddei porterà nel cuore di Effetto Venezia questi sigari dedicati all’artiste italienne e ci parlerà di artigianato, di eccellenze italiane, di antichi sapori miscelati a continua innovazione. Non ci sarà solo il sigaro, ma anche il caffè delle Piantagioni del Caffè, un caffè sorprendente bevuto in un modo insolito, gustato nella sua interezza con attenzione ai profumi, al colore, alla magia di un caffè gustato sotto la guida di Paolo Milani.
L’iniziativa è gratuita.
Fonte:www.nove.firenze.it
Los hombres del puro 2: Casa de Tabaco
04 agosto 2011
Noterelle su un signor sigaro
A Cuba, tuttavia, vengono prodotti meno H. Upmann che Montecristo, di modo che il nostro sigaro è più difficile da trovarema: tuttavia, vale la pena di ricercarlo, visto il suo solido nucleo di sapore terroso e caffè.
Si tratta di un sigaro generoso, dall'ottima costruzione e dalla combustione regolare. Dopo un inizio regolare, diventa piuttosto forte e corposo nel secondo tercio, con nove decise di caffè, per finire in modo davvero pesante...nel complesso, un signor sigaro, decisamente non adatto ai neofiti...
Il marchio H. Upmann è uno
dei più antichi del mondo del sigaro, che risale al 1844, da un banchiere tedesco di nome Herman Upmann (o Hupmann) che, durante i suoi viaggi a Cuba, inviava a casa dei sigari che andavano a ruba, finché, appunto nel 1844, decise di aprire una propria fabbrica, utilizzando scatole stampate in modo speciale come articoli di promozione per la sua attività bancaria. La combinazione ebbe successo, confermato da ben sette medaglie d'oro in sette esposizioni internazionali e che appaiono ancora oggi come decorazione della litografia interna della scatola.
L' attività bancaria e la fabbrica di sigari fallirono prima l'una poi l'altra nel 1922: il marchio, e la fabbrica, fu acquistato dalla ditta britannica Frankau & Co che la mandò avanti fino al 1935, per poi venderla, prima della nazionalizzazione, alla Menéndez García y Cía.
Nel 1944, in occasione del centenario dell'azienda, fu aperta, in Calle Amistad, nel centro storico dell'Avana, una fabbrica dove ancora oggi vengono prodotti i sigari H. Upmann.