contattaci: cigarblog1@gmail.com
il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

31 ottobre 2011

5/6 Novembre : Cigar Blog al Whisky Festival di Milano!!!

Cari amici,
come vi avevamo già preannunciato sabato e domenica saremo ospiti nello stand di Angel's Share (http://www.angelshare.it/news.php) , durante lo svolgimento del rinomato whisky festival che si terrà sabato 5 domenica 6 Novembre, presso l'Hotel Marriot di Milano.
Nella giornata di Sabato, saremo li per illustrarvi tutte le nostre attività. per parlarvi del mondo del sigaro, delle produzioni e per rispondere a tutte le domande che vorrete, Domenica proporremo degli abbinamenti whisky/sigaro e discuteremo con chi abbia la voglia di venirci a trovare, delle tecniche di degustazione, sopratutto legate al modo dei whisky.
Inoltre daremo notizie in tempo reale su tutto quello che succede al festival, approfitteremo per intervistare gli esperti del settore, e per chi lo vorrà, in tempo reale risponderemo alle domande che vorranno porre.
Per tutti quelli che avranno voglia di venirci a trovare vi ricordo tutte le informazioni:
5-6 NOVEMBRE 2011

Hotel Marriott

Via Washington 66 - Milano

Orari: Sabato 13.00-20.00 - Domenica 11.00-19.00

Ingresso Euro 7.00 (incluso il bicchiere del Festival, un gettone per una degustazione di Single Malt Scotch Whisky e la Guida al Whisky by Milano Whisky Festival)
(http://www.whiskyfestival.it/)

30 ottobre 2011

Connaisseur de Cigares - Bergamo - connubio italiano

Si è svolta venerdì scorso la seconda serata del corso "Connaisseur de Cigares" a Bergamo, ineccepibile come sempre l'organizzazione e l'ospitalità degli amici del cigar club Bergamo, ai quali va nuovamente il mio più sentito ringraziamento.
Protagonisti della serata due sigari di tabacco Kentucky, un Parodi cheroots e un Toscano Antica Tradizione, entrambi legati all'italia (anche il Parodi pur essendo di origine estera è stato inventato e viene tuttora prodotto sotto la supervisione di una famiglia italiana emigrata negli Stati Uniti). I sigari sono stati abbinati rispettivamente ad un'albana di Romagna passita DOCG, dell'azienda agricola Tremonti (http://www.tremonti.it/), e a un Moscato di Scanzo Passito DOCG dell'azienda Biava (http://www.moscatodiscanzo.it/).
Buono il primo abbinamento, dove i toni amari del Cheroots si intersecavano ed equilibravano molto bene con i toni dolci dell'albana, eccellente il secondo abbinamento, in cui l'acidità e il grado moderato di dolcezza del Moscato smorzavano totalmente i toni tannici del colore rosso intenso del vino, e trovavano un equilibrio armonico con le note tostate e legnose del sigaro. Un elogio particolare merita il secondo vino in abbinamento, un passito rosso unico nel suo genere, di assoluta eccellenza nel panorama italiano e forse mondiale, estremamente equilibrato, mai stucchevole, aromaticamente importante ma mai prevaricante sul sigaro ne mai sopraffatto dal sapore del fumo.
Durante la serata si è parlato di tecniche di produzione di sigari secchi, prendendo come riferimento i toscani, si è poi parlato di Vitola, di Ligada e di tipologie di tabacchi utilizzate nella produzione dei sigari. Infine, arrivando all'argomento centrale e forse più importante di tutto il corso, si è parlato di tecniche di degustazione e di tipologie di abbinamento.

29 ottobre 2011

Un portasigari 'corazzato'

Alcuni portasigari in pelle possono soffrire un po' sotto l'effetto di una pressione moderata, che può significare la spiacevole evenienza di sigari
schiacciati se il nostro portasigari viene troppo maltrattato. Costruito proprio per proteggere i sigari da eventuali schiacciamenti, il portasigari Envoy di Xikar (89,99 dollari)ha un rivestimento in fibra di carbonio, che aggiunge un tocco moderno alle classiche cuciture in pelle sul corpo del portasigari. Si tratta di un look elegante, in effetti, ottimo per le occasioni più formali. Molti elementi in fibra di carbonio vanno a formare, in questo elegante compagno di viaggio (un oggetto che tutti gli aficionados possiedono), una texture unica, creata da milioni di minuscoli fili intrecciati per garantire una maggiore resistenza.
Il vano contenitore è rivestito di cedro e può contenere tre sigari, per una notevole varietà di diametri e lunghezze, permettendo di tenere comodamente i nostri sigari al loro posto. Un piccolo difetto deriva dal fatto che l'Envoy non contiene bene i sigari lunghi, quindi uno o due doble coronas potrebbero non essere protetti quanto un paio di Churchill.
Ad ogni buon conto, si tratta di un oggetto molto utile, che speriamo arrivi presto anche sui nostri lidi...

28 ottobre 2011

Stoccolma epicurea

Se ne è parlato a lungo e con grande curiosità. Finalmente, all'inizio di ottobre, ha riaperto
uno dei più amati ristoranti di Gamla Stan, nel centro di
Stoccolma, il Leijontornet 12 x 8. La novità di questo locale, chiuso nel 2010
dopo aver deliziato i sogni degli svedesi per 23 anni, è una particolare formula che prevede l'apertura per sole dodici volte l'anno e unicamente per otto fortunati ospiti che potranno vivere una vera esperienza di gusto e relax.
Non esiste, in primis, un menù alla carta e la cena è composta da sei portate, dall'antipasto al dolce.
Una meticolosa cura è riservata alla carta dei vini con, inoltre, la possibilità, nella bella stagione, di scegliere e gustare una selezione di sigari nel cortile del ristorante, fra rovine di una torre di difesa del XIV secolo. Il tutto per un totale di 410 euro a persona.
Un'esperienza certo per pochi, ma davvero molto vicina alla filosofia del gusto degli aficionados!

27 ottobre 2011

Al Casinò di Campione apre il Cigar Bar

Sarà inaugurato il 4 novembre il nuovo ambiente dedicato ai sigari cubani con prodotti esclusivi.

Sigari cubani originali in un ambiente, come Cienfuegos, consono ad un prodotto esclusivo. Il Cigar Bar, al quinto piano del Casinò Campione d’Italia aprirà i battenti il 4 novembre con un generoso aperitivo, dalle 18 alle 20, poi con un intrattenimento – musica e ballerine cubane – fino alle 4 del mattino. Sarà la prima notte di un ritrovo, l’unico Cigar Bar dell’area compresa tra Como, Lugano e Varese, tutto da scoprire perché Cienfuegos offre l’atmosfera giusta – di raffinato relax – per l’acquisto e il consumo di sigari cubani (e dei migliori distillati da abbinare) grazie ad un walk- in di sette metri quadrati, un humidor che conserva più di 50 tipi di preziosi sigari non solamente cubani, ma anche confezionati in Nicaragua e nella Repubblica Dominicana, nonché i più famosi toscani. Il servizio comprende una saletta dove i clienti interessati potranno noleggiare appositi armadietti in cui lasciare in condizioni ideali i sigari acquistati. In una contigua sala – elegante boiserie, divani Chesterfield, ampie poltrone – i clienti fumatori potranno degustare i prodotti del nuovo Cigar Bar – sigari, drink, stuzzichini preparati al momento da uno staff di massima affidabilità, in grado di guidare gli interessati nell’assortimento di prodotti – whisky, rum, ma anche vini d’Italia, Francia e Canton Ticino – selezionati con il rigoroso criterio del massimo pregio. Cienfuegos, infine, s’affaccia sul Ceresio attraverso un terrazzo coperto e riscaldato di 85 metri quadrati da cui si gode un panorama mozzafiato, nel quale degnamente s’incastona il più sofisticato Cuban Cigar Bar dell’intera regione dei laghi.

25 ottobre 2011

Presentata in Russia la Regionale esclusiva di Bolívar: Emperador

La presentazione dell'ultimissima regionale di Bolívar, l'Emperador, pone la Russia tra i paesi che dispongono d’una marca regionale  esclusiva, fatto festeggiato in una serata organizzata nell’Hotel moscovita  Balchug Kampinski.
Durante  la festa del Habanos Day, la gerente principale di Top Cigars, Tamara Teixo-Balinas, ha spiegato che vari anni fa l’impresa Habanos S.A. considerò possibile presentare al mercato marche regionali.
“In questa occasione il turno è della Russia, per la quale è stato scelto il formato Hermoso numero due, del tipo Bolívar forte, perchè si tratta di un paese grande e forte, per cui pensiamo che divenga un prodotto apprezzato da voi e dalle reti commerciali”, ha segnalato  Tamara Teixo-Balinas parlando ai agli invitati.
“Speriamo che quando fumerete i nostro sigari,  vi piacciano tanto quanto è piaciuto a noi prepararli per voi”, ha dichiarato ancora la gerente alle circa 160 persone presenti, che comprendevano imprenditori, specialisti e appassionati fumatori di Habanos. 
Il consigliere dell’ambasciata cubana in questo paese, Reynaldo Rodríguez, ha segnalato che la festa coincideva con il festeggiamento in Cuba del Giorno della Cultura Cubana e non era casuale la cosa, perchè i sigarai sono molto relazionati alla cultura della nostra Isola”, ha sottolineato.
Durante la serata è stato  consegnato il Premio Tabaco Somelier a Julia Salaviova, che avrà diritto a un viaggio omaggio a Cuba, per partecipare al 14º Festival del Habano.
Top Cigars ha rappresentanti in tutte  le grandi città russe e pianifica l’espansione in questo paese con l’apertura di nuovi centri per commerciare i sigari Habanos. 

fonte: http://www.granma.cu

La grande Muralla ...

Uno dei sigari più dibattuti dagli aficionados negli ultimi anni, ma anche uno dei formati più affascinanti del vitolario cubano, si potrebbe sintetizzare così l'impatto del San Cristobal de la Habana (SCDLH) "Muralla" sul giudizio degli aficionados.
Si riportano in questo articolo le impressioni personali di chi vi scrive, senza pretendere di identificare questo sigaro in maniera univoca, proprio perchè tanti esperti fumatori ne hanno dato giudizi diversi. Occorre però fare una premessa sulla marca SCDLH in generale, sempre sulla base dell'esperienza personale, chi vi scrive ha più volte riscontrato in San Cristobal un'incostanza produttiva, sigari come "La Fuerza" o "la Punta" si presentano estremamente variabili nel tempo, passando da livelli di eccellenza che li collocano al top nel vitolario rispetto ai parivitola (o simil-vitola) cubani, a livelli molto meno elevati in termini qualitiativi, questo forse spiega la discordanza d'opinioni fra i diversi fumatori.
Tornando al sigaro, si tratta di un formato Rodolfos, 180 x 54 figurado, uscito nel 2004 in edizione speciale nell'humidor celebrativo del quinto anniversario della marca SCDLH, e prodotto poi successivamente dal 2006 fino a metà di quest'anno per il franchising "La Casa del Habano", ma, almeno in Italia, reperibile anche presso altri tabaccai, il formato è stato bissato nel 2005 per un'altra edizione anniversario, nell'humidor 160° di Partagàs che conteneva i Dobles e, appunto, i Rodolfos.
Un sigaro imponente, elegante, con una costruzione impeccabile, capa scura e ben tesa, ottimi aromi a crudo, tiraggio perfetto. La partenza un po' evanescente, forse in parte dovuta alla distanza del braciere dalla testa del sigaro, nel giro di pochi minuti però la fumata riprende corpo, con una costante evoluzione in termini di forza e una buona presenza aromatica con toni terrosi e legnosi che virano su toni più tostati e speziati sul finale.
Rispetto agli altri fumati nelgi anni scorsi il miglioramento dovuto all'invecchiamento (box 2007) è scarsamente percettibile, tuttavia occorre osservare come la forza nicotinica non spiccata e la grande quantità di tabacco presente, il miglioramento è verosimilmente più lento (per via del formato), e meno importante in termini di percettibilità organolettica (per via della forza non elevatissima), rispetto ad altri sigari.
Finale molto lungo, persistenza medio-lunga, oltre 2 ore di buon fumo, ma tornando a quanto introdotto all'inizio, sentendo i pareri di altri aficionados si trovano opinioni discordanti, e su un sigaro di dimensioni importanti, ma soprattutto di prezzo relativamente elevato (17,50 da ultimo tariffario), la valutazione qualitativa non può prescindere da una buona costanza produttiva, quindi il consiglio a chi vuole provarlo è comprarne uno, fumarlo e farsi un'idea personale, ed eventualmente tornare dal tabaccaio a comprare i sigari rimanenti nel box il giorno dopo se l'esperienza è stata positiva... :-)

24 ottobre 2011

Zino Platinum in scena al 100vini di Meregalli

L’autodromo di Monza come palcoscenico perfetto per la nuova linea del gruppo Oettinger-Davidoff. L’evento top di Meregalli ha ospitato il lancio di Z-Class, la serie di sigari del prestigioso marchio svizzero Zino Platinum pensata per persone dinamiche e di successo.

Eccellenza tra le eccellenze. Il 100vini di Meregalli è stata l’occasione scelta da Davidoff per la presentazione della nuova linea Z-Class di Zino Platinum. Le etichette di Meregalli in mostra all’evento hanno fatto da sfondo a questo nuovo prodotto, connubio perfetto tra modernità e alta qualità. Dopo Crown e Scepter arriva la linea pensata per persone con uno stile di vita dinamico e di successo. Un sigaro ispirato al movimento, alla frenesia delle grandi metropoli di tutto il mondo che ha trovato nell’autodromo di Monza, location del 100vini di Meregalli ormai dal 2006, l’atmosfera perfetta.

Ad aprire la presentazione della nuova linea il “padrone di casa” della manifestazione vinicola Marcello Meregalli, amministratore delegato dell’azienda di famiglia. “Organizziamo questo evento ormai dal diversi anni e Davidoff ci ha accompagnato e ci accompagna tutt’ora – ha dichiarato - Siamo felici che questa edizione sia stata l’occasione per il lancio di Z-Class”.

Una partnership quella tra Davidoff e il Gruppo Meregalli che continua ormai da molto tempo e che il brand manager di Davidoff per l’Italia, Enrico della Pietà definisce più che una semplice collaborazione. “La sinergia che lega i nostri sigari alle etichette di Meregalli è tale da poter considerare questa partnership ormai come un’amicizia”, ha dichiarato nel corso della presentazione.

Creata per soddisfare la richiesta di un nuovo target di fumatori sorto solo negli ultimi anni, la serie Z- Class è adatta a una clientela più giovane e moderna ma che non vuole rinunciare al livello di perfezione che contraddistingue tutti i prodotti Zino Platinum. La confezione rispecchia l’idea di innovazione di questa linea: da 20 pezzi, più comoda e maneggevole ma con la raffinatezza cui Davidoff non può e non vuole rinunciare.

Un sigaro che rappresenta il lusso e l’ambizione. La selezione di tabacco arriva dal Nicaragua, Perù, Santo Domingo e Honduras; le foglie vengono invecchiate e sapientemente miscelate dai maestri artigiani di Davidoff per dare a questi sigari un aroma unico e inconfondibile. Quattro i formati disponibili per Z-Class, ognuno con un nome che evoca le sue qualità intrinseche: Toro (654 T) e Robusto (550 R) più grossi ma dal gusto più morbido e Piramides (546 P) e Corona (643 C) di dimensioni più ridotte ma dal carattere molto deciso.

Sigari dai grandi aromi, di corposità da media a elevata che per l’occasione sono stati accompagnati a delle etichette scelte, che più di altre si sposano al suo gusto, primo tra tutti lo Champagne Ayala.

A proposito di questo abbinamento monsieur Herve Augustin, presidente e direttore generale di Ayala, presente all’evento, ha dichiarato: “Il nostro Champagne si accompagna alla perfezione con i sigari Z-Class di Zino Platinum. La sua freschezza prepara il palato ad accoglierne l’aroma”. Per non parlare del Rum William Humbert che con il suo carattere intenso esalta la fumata di uno Zino Platinum Z-Class passando per la grappa Jacopo Poli per un momento di relax davvero eccezionale.

Fonte :dolce vita

22 ottobre 2011

Sigari Celebrativi 15° anno Flor de Selva

Dopo il lancio, 5 anni fa, del prestigioso Flor de Selva Decimos, in occasione del decimo anniversario della marca Flor De Selva, quest'anno le manifatture di Maya Selva hanno lanciato un'edizione "multipla" di 3 sigari celebrativi, per festeggiare il 15° anno dall'uscita del brand, sul mercato francese e poi via via in altri paesi.
E' forse la prima volta che avviene un lancio "orizzontale" a diverse marche di una manifattura, per scopo celebrativo, almeno fuori da cuba, all'Avana è avvenuto nel recente passato, ma va ricordato che la supervisione della produzione cubana è comunque interamente in mano al controllo di Habanos SA.
Maya Selva arriverà quindi a breve sui mercati con 3 belicosos, 140 x 53, uno per ciascun brand prodotto dalle manifatture, troveremo quindi il No.15 (questa la vitola de salida per tutte e tre le marche) di Flor de Selva, di Cumpay e di Villa Zamorano.
A quanto si dice le 3 differenti ligade che comporranno i sigari saranno in linea con le caratteristiche peculiari delle marche, toni gentili di legno e sentori erbacei, quasi floreali, con lungo finale per Flor de Selva, Forza decisa e toni speziati e terrosi per Cumpay, piccante e con lievi aromi di cioccolato il Villa Zamorano, che come gli altri sigari della linea si collocherà su una fascia di prezzo molto più bassa.
Aspettiamo quindi di provare questi sigari, sperando che rimandino alle eccellenti caratteristiche della precedente edizione celebrativa, ci limitiamo ad una riflessione, notando che in perfetta sincronia con la tendenza di mercato, anche questa nuova serie "orizzontale" sia composta da sigari di cepo generoso e lunghezza non eccessiva. Il fatto che la precedente edizione celebrativa fosse invece esattamente il contrario (il decimos aveva dimensioni 182 x 45), ci rendiamo conto di come siano cambiati i gusti del mercato negli ultimi 5 anni.

20 ottobre 2011

Dunhill signed range, capolavori di blend e torcida

Un grande nome nel panorama del sigaro e del tabacco mondiale, il marchio Dunhill, oggi produce una svariata serie di prodotti, non solo legati al fumo, tuttavia resta un importante marchio soprattutto per la produzione di pipe e tabacchi da pipa, ma anche di sigarette e di sigari.
Dagli anni '30 agli anni '60 Alfred Dunhill ha prodotto sigari all'Avana, indimenticabili ad esempio i "Don Candido", l'accordo fra Cuba e il gruppo Dunhill per la produzione di sigari permane in via eccezionale anche dopo la rivoluzione (solo Dunhill e Davidoff conservano per alcuni anni questo "privilegio"), tuttavia a partire dagli anni '80 la produzione cubana di puros cessa definitivamente anche per questi due grandi produttori.
Per diversi anni il marchio Dunhill perde importanza nel mondo dei fumatori di sigari, specialmente nel mercato europeo, tuttavia nell'ultimo periodo, complice anche il miglioramento dei tabacchi nicaraguensi, e soprattutto l'accordo con le manifatture Carlos Torano per la torcida dei puros, Dunhill sembra riaffacciarsi in maniera interessante verso i nostri mercati.
La linea "Signed Range" è costituita da tabacchi prevalentemente nicaraguensi, e altre componenti della ligada variabili a seconda del mercato di riferimento (USA o Europa). La Mezcla per il mercato Europeo è avvolta in foglia da fascia nicaraguensi, capote del Cameroon, e contiene tabacco dominicano nella tripa oltre a ottimo ligero nicaraguense. Questa è una prima, significativa, particolarità di questa linea, anche se non è l'unico produttore extracubano a differenziare le ligade secondo il gusto dei mercati di riferimento.
L'altra particolarità di Dunhill Signed Range è il criterio di inscatolamento, a differenza della maggior parte dei sigari che vengono confezionati in base al colore, in una scatola di Signed Range troviamo sigari prodotti da un unico torcedor, e all'interno del cabinet si trova una targhetta firmata sia dal torcedor che dal responsabile di revisione, a garanzia della qualità del prodotto.
E infatti, oltre a un'ottima struttura aromatica e buoni livelli di forza, questi puros sono impeccabili dal punto di vista costruttivo, presentano cenere compatta e combustione regolarissima.

19 ottobre 2011

A Bergamo si fuma : Una serata da amatori...Buon Compleanno Cigar Club Bergamo!



Maya Selva ... piccola grande produttrice di sigari

Nel vasto panorama dei sigari extracubani, fatto di grandi gruppi multinazionali e di manifatture private con grandissimi volumi di produzione, è difficile se non impossibile trovare un'imprenditrice donna che gestisce con successo la produzione e la commercializzazione di ottimi sigari premium, l'eccezione è rappresentata da Maya Selva, "creatrice" dell'ottima marca Flor de Selva, prodotta in origine per il mercato francese e oggi fra i top brand honduregni per il mercato d'esportazione, almeno in termini qualitativi; successivamente sono nate in casa Maya Selva le marche Cumpay (nicaraguense) e Villa Zamorano, brand economico prodotto in honduras, sempre long filler.
La chiave di successo di Maya Selva è sicuramente rappresentata dalla scelta dei territori su cui coltivare il proprio tabacco, a cominciare dai campi di Jamastran, nei pressi di Danlì in Honduras, da dove è partita la produzione di Flor de Selva nel 1994, continuando sui terreni nicaraguensi della valle di Jalapa e dell'Isla di Ometepe, da dove provengono i tabacchi che compongono le ligade di Cumpay.
Come sempre avviene, dietro a sigari di qualità ci sono buoni produttori di tabacco, ancor prima che buone manifatture per la costruzione dei sigari, si pensi ad esempio alla tradizione di coltivazione delle famiglie Oliva, Padròn e Fuente, solo per citarne alcune.
La qualità manufatturiera non viene però tralasciata, la preziosa materia prima viene infatti magistralmente arrotolata per conto di Maya Selva nelle manifatture di Nestor Plasencia, produttore di altri grandissimi marchi (per citarne alcuni: Alec Bradley, Casa Magna, Gurkha, Padilla, Rocky Patel) che per altro offre la sua vasta esperienza in tutti gli step della produzione primaria.
Oggi Maya Selva si rivolge con un discreto vitolario a tutti i fumatori, Flor de Selva è pensata per chi cerca una fumata più gentile, con ottima complessità e finezza aromatica, Cumpay si rivolge invece a chi ama la fumata più decisa, con spiccata forza nicotinica, senza mai trascurare la buona evoluzione organolettica, Villa Zamorano infine offre un prodotto discreto, per fumate non impegnative, a un prezzo molto concorrenziale per un long filler.

18 ottobre 2011

Whisky Festival Milano 5-6 Novembre'11

Cari amici, vi segnaliamo con particolare piacere una due giorni molto interessante che si terrá a Milano tra poche settimane: la sesta edizione del Milano Whisky Festival che avrà luogo all'hotel Marriot di Milano.

Il Milano Whisky Festival nasce dalla passione di due amici, Giuseppe Gervasio Dolci e Andrea Giannone, i quali, durante una vacanza in Scozia, decidono di impegnarsi per far conoscere a tutti le emozioni uniche regalate da un sorso di single malt scotch whisky.
L’obiettivo del Festival è quindi la diffusione in Italia della cultura del whisky di malto scozzese, e, a tal fine, gli organizzatori mirano a una conoscenza sempre più approfondita delle numerose distillerie delle Highlands, dei loro segreti e delle persone che vi lavorano con passione, permettendo a tutti di assaporare con un semplice gesto, 500 anni di storia.
La ricerca dei malti più raffinati ed esclusivi, uniti alla possibilità di degustarli nel corso dell’unico evento dedicato nel nostro Paese al single malt, è dunque il mezzo per raggiungere l’ambizioso obiettivo.

Il costo del biglietto d'ingresso alla manifestazione è di 7,00 euro, nel quale è compreso il bicchiere di degustazione whisky della manifestazione, un gettone per una degustazione di whisky e la guida al whisky.
All'interno della manifestazione sarà possibile degustare tra centinaia di etichette, provare degustazioni e abbinamenti particolari, e conoscere tanti tra i migliori produttori.
Anche noi di Cigar Events saremo ospiti negli spazi degli amici di angelshare.it e proporremo delle degustazioni guidate tra sigari e whisky, inoltre illustreremo a tutti gli interessati la nostra attività e le nostre iniziative future.
Ringraziamo lo staff di Angelshare.it e in particolar modo Davide, per l'interesse rivoltoci e per l'opportunità offerta.

E allora non prendete appuntamenti e preparatevi per quello che sembra un evento assolutamente da non perdere!
per tutte le info potete contattare: info@whiskyfestival.it

16 ottobre 2011

Serate Slow Smoke, Esperimento Curioso

Carissimi amici aficionados, Slow Smoke Santerno ha il piacere di invitarvi alla serata di domani, Lunedì 17 ottobre, presso il Circo Sforza, in Vicolo Troni 8, in centro a Imola. La serata di degustazione si svolgerà con un curioso abbinamento: Sigaro Cubano e cocktail a base di Rabarbaro Zucca, si fumerà il Choix Supreme di El Rey Del Mundo (Hermoso no.4 127x48), l'abbinamento curioso ed intrigante è un esperimento che condurremo assieme ai soci, non è la prima volta che Slow Smoke Santerno propone abbinamenti particolari con i sigari, si ricordano i diversi appuntamenti con le birre avvenuti in passato, o altri abbinamenti con cocktail e succhi di frutta, o ancora le cioccolate in tazza, e molti altri prodotti che vengono proposti anche per capire più a fondo quali sono le "chiavi" di successo di una buona degustazione abbinata.
Se vi trovate a passare in Romagna fermatevi alla serata del club, saremo felici di ospitarvi. La serata è a numero chiuso, è quindi necessaria la prenotazione: info@slowsmokesanterno.com, trovate il calendario eventi del club sul sito www.slowsmokesanterno.com


15 ottobre 2011

Cremona: un mondo di degustazioni...Sigaro e Torrone!


Dai sigari ai distillati all’alta cucina, tutti i modi per gustare al meglio il torrone: 18-20 novembre
Cremona.


Assieme agli appuntamenti di spettacolo, arte e incontro, anche quest’anno la Festa del Torrone, dal 18 al 20 novembre, non deluderà la curiosità di golosi e amanti della buona cucina. Una ricca serie di degustazioni ed esperienze a base di torrone e non solo, per rendere anche dolci e gustoso il tempo che si trascorrerà a Cremona.

I momenti per i palati più raffinati saranno nella giornata di domenica con quattro appuntamenti dedicati a ghiotti assaggi di torrone accompagnati dai Distillati di Gussago presso l’Hotel Impero. Il torrone verrà proposto e accompagnato insieme a grappe bianche invecchiate e ad alcuni Rum invecchiati, morbidi e maturi.

Al cioccolato sarà invece dedicata una particolare esperienza sensoriale abbinato al brandy e ai sigari italiani del Club Amici del Toscano, sotto l’attenta guida di esperti sommeliers del sigaro. L’appuntamento si terrà presso l’Hotel delle Arti.

Sempre presso l'Hotel Impero si terrà il tanto atteso “Alta Cucina al Torrone”. Sabato pomeriggio, sotto la guida esperta dello chef Mattia Poggi, noto volto televisivo, i partecipanti potranno prendere parte all’incontro-degustazione di alta cucina in cui verranno presentate delle creazioni a base di torrone ma anche utili consigli dell’esperto chef per un utilizzo innovativo del dolce e squisito torrone, sia nella cucina quotidiana che nelle grandi occasioni. Un appuntamento nel quale il torrone diventa il protagonista di spicco e l’ingrediente base di una cucina “fuori dall'ordinario”, con la presentazione di sfiziose ricette e un omaggio per tutti i partecipanti.

Presso il nuovissimo Hotel Continental, sabato mattina, avrà inizio una particolare disfida: quella tra le tre specialità culinarie del tortello. Da quello cremonese a base di torrone, a quello cremasco a base di amaretti e biscotti speziati a quello mantovano, nello specifico il tortello amaro di Castel Goffredo, i migliori chef di questa specialità metteranno in mostra loro abilità culinarie realizzando i tre piatti davanti al pubblico presente e ad una commissione tecnica composta da giornalisti. La commissione, che avrà assistito alla preparazione della ricetta con annessa orazione, avrà anche il piacere di assaggiare il piatto e chiamerà un giudice imparziale che sarà chiamato a "scegliere" il vincitore. Sarà un esempio di sana competizione volta a promuovere queste tre eccellenze, e attraverso i toni divertenti e brillanti di un conduttore si metteranno in discussione i pregi e i difetti di ciascun tortello.

Un evento molto particolare che avevamo piacere di segnalarvi per dimostrarvi l'enorme versatilità del sigaro, noi di Cigar Blog, non mancheremo sicuramente all'evento e vi daremo conto degli abbinamenti "estrosi" proposti!

14 ottobre 2011

Nazionalizzazioni (parte seconda)

Il fulmine colpì di nuovo il 7 febbraio 1962. In questo giorno gli emigrati cubani ebbero, così almeno sembrò, un'altra possibilità. Il presidente Kennedy, come noto, infatti, firmò un documento per iniziare un embargo economico contro Cuba: d'ora in poi i sigari e il tabacco prodotto sull'isola non potevano essere esportati o venduti in America.
I produttori americani naturalmente cercarono di “salvare la giornata” con le proprie risorse, ma i risultati furono più che modesti, e così tutti gli occhi erano rivolti al emigrati cubani.
La prima fabbrica di sigari fu aperta a metà del 1961 a Miami dal cubano Simon Camacho. Presto tre rifugiati eminenti seguirono il suo esempio: Jose Padron, Efraim Gonzales, e Juan Sosa. Ma la lontananza delle piantagioni e l'alto costo del lavoro facevano dei sigari Miami made prodotti troppo costosi, e i cubani si armarono per cercare altre aree di produzione.
La scelta cadde sulle Isole Canarie: in questa provincia spagnola, situata nell'Oceano Atlantico al largo della costa africana, i sigari, come abbiamo visto in altri posti, erano stati prodotti per lungo tempo. È vero, erano di qualità molto mediocre e destinati principalmente al consumo interno. Ma questo non bloccò gli immigrati cubani: avevano i semi di tabacco portato da Cuba, e le Canarie avevano le risorse e gli specialisti, in aggiunta ai quali, i costi del lavoro sarebbero stati molto inferiori rispetto a Miami. E i maestri cubani potevano raggiungere standard lavorativi di qualità ovunque.
Il primo sigaro sviluppato appositamente per il mercato americano fu prodotto nelle isole Canarie nel 1964 da Alonso Menendez e Pepe Garcia, che chiamarono la loro creazione Montecruz – nome analogo a quello dei sigari Montecristo che avevano una volta prodotto a Cuba. Sorge, ora, la domanda: perché Menendez e Garcia non usarono il nome popolare della loro ex marca? Per inciso, furono gli unici a prendere questa decisione.

Prendiamo il caso, per rispondere, di Hoyo de Monterrey, i cui diritti appartenevano a Fernando Palicio. I suoi partner americani erano i magnati del tabacco Frank Llaneza e Dan Blumethal. In quei giorni caotici, con l'embargo a venire, ben presto essi capirono la situazione e furono stati in grado di comprare quasi tutto il tabacco cubano che si trovava negli Stati Uniti. Per riprendere le parole di Frank Llaneza, grazie ad una serie di occasioni fortunate sviluppatesi al momento giusto, la loro azienda Villazon & Co. «durante la notte» si trasformò da piccolo produttore sconosciuto in un vero gigante del settore sigaro in America. Gli Hoyo de Monterrey prodotti a Tampa nel 1963 furono venduti in scatole con la frase 'fatto con vera foglia Avana’. Questo, insieme con l'autorità di Fernando Palicio, garantì un successo senza precedenti sul mercato americano.
Nel 1965 Fernando Palicio morì, ma poco prima della sua morte vendette i suoi diritti di Hoyo de Monterrey e Punch a Frank Llaneza. Villazon & Co. avrebbe continuato a produrre Hoyo de Monterrey con tabacco cubano fino alla fine del 1960. Quando le riserve cominciarono a scarseggiare, gli americani gradualmente modificarono la composizione dei loro sigari, in modo abbastanza “indolore” sostituendo tabacco cubano con tabacco da altri paesi. Nel 1969 la produzione fu, poi, spostata in Honduras. Ben presto apparve un altro doppio con la marca Punch.

13 ottobre 2011

Humidor :chi fa da se fa per tre

Dopo il sigaro stesso l'oggetto più desiderato da ogni buon aficionado sicuramente è l'humidor. L'humidor, oggetto dimille controversie riguardanti la conservazione dopo tanti anni mantiene lo stesso scopo, ovvero mantenere sempre in ottime condizioni i nostri preziosi manufatti. Ne esistono di diverse tipologie e tipi, dai più moderni ai vintage da quelli più costosi ai più economici.
"Chi più spende meno spende"dice il proverbio, e spesso è così. Quando un neofita alle prime armi compra il suo

A Roma si fuma: CC06 Serata Con La Camicia

Segnaliamo a tutti l'ennesima splendida iniziativa del Cigar Club 06!!

Cari amici, carissimi soci e segreti confratelli.

Per quanto le stagioni possano cambiare e le genti passare, il club rimane saldo nei suoi scopi.
Abbiamo deciso di riprendere le nostre avventure con qualcosa di speciale; insieme ad un nuovo amico: il sarto Roberto Paolini (come noi dedito ai piaceri della tavola e del fumo) e abbiamo organizzato il primo di una serie di “Seminari brevi” dedicati allo Stile.
Come da nostra tradizione, il Maestro d'Arte terrà una breve lectio sul cotone Made in Italy, e sul suo utilizzo nella Camiceria italiana.
La serata verrà ulteriormente allietata dalle delizie della Chef Donatella e dal profumo di rari tabacchi da pipa e sigari,nella fattispecie:

1)una non comune scatola di Edgeworth un burley flake dei tempi andati messa a disposizione dalla cantina privata della confraternita del Satiro.

2) un ormai estinto Bolivar Gold Medal, proveniente dalla cava del del cigar club 06  

 
ATTENZIONE IL NUMERO DI POSTI E' TASSATIVAMENTE FISSATO A VENTICINQUE PERSONE

Per la partecipazione è indispensabile prenotarsi effettuando il bonifico entro e non oltre il 21 ottobre :
IBAN IT52S0539003220000000091546 Banca Etruria intestato a Cigar Club 06,
comunicando l'avvenuto pagamento con una mail all' info@cigarclub06.it,
il pagamento può essere effettuato cash presso la nostra sede in Viale Giulio Cesare 181 sempre entro il 21 ottobre.

Menù:
 

Prosecco di benvenuto con assortimento di grissini
 

(Antipasto)
Salmone affumicato artigianalmente su insalata di finocchi e salsa acida agli agrumi;
Insalata di carpaccio di melanzane marinate con sbriciolata di aromatico alla menta e quenelle di ricotta di buffala;
Polentina croccante con stufatino di manzo e caciocavallo podolico;

vino di accompagnamento: Gran cuveè Tenuta S. Anna

(Primi)
“Fiore” di rigatoni farciti con ricotta ai tre latti, con ortaggi saltati e pesto di rucola;
Crespella all’astice e melanzane con burro d’astice;
Conchiglioni dal cuore saporito di sottobosco e salsiccia di suino sarda;
 

Vini di accompagnamento:
Anthilia Donna Fugata, Shiraz Casale del Giglio.

(secondi)
Polpettina di melanzana su fondente di pomodoro e mozzarella di bufala al basilico;
Gambero in pasta kadaifi con crema di aceto balsamico
Guancia di vitella al barolo;

Vini di accompagnamento:
Oppidum Moscato secco di Terracina, Morellino di Scansano Fattoria Leonardo

dessert:
semifreddo di croccantino alla Strega con crema di ricotta e cannella
Parfait al caffè con colata di cioccolato caldo e graniglia di nocciola

Vini di accompagnamento: Aleatico Cantina Rubino,
Visciole Quercia antica Velenosi.

Selezione Grappe e Rum:
Grappa Bonfante di nebbiolo da barolo barrique,
Grappa Sarpa di Poli, Rum Appleton Jamaica 12 anni.
 

PREZZO EURO 50,00 cad.

I piaceri del thin gauge

La chiara tendenza di mercato che si va delineando negli ultimi anni porta le manifatture di sigari, cubane e caraibiche in genere, verso la produzione sempre più massiccia di sigari di cepo generoso e non troppo lunghi, sigari che, pur richiedendo una quantità maggiore di materia prima, costituiscono un risparmio per le manifattura in termini di manodopera, poichè i sigari sottili sono più difficili da costruire e richiedono torcedor più esperti, e tempi più lunghi di torcida che diminuiscono la produttività giornaliera dei singoli arrotolatori. L'altra chiave di successo delle vitolas di grosso calibro sono la relativa facilità di fumata, poichè un sigaro di cepo 50 o superiore non si surriscalda quasi mai, concede fin da subito "puff" pieni e soddisfacenti anche senza tirare in maniera eccessiva.
I sigari sottili invece, sia per le ridotte dimensioni del braciere, sia per la minore quantità di ligero, spesso addirittura assente nei calibri inferiori a 40, richiedono tempi più lunghi per arrivare a livelli di forza elevati, che si raggiungono solitamente nella seconda metà del sigaro. E' tuttavia opinione diffusa, specie nei fumatori di lungo corso, che la soddisfazione percepibile nei sigari lunghi e sottili, o più in generale con un rapporto cepo/largo molto basso, sia quasi impareggiabile, soprattutto in termini di evoluzione organolettica.
Queste impressioni sono state confermate ad una recente degustazione del club Slow Smoke Santerno, appositamente pensata per la riscoperta dei sigari di piccolo calibro. La serata prevedeva due sigari, un demi tasse di El Rey del Mundo (vitola entreacto - 100x30) e un Connaisseur no.2 di Partagàs (vitola Parejos 166x38). L'abbinamento proposto era con i tè, un tè verde, delicato e abbastanza grasso, con il primo sigaro, e un tè nero moderatamente affumicato con il secondo sigaro.
La delicatezza dei tè, non zuccherati ne addizionati di succo di limone ha lasciato ampio spazio alle caratteristiche organolettiche dei sigari, il demi tasse, da tutti definito sorprendente, esprimeva fin da subito una forza di tutto rispetto in relazione al formato, con sentori aromatici di resina e legno, presto sostituiti da toni più decisi di cuoio e caffè. Il connaisseur no.2, partito in maniera molto delicata, per i primi 5 minuti quasi impercettibile, poichè ancora sovrastato dalla persistenza del primo sigaro, ha rivelato un'evoluzione superlativa, tipica di tutta la serie du connaisseur, purtroppo ormai tolta dalla produzione corrente; un incremento di forza regolare e costante che non ha mai appiattito la fumata, l'evoluzione aromatica, partita con lievi sentori di fieno e terra, ha lasciato spazio a toni prima legnosi e di resina, per poi virare su toni decisamente speziati e tostati sul finale. Oltre alla buona evoluzione e complessità, la paletta aromatica si è rivelata anche ottimamente equilibrata ed estremamente fine, soffiando il fumo dal naso gli aromi sono stati definiti a tratti quasi balsamici.
La valutazione complessiva della serata ha collocato questi sigari fra i migliori mai fumati da molti dei presenti alla degustazione, a conferma di come il "thin gauge" possa regalare fumate eccellenti, paragonabili solo a poche vitolas di cepo più generoso.

12 ottobre 2011

NUOVA GAMMA SIGARI PARODI


Sono in distribuzione i nuovi sigari Parodi. L’unico sigaro di Kentucky composto al 100% da foglia originale americana “dark fire cured” (curata a fuoco).
La Gutab,azienda che si occupa di questi sigari, ha sempre trattato prodotti di alta qualità. Una tradizione che affonda le sue radici negli anni sessanta, quando iniziò l’importazione dei primi sigari cubani in Italia, durata fino al 2000.
Attualmente rappresenta la ALTADIS – il colosso multinazionale nato dalla fusione della francese SEITA con la spagnola TABACALERA – relativamente alle marche Fleur de Savane, Longchamp e Cruzeros; nonché la tedesca VON EICKEN per la linea dei noti Candlelight.
L’ultimo ambizioso progetto aziendale riguarda la marca Parodi, un Ammezzato tronco-conico di 100% Kentucky americano, che si propone con un rapporto prezzo-qualità assolutamente eccezionale. Di gusto pieno, rotondo ed equilibrato. Combustione lenta ed uniforme. Combinando le foglie più selezionate all’origine con la grande tradizione sigaraia italiana, il risultato è un prodotto dall’ineguagliabile morbidezza di gusto.
Il gusto pieno è quello del Kentucky, rotondo ed equilibrato, ma l’utilizzo della materia prima originale permette la godibilità del sigaro senza la concentrazione di ammoniaca propria delle altre produzioni.
La combustione lenta ed uniforme assicura la massima soddisfazione anche al palato più raffinato.
Il prezzo altamente competitivo, in rapporto all’elevata qualità del prodotto, ne farà un brand di sicuro successo.
Oggi eravamo in giro per Milano e siamo rimasti colpiti dalla particola veste grafica di questi sigari, una vistosa e appariscente fascia tricolore che avvolge la scatola stile toscano e abbiamo subito approfittato per trattare con voi l'argomento, chiunque voglia avere informazioni o voglia circi la sua, può contattarci.

Davidoff di nuovo in corsa

Il 100vini di Meregalli, manifestazione svoltasi all'autodromo di Monza e giunta alla sua quinta edizione, è stata l’occasione scelta da Davidoff per la presentazione della nuova linea Z-Class di Zino Platinum.
Creata per soddisfare la richiesta di un nuovo target di fumatori sorto solo negli ultimi anni, la serie Z- Class è adatta a una clientela più giovane ma che non vuole rinunciare al livello di perfezione che contraddistingue tutti i prodotti Zino Platinum. La confezione rispecchia l’idea di innovazione di questa linea: da 20 pezzi, più comoda e maneggevole.
La selezione di tabacco arriva dal Nicaragua, Perù, Santo Domingo e Honduras; le foglie vengono invecchiate e sapientemente miscelate dai maestri artigiani di Davidoff per dare a questi sigari un aroma particolare.
Quattro i formati disponibili per Z-Class, ognuno con un nome che evoca le sue qualità intrinseche: Toro (654 T) e Robusto (550 R) più grossi ma dal gusto più morbido e Piramides (546 P) e Corona (643 C) di dimensioni più ridotte ma dal carattere molto deciso. Sigari presentati come dai grandi aromi, di corposità da media a elevata e che speriamo di provare per farvi sapere.

(fonte: www.luxgallery.it)

11 ottobre 2011

Jumeirah Carlton Tower Hotel London & Cigars Time


Per il suo 50° si è regalato una nuova e particolare vetrina firmata Cigars Time. L'humidor è stato installato nelle settimane passate.

Questo hotel a 5 stelle di Knightsbridge vanta una raffinata champagne-lounge, una spa, una piscina e una palestra. Si erge nei pressi di Hyde Park e Harrods, e dei negozi delle grandi firme di Sloane Street.
L'elegante e lussuoso Jumeirah Carlton Tower ospita 2 ristoranti. Le stanze offrono il servizio in camera 24 ore su 24, la connessione Wi-Fi gratuita e gli accappatoi.
Il Carlton Tower dista circa 800 metri da Buckingham Palace e pochi minuti a piedi dal Victoria & Albert Museum e dalla fermata della metropolitana di Knightsbridge.
Il centro benessere e spa Peak regala viste panoramiche su Londra. Avrete a disposizione un simulatore di golf, una jacuzzi, una sauna, sale per il bagno di vapore e una piscina di 20 metri.


Ron, Rum e Rhum... un po di chiarezza... (seconda parte)

Continuiamo il post di ieri, tentando di fare un po' di luce sull'intricato mondo del rum, si sono viste le differenze fra le tre tipologie (Ron, Rum e Rhum) che principalmente riguardano il metodo di distillazione e la materia prima utilizzata, occorre ora fare un po di luce sul terzo importantissimo fattore che influisce sulla qualità del prodotto finale, ovvero l'invecchiamento.
Per alcuni distillati, come ad esempio il whisky o il cognac, il metodo di invecchiamento, e soprattutto il modo di dichiarare l'invecchiamento sono ben codificati e chiari, mentre intepretare le annate e i metodi di invecchiamento nel mondo del rum è come avventurarsi in un ginepraio.

Se siamo fortunati possiamo trovarci di fronte a un rum "single cask", o "single barrel", in quel caso è abbastanza facile risalire all'invecchiamento, in etichetta è infatti dichiarata o l'annata di distillazione, oppure il numero di anni che il rum ha passato in botte per l'affinamento. Normalmente i rum single cask sono di ottima qualità ma anche relativamente cari.

L'invecchiamento avviene normalmente in botti da whisky o da bourbon usate, oppure in botti nuove, eventualmente tostate o caramellizzate all'interno.

Esiste poi lo sterminato universo dei blended, per alcuni distillati la miscela di diverse annate comporta l'obbligo di riportare in etichetta l'annata più giovane, nel caso di un rum invece non esiste una regola e così a volte si dichiara il grado di elevazione (i.e. annata) medio, altre volte quello più vecchio, altre volte ancora quello presente in percentuale maggiore nella miscela.
Tutte le diciture riportate in etichetta (e.g. Anejo, Extra Viejo, Reserva, Extra Old, Vieux, etc.) non sono assolutamente regolamentate e non offrono una chiave di lettura univoca per il grado di elevazione del rum contenuto nella bottiglia.

Il metodo Solera ad esempio, particolarmente utilizzato nel caso dei Ron di scuola spagnola, ma usato anche da produttori di altre aree, consiste nello splittaggio delle botti in parti uguali, sulle botti più vecchie, in pratica una botte di un anno di invecchiamento viene divisa in due parti, e miscelata con la botte del secondo anno, la quale è stata svuotata per metà sulle botti del terzo anno e così via. Questo sistema consente di ottenere una maggiore costanza qualitativa nel tempo, miscelando di fatto le diverse annate. Di solito in questo metodo si dichiara l'annata più vecchia contenuta nel blend. Esistono dei soleras "tagliati" in cui le botti vengono invecchiate singolarmente per un certo numero di anni (normalmente 3 o 4) e solo in seguito inizia lo splittaggio tipico del metodo solera.

Nei blended assemblati in maniera diversa dal solera, il criterio di miscelazione è sostanzialmente caratteristico di ogni singola casa produttrice, e diventa praticamente impossibile sapere quale sia l'invecchiamento reale e la percentuale di ogni singolo rum assemblato nel blend.

Fra i metodi di invecchiamento si ricorda il metodo navy, tipico di alcuni Rum di stile inglese, che ricalca lo stile d'invecchiamento del Madeira, nelle stive delle navi. Le botti vengono sottoposte a periodi di caldo intenso, umidità e salsedine. Ne derivano rum scuri estremamente corposi, con buona struttura aromatica ma dal finale non troppo importante.

Per quanto riguarda i Rhum di scuola francese, in molti casi si presta molta attenzione al dimensionamento delle botti, alla loro tostatura e al tempo di permenenza del distillato al loro interno. In linea di massima è più facile trovare Rhum single barrel nello stile francese che non in quello spagnolo o inglese. In realtà grazie al tipo di materia prima utlizzata (succo vergine di canna invece di melassa), alla fermentazione più lenta condotta a basse temperature (almeno per i rum da invecchiamento) e alla cura nella scelta e nella preparazione delle botti, i Rhum di scuola francese sono forse gli unici in cui si riescono a percepire, come nel vino, aromi primari (della materia prima), secondari (dovuti alla fermentazione) e terziari (dovuti all'invecchiamento).
Solitamente questi Rhum esprimono grande qualità e complessità anche con invecchiamenti modesti (dai 5 ai 10 anni).

Parlando di invecchiamento in senso più ampio poi, occorre parlare di ambiente di invecchiamento. I distillati invecchiati in ambienti caldi come quello caraibico difficilmente possono superare i 15 anni senza destrutturarsi, mentre in ambienti più freddi come ad esempio quello scozzese possono giovare di invecchiamenti anche prossimi ai 40 anni.
Ecco il motivo per cui i disciplinari di produzione dei vari rum consentono l'invecchiamento in luogo diverso da quello di origine, ed infatti, specialmente per i rum di scuola inglese, i migliori risultati qualitativi si raggiungono nei rum invecchiati in scozia. Generalmente i Rhum di scuola francese adottano invecchiamenti più corti nei paesi d'origine, mentre i Ron di scuola spagnola ricorrono al blending per evitare il destrutturamento aromatico dei prodotti più invecchiati.

10 ottobre 2011

Ron, Rum e Rhum... un po di chiarezza... (prima parte)

A differenza di altri distillati, come ad esempio il whisky, che hanno sistemi di nomenclatura e di dichiarazione dell'invecchiamento ben codificati e rigidi, nel mondo del rum c'è ancora abbastanza confusione sia su quali siano le differenze fra le nomenclature "Rum", "Ron" e "Rhum", sia sugli invecchiamenti dichiarati sulla bottiglia.
Partiamo quindi dal nome, ovviamente Ron, Rum e Rhum indicano in linea di massima lo stesso prodotto (i.e. distillato di mosto di canna da zucchero) in tre lingue diverse, rispettivamente spagnolo, inglese e francese, ma la differenziazione non è solo un fatto puramente linguistico, nelle diverse aree ex coloniali infatti, anche le scuole di distillazione sono differenti.
I RON, di scuola spagnola, in genere utilizzano gli alambicchi continui a piatti analoghi a quelli usati per la produzione del brandy. Di norma sono rum di melassa (i.e. rum "industriali" prodotti con lo scarto di lavorazione della canna da zucchero dopo la prima estrazione), ma in alcuni casi, soprattutto in Venezuela, viene usato anche il succo vergine di canna (in questo caso si parla di rum "agricoli"), il rum agricolo nei paesi di scuola spagnola si usa principalmente per i blend, per conferire complessità aromatica ai rum industriali normalmente più strutturati ma meno aromatici.
I RUM appartenenti allo stile inglese utilizzano alambicchi discontinui Pot Still, simili a quelli scozzesi da whisky, o al limite Coffey Still a colonna. Come nel caso dei ron spagnoli, si utilizza la melassa e non il succo vergine di canna da zucchero. Il disciplinare di produzione ammette che la melassa venga importata da altri paesi e che l'invecchiamento possa avvenire in paesi diversi da quello d'origine, sono famosi ad esempio i rum invecchiati in scozia, in ambiente più freddo rispetto a quello caraibico. Di scuola inglese sono anche la dicitura FULL PROOF (a gradazione piena, senza diluizione) e CASK (proveniente da un'unica botte, senza blending).
I RHUM di stile francese vengono solitamente distillati in alambicchi discontinui di tipo Charentaise o Armagnacaise, gli stessi usati per produrre cognac ed armagnac in Francia. A differenza delle altre due tipologie, in questo caso si tratta spesso di rum agricoli prodotti con succo di canna vergine.La canna da zucchero viene spesso raccolta a mano, in modo da selezionare la materia prima migliore da destinare alla distillazione. La fermentazione può essere spontanea, oppure controllata, con aggiunta di lieviti selezionati, nel secondo caso la fermentazione sviluppa temperature più basse e si mantengono tutti i sentori primari del mosto di canna. Esistono anche i Rhum traditionelle, che vengono distillati a partire da melasso, più simili ai ron di scuola spagnola.
Esistono poi grandi distillerie o zone di distillazione (le più famose Demerara e Trinidad) in cui sono disponibili diversi tipi di distillatori e diverse tipologie di sistemi di invecchiamento, i rum che ne derivano vengono poi usati dai sapienti master blenders per ottenere un prodotto finale di qualità eccellente.
in definitiva, la cura nel processo produttivo è sicuramente più imponente nei Rhum di stile francese, che in linea di massima si afferma come sistema in grado di conferire ai prodotti di questa scuola un elevato grado di qualità in maniera abbastanza diffusa, tuttavia non mancano anche nelle altre scuole prodotti di assoluta eccellenza.

09 ottobre 2011

Connaisseur de Cigares al via a Bergamo



Cari amici aficionados, è con immenso piacere che vi riportiamo le impressioni della prima serata del corso "Connaisseur de Cigares" organizzato da Cigar Events e Cigar Club Bergamo in collaborazione con Cigars Time Humidors, nella splendida cornice della sala appositamente riservata per l'occasione presso il caffè Bergamo.

La prima serata intitolata "vecchio e nuovo mondo" ha visto protagonista il sigaro Fuente Don Carlos Reserva No.2, in abbinamento a due eccellenti vini, uno Champagne Henriot Brut Souverain e un Franciacorta Ferghettina Milledì '07. Buona la qualità del sigaro, caratterizzato da un'ottima costruzione, eccellente equilibrio e complessità aromatica ed evoluzione discreta, a scapito della forza nicotinica, mai imponente, come del resto la gran parte dei sigari dominicani.
L'abbinamento con i vini è stato molto apprezzato, si tratta forse dell'abbinamento più esaltante per sigari leggeri ed aromatici come quelli dominicani ed honduregni; l'ordine degli abbinamenti è stato scelto mettendo per primo lo Champagne e a seguire il Franciacorta, la scelta apparentemente azzardata, si è invece rivelata essere ottima vista la complessa e importante struttura aromatica del Ferghettina.
Durante la serata si è parlato della storia del tabacco e del sigaro nel mondo ed in Italia, è stato introdotto il concetto di "terroir" legato alla coltivazione del tabacco e si sono viste le caratteristiche dei principali areali di coltivazione dei tabacchi scuri nel mondo, ed infine si è parlato di tecnica di produzione, sia in fase di coltivazione che in manifattura, per i sigari di tipo caraibico.
Ma i veri protagonisti della serata sono stati gli amici aficionados, venuti anche da lontano per partecipare al corso. Ancora una volta "el placer de compartir" ha creato una bellissima atmosfera attorno alle volute di fumo blu che si alzano dal braciere di un buon puro, ed è proprio agli aficionados ed agli amici del Cigar Club Bergamo (per la splendida organizzazione), che va il ringraziamento di chi vi scrive, per aver rinnovato ancora una volta la passione e la voglia di condividere il piacere e la cultura del fumo lento, in un clima di amicizia e convivialità. Uno speciale ringraziamento va anche ad Alberto De Munari di De Art (Cigars Time Humidor) per il supporto fornito nella preparazione del corso e del materiale didattico fornito ai partecipanti.

08 ottobre 2011

Amazon Nerone...novità sul mercato italiano!

Amazon Nerone :Selezione di tabacco Kentucky Italiano fatto totalmente a mano

Misure:
Lunghezza 105 mm
Bocca 36 mm
Piede 50 mm
Peso 12 gr. 
Il Nerone nasce dalla sapiente fantasia e genialità costruttiva dei tecnici dell'Amazon Cigars & Tobacco.

Studiato dal reparto ricerche e rielaborato dal reparto esperienze, sia nella struttura che nel blend, per ottenere un prodotto unico nel suo genere. Questo sigaro dal peso di 12 gr.circa, di s.s. ha una forma conica per un range da 36 alla bocca e 50 al piede. E' composto da RPS per 3/4 e per 1/4 da RLA, in forma di tripa larga con taglio a bandiera trasversale. E' il più grande ammezzato presente sul mercato mondiale e l'unico che utilizza il 100% di tabacco Kentucky esclusivamente di produzione italiana. La composizione del blend è il risultato di lunghe sperimentazioni necessarie ad ottimizzare la compattezza strutturale, in quanto la consistenza del tessuto fogliare del Kentucky utilizzato, come ripieno, per la sua gommosità impediva un flusso omogeneo del tiraggio.

ll Nerone si presenta come un ammezzato imponente e dalle caratteristiche da "TOP GRADE" Sigaro per i fumatori più esperti alla ricerca di forti e intense sensazioni. Lasciato riposare, per una stagionatura di 12 mesi, completamente naturale, si presenta come novità assoluta per il mercato italiano.      

Fonte: Amazon Cigars & Tabacco

 

07 ottobre 2011

Fascinazioni d'autunno

Ad inizio autunno, tempo di bilanci e di raccoglimento prima del lungo inverno, ci piacerebbe stimolare qualche commento di voi aficionados lettori sui motivi per i quali ritenete che il sigaro sia divenuto una realtà sociale e di svago ormai così diffusa.

In generale, infatti, grazie alla sua notorietà come un'alternativa glamour al fumo di sigaretta, il recente aumento dei fumatori di sigaro, anche tra i più giovani, under 30, si potrebbe legare alla sua popolarità tra numerose celebrità e anche per la natura sociale di questo tipo di pratica. Tuttavia, non importa quale sia specificamente il motivo di fondo: in realtà è molto chiaro che i sigari sono ormai molto diffusi anche in Italia, con vendite elevate di molte marche ogni anno.
Naturalmente, alcune riviste diffuse in modo capillare anche nel nostro Paese ritraggono il fumo di sigaro come molto alla moda e forse un po' anticonformista, come segno di una civilizzazione alternativa ai ritmi frenetici e consumistici dell'attuale società. Inoltre, varie celebrità internazionali sono spesso fotografate in alcuni incontri sociali e feste con un sigaro in mano.
Infatti, diverse società e club, soprattutto quelle maschili, molto spesso costruiscono la progettazione delle proprie attività regolari intorno a questo rituale che, diciamolo pure, senza tema di smentita, rappresenta un ritorno alla socialità classica.
In effetti, di solito il sigaro è certamente visto come l'opzione "civile" alla sigaretta. E proprio a differenza delle sigarette, i sigari hanno chiaramente un'immagine distinta ed elegante che è collegata ad essi e che si rivolge spesso ai giovani, specialmente quelli che hanno un reddito più alto o quantomeno stabile. Di sicuro, sono spesso associati con uno status elevato nella nostra società. Inoltre, numerosi accessori per sigari davvero riflettono questa realtà. Basti pensare ad uno dei più popolari - l'humidor - che riflette senza dubbio la raffinatezza e lo stile complessivo del fumatore di sigaro anche se differenziato tra molti individui diversi. E, in tale direzione, tutti gli humidores più costosi sono chiaramente fatti a mano, in legno. Inoltre, essi non servono solo per preservare e proteggere i sigari, ma hanno anche una funzione estetica di notevole impatto, per visualizzare i sigari in maniera molto elegante e di buon gusto.
Infine, un humidor abbastanza grande potrebbe potenzialmente costare una discreta somma di denaro e spesso viene collegato per antonomasia alle case dei ricchi. Senza alcun dubbio, una maggiore disponibilità e accessibilità dei sigari migliori ha sicuramente contribuito alla crescita complessiva di questo modo di fumare negli ultimi anni.
E questo, ovviamente, è solo uomo degli approcci alla questione... Voi cosa ne pensate?

06 ottobre 2011

Nazionalizzazioni (parte prima)


Oggi ci sono 29 diverse marche di sigari fatti a Cuba. Quasi la metà di loro hanno dei corrispettivi americani: sul mercato americano si può comprare Partagas, Romeo y Julieta e Montecristo, che non sono veri "Avanas". Infatti, emigrati dall'isola, gli ex proprietari di famosi brand cubani cercarono di conservare non solo i nomi delle marche, ma anche il loro stile aziendale.
Il 1 ° gennaio 1959, Fidel Castro, dopo essere trionfalmente entrato all’Avana, diventava il nuovo leader cubano. La sua lunga lotta con il dittatore Fulgencio Batista per instaurare la democrazia a Cuba si concludeva con una rivoluzione vittoriosa, nella quale i compagni d’armi di Fidel non erano solo i popolani, ma anche molti grandi industriali, tra cui molti produttori di sigari, che “sponsorizzarono” il movimento insurrezionale. Uno di loro era Carlos Torano, che nel 1957 diede personalmente a Fidel Castro 100.000 pesos (un importo equivalente a 100.000 dollari) per acquistare le vettovaglie e le armi per i soldati.
Castro cominciò a nazionalizzare l'industria gradualmente e, per qualche tempo, non toccò l'industria del sigaro. Poi, con vari pretesti, sia i produttori più significativi e le più piccole, senza piantagioni di importanza strategica passarono sotto il controllo statale. Ma le dinastie del tabacco di lunga data, che una volta avevano aiutato Fidel al potere, rimanevano convinte che la nazionalizzazione li avrebbe “saltati”.
Il fulmine colpì il 15 settembre 1960, un giorno fatidico per l'industria del tabacco cubano: sedici fabbriche di sigari e quattordici fabbriche di sigarette furono nazionalizzate, insieme con venti magazzini del tabacco.
Per Carlos Torano, che si considerava un amico di Fidel, la nazionalizzazione fu uno shock. Quando jeep con venti soldati ha fino alle porte della sua azienda a Pinar del Rio, Torano andò loro incontro per capire cosa stesse succedendo e, alla risposta di un ufficiale che gli disse che gli impianti di produzione e di piantagione non gli appartenevano, con dietro cinquecento operai, coraggiosamente rispose che si trattava di una società privata e nessuno aveva il diritto di incursione nei locali. L'assedio durò tre giorni e si concluse solo dopo che i soldati catturarono alcuni dipendenti della società minacciarono di sparare.
Una delle prime fabbriche occupate dai soldati apparteneva a Fernando Palicio, e produceva Hoyo de Monterrey, Punch e Belinda. Poi venne il turno della fabbrica H. Upmann e dei suoi proprietari, Alonso Menendez e Pepe Garcia, per finire con l’azienda di Ramon Cifuentes, il produttore dei Partagas. Come Cifuentes stesso ha raccontato più tardi, persone in uniformi militari entrarono attraverso le porte principali dell'edificio e, dopo aver raggiunto il suo ufficio, dichiararono: "Stiamo requisendo la vostra azienda. D'ora in poi appartiene allo Stato". Ramon Cifuentes fu gettato fuori dal locale senza nemmeno avere il permesso di raccogliere i suoi effetti personali.
La prima ondata di nazionalizzazione terminò entro l'inizio del 1961. Quasi tutte le piantagioni di tabacco passarono sotto il controllo dello Stato, che diventava il proprietario della maggior parte delle industrie e imprese commerciali. Il caos regnava nel settore sigaro, dove la riorganizzazione si spinse fino a chiudere tutte i brand pre-rivoluzionari e, entro la fine del 1961, a vendere tutti i sigari cubani sotto il nome di Siboney, in tre formati. I rappresentanti delle dinastie tabacalere di Cuba furono spogliati delle loro fabbriche, terreni e case, rimanendo letteralmente senza un soldo, poiché il governo aveva congelato anche i loro conti bancari.
Ma Fidel presto si rese conto che il Paese, per i quali i sigari e il tabacco erano una delle principali esportazioni, sarebbe finito senza i suoi famosi Avana e senza i suoi specialisti. Dopo aver parzialmente calmato il suo fervore dopo la nazionalizzazione, cercò di mantenere vicini alcuni di loro: i tabaccai che rifiutavano, espulsi negli USA, si guadagnavano da vivere come tassisti, baristi o musicisti di strada.
(continua...)

Ciao Steve...

La morte di Steve Jobs, fa parte di quegli avvenimenti che cambiano il corso delle cose.
Nonostante il nostro sia un blog che tratta di tutt'altri argomenti, non potevamo sottrarci dal dire due parole su quest'uomo visionario, un uomo sbucato dal futuro, un genio che ha cambiato la nostra vita, in meglio.
Quale miglior modo se non quello di affidare alle sue parole il nostro commiato, ciao Steve riposa in pace...

"L'unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. Se non hai ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare, non fermarti, come capita per le faccende di cuore, saprai di averlo trovato non appena ce l'avrai davanti. E, come le grandi storie d'amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continua a cercare finché non lo troverai. Non accontentarti. Sii affamato. Sii folle." (Steve Jobs)

"Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario" (Steve Jobs)

"Questo film lo dedichiamo ai folli, agli anticonformisti, ai ribelli, ai piantagrane, a tutti coloro che vedono le cose in modo diverso. Costoro non amano le regole, specie i regolamenti, e non hanno alcun rispetto per lo status quo. Potete citarli, essere in disaccordo con loro. Potete glorificarli o denigrarli, ma l'unica cosa che non potrete mai fare è ignorarli. Perché riescono a cambiare le cose, perché fanno progredire l'umanità. E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio. Perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero."(spot Apple)

Bentley & Linley: sigari in auto di lusso


Quando il mondo delle quattro ruote incontra il design di interni. Bentley lancia, sul solo mercato cinese, un’edizione limitata di 10 Continental Flying Spur realizzate in collaborazione con la Linley, azienda britannica di mobilio di lusso.
Vista l’identità storica del marchio Bentley e il numero ridottissimo di modelli che verranno immessi sul mercato, è quasi superfluo precisare che si tratta di un’idea per palati fini. Qualche particolare: la radica di palissandro Santos, marchio di fabbrica Linley, è applicata sulla fascia della plancia, sulla consolle centrale, sul vano del posacenere e sul pannello dei comandi sul tetto. Il logo della casa di design (“Linley Helix”), preso direttamente dalla linea di mobilio, è presente in varie parti dell’interno, tra cui i tavolini posteriori con specchietti di cortesia a scomparsa.
Parlando di materiali, oltre alla radica un grande protagonista è l’acciaio temperato: lo troviamo, ad esempio, nel marchio Linley sulla plancia di fronte al sedile del passeggero. Per i dieci cinesi “di lusso” che potranno permettersi una delle Flying Spur edizione limitata, ci sarà anche un doppio regalo: una borsa di pelle e una coperta di cashmere a marchio Linley.

E se il sigaro è tra i simboli indiscutibili del lusso sfrenato, la chicca finale è da veri intenditori: nella console posteriore (completa, neanche a dirlo, di frigobar) è incorporato un umidificatore per sigari, con cutter e posacenere.

Humidor di sigari ispirato a Scarface e Tony Montana

Il personaggio di Tony Montana continua a solleticare la nostra immaginazione, e Daniel Marshall il famoso produttore di scatole di sigari ha appena creato un oggetto per i gli ammiratori del film Scarface con il grande Al Pacino.
La scatola è dipinta e lucidata a mano con uno dei prodotti di punta del marchio, sulla parte superiore del coperchio si trova un medaglione con impresse le iniziali di Tony Montana.

L’interno è realizzato in cedro spagnolo trattato e dispone di un igrometro analogico per garantire una umidità ottimale in modo da mantenere i sigari in buone condizioni.
Ognuno di questi oggetti da collezione sarà accompagnata da una targa numerata e un certificato di autenticità timbrato Daniel Marshall.
Ma non è tutto, perché tutte queste belle scatole hanno delle sorprese, il film nella sua versione Steelbook invece di quella digitale, un DVD della versione cinematografica del 1932 del film, e una serie di 10 cartoline.
Il tutto è in vendita su Amazon a $ 700.

La nostra opinione è che sarà sicuramente un oggetto ambito dagli pseudo-amanti modaioli del nostro amato mondo sigaro, ma sulla funzionalità e qualità di un oggetto così troppo appariscente, noi avremmo sicuramente qualcosa da ridire...

FONTE:http://www.lussuosissimo.com

04 ottobre 2011

Quale è la sezione del nostro Blog che preferite? E' online il nostro nuovo sondaggio!

Cari amici da stasera è ufficialmente online il nostro nuovo sondaggio "Qual'è la sezione del nostro Blog che preferite?"...a voi l'ardua sentenza, impegnatevi bene, perchè in base alle vostre risposte imposteremo buona parte della nostra futura linea editoriale!
Il sondaggio dello scorso mese, che chiedeva le vostre vitolas preferite, si è chiuso con un risultato per certi versi atteso, la vitolas preferita dai nostri lettori è di gran lunga quella Robustos, d'altronde molti dei sigari più venduti e commercializzati, sia in Italia che nel mondo, fanno parte di questa "elite", come non citare il Partagas Serie D no.4 o il fantastico Specially Selected di Ramon Allones, piuttosto che l'omonimo Robusto di Cohiba.
I robustos sono formati medio-corti, ma di grande corpo e ricchi di aromi intensi, a nostro avviso questa scelta, come già detto in articoli precedenti, racchiude molto le esigenze del fumatore moderno, che vanno si orienta verso fumate corpose e soddisfacenti, ma che non impegnino tantissimo tempo, visti i ritmi frenetici di oggi giorno.
Al secondo posto troviamo la vitolas Piramides, una scelta affascinante, quasi romantica, visto che negli ultimi anni, sopratutto nel mercato italiano questa vitolas è stata un po emarginata, per far spazio a prodotti di più largo consumo, ma come non citare il Montecristo no.2 oppure l'Unicos di Robaina.
All'ultimo gradino del podio, quasi a pari merito la Coronas Gordas, una vitolas da intenditori, da amanti del puros, una fumata che ci impegna per oltre un ora e che ha tra le sue punte di diamante il Magnum 46 di H.Upmann piuttosto che il l'Epicure n.1 di Hoyo e il Punch Punch.
Agli ultimi posti troviamo le vitolas Marevas, Julieta no.2 e Prominentes.
Un saluto a tutti cari amici!!!


Joya de Nicaragua Antano 1970

Che il Nicaragua stia facendo passi da gigante sulla qualità intrinseca dei tabacchi usati nella produzione di sigari è cosa nota ormai da alcuni anni. E' vero che le eccellenze fuori da Cuba esistono da diverso tempo, ma quello che sta accadendo in Nicaragua è qualcosa di diverso, si tratta di un incremento qualitativo diffuso, trasversale alla gran parte delle marche di sigari premium da esportazione.
Se ne trova conferma riscontrando l'elevato standard qualitativo in marche relativamente economiche come Joya de Nicaragua. Questo brand, che già sulle linee di base esprime una qualità medio-alta, pur restando su prezzi decisamente contenuti (in italia sotto ai 6 euro per i grandi formati), esprime la massima qualità nella linea Antano 1970. Questa linea di sigari, con ligada 100% nicaraguense, presenta su tutti i formati che ho avuto modo di provare, un corpo nicotinico che non esito a definire impressionante, sono fra i pochi puros che presentano ancora tratti giovanili scomposti e aggressivi, come avveniva nei cubani fino a qualche anno fa, pertanto occorre riporli in humidor per almeno 2-3 anni prima che la paletta aromatica cominci ad equilibrarsi, tuttavia quando questo avviene l'esplosione di aromi è eccellente.
Come succede spesso nelle marche extracubane, le differenze fra i diversi formati di una linea di produzione sono più legati al modulo del sigaro che non a sensibili variazioni di composizione della ligada, proprio perchè i maestri ligador tendono a "fidelizzare" il gusto dei fumatori.
Aprendo un box di JdN Antano 1970 (personalmente ho fumato i formati "Consul", "Gran Consul", "Machito" e "Belicoso"), si sentono note spiccate di cacao, legno e spezie, se il box è troppo giovane è dominante l'odore di stalla, dovuto probabilmente alle fermentazioni in atto. In fumata la combustione è regolare, i toni di frutta secca e cacao della fase iniziale della fumata lasciano pian piano il posto a quelli di legno, cuoio e caffè, sempre più decisi man mano che il braciere procede verso la testa del sigaro, allo stesso modo cresce anche la forza nicotinica, fino ad arrivare, nei formati più grandi, a livelli elevatissimi, adatti solo a fumate dopo abbondanti cene.
Nonostante la notevole forza però, se il box è stato adeguatamente stagionato, non si riscontrano sapori amari, nemmeno a fine fumata, al contrario solitamente i sigari regalano un finale abbastanza lungo e una persistenza lunghissima.
Questi sigari, di ottima qualità sia come materia prima, sia come costruzione, si mantengono su livelli di prezzo molto contenuti se paragonati ai parivitola cubani o caraibici in genere, in Italia i prezzi variano dai 4,20 euro del "Machito" (120 x 42) ai 7,50 del Belicoso (figurado 152 x 54).

03 ottobre 2011

Punch Superfinos ER Italia: Un piccolo privilegio per noi Italiani


Il puro in questione prodotto in esclusiva per il mercato italiano di dimensioni 110x42 e vitola minutos, prende in conropiede
la tendenza d'oggi dei sigari di grossi calibri.
Ciò lo rende affascinante agli occhi di chi oggi è tediato da questi diametri spropositati.
Stretto tra la doppia anilla che ci fa capire essere di produzione limitata si nota una capa colorada poco luminosa ma ben stesa e priva di nervature.
All'accensione si presenta molto più incisivo dei precedenti esemplari provati con note molto aspre e tanniche, che coprono molto gli aromi
leggeri che si riescono a percepire a malapena di spezie.Il tiraggio è ottimo e la cenere compatta appena caduta mi porta con
velocità nel secondo tercio.
Qua diventa più armonico e dolce con note di miele e terra.
La quiete aromatica dura ben poco con un terzo tercio burrascoso sin dall'inizio
che riporta al palato note ammoniacali.
Ciò detto spengo il cubano prematuramente evitando così le tipiche sensazioni che si hanno fumando sigari
con ancora residui di microfermentazione.
Valutare un sigaro così non ha senso,questa degustazione fa capire a molti neofiti che tanti sono i fattori che incidono sulla fumata,
ed è per questo che moltissimi appassionati scelgono con cura l'avana da accendere sfruttando tutti e 5 i sensi e capendo se è il momento di fumarlo
lasciarlo ancora riposare.
Posso dire avendo provato anche altri esemplari che il sigaro in sè è ottimo per una breve e disinvolta fumata mattutina,il tutto va a discapito dell'evoluzione,
che in un formado del genere non è molto accentuata.
Si impara a conoscere l'avana anche con queste fumate che come si suol dire ci" lasciano con l'amaro in bocca".

Un piccoletto niente male!!

oggi dedico questo spazio all'elogio di quello che è probabilmente, tutto considerato, il mio sigaro preferito fra i piccoli formati: il diplomaticos no.5.
Sfortunatamente non importato in Italia, è un formato perla (102 x 40) così come il Montecristo no.5, sigaro con cui ha il comune sia la vitola de galera che la vitola de salida; in realtà tutti i sigari della marca diplomaticos seguono la stessa nomenclatura commerciale nei pari formato di Montecristo, poichè la marca nasce come linea economica proprio di Montecristo, per il mercato francese, anche se in pochi anni si afferma a livello internazionale come brand a se stante.
Ma torniamo al Diplo 5, come viene confidenzialmente chiamato dagli aficionados, si tratta di un sigaro ottimo in qualsiasi momento della giornata, con una eccellente struttura aromatica, con toni legnosi e di cacao, che non ha nulla da invidiare al più "blasonato" Monte 5. la forza nicotinica non è proprompente ma sempre ben presente, l'evoluzione è buona, considerando ovviamente i limiti intrinseci del formato. Un ottimo compagno per una fumata mattutina, durante un aperitivo, o dopo una cena leggera, si fuma in circa 30-40 minuti, e offre una persistenza tutto sommato discreta. Un sigaro molto costante a livello qualitativo, ne ho fumati diversi box e la percentuale di sigari difettosi o scarsi dal punto di vista organolettico è veramente molto bassa.
Ultima nota positiva, il prezzo, che sui mercati di riferimento è di circa il 20% più basso rispetto a Montecristo no.5, in svizzera si aggira attorno ai 4 euro al pezzo.

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