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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

29 novembre 2011

guida ai sigari del caribe: il gruppo Davidoff 4 - AVO

La storia del marchio AVO parte da lontano, dopo che il fondatore del marchio Avo Uvezian, di professione musicista, inizia a produrre sigari nel 1988, con la consulenza di Hendrik Kelner, uomo del marchio Davidoff.
Quindi due marchi, Davidoff e AVO, legati da quando esiste il marchio fondato da Uvezian, che nei primi anni contava circa 120 mila pezzi venduti, e oggi tocca volumi di export attorno ai 3 milioni di puros. Dal 1995 AVO viene completamente assorbita dal gruppo Oettinger-Davidoff, anche se conserva una propria identità, ben distinta e definita dal punto di vista organolettico, anche se condivide da sempre con Davidoff la perfezione costruttiva tipica delle manifatture del gruppo.
All'interno di Oettinger-Davidoff, AVO è il marchio con la gamma di sigari più ampia, composta da ben 8 linee di prodotti, oltre alle serie limitate e ai puritos.
Partendo dalla linea classic, troviamo già sigari interessanti, benchè abbastanza leggeri, tipicamente dominicani, in particolare il piramides, unico figurado della linea, grazie al suo cepo generoso (54) riesce a esprimere una forza accettabilmente elevata da metà in avanti, con un'evoluzione ottimamente bilanciata sulla lunghezza importante (178).
Oltre alla linea classic, è disponibile anche una linea Maduro, limitatamente ai mercati USA e Svizzera, almeno al momento, il vitolario è molto simile a quello "classic", con in più un belicoso di cepo e largo leggermente inferiori al piramides. Chi vi scrive ha avuto modo di provare questa linea nel formato no.9 (121x48) notando note più speziate e tostate rispetto alla linea classic, una forza leggermente più spiccata associata a una nota dolce.
Passiamo ora alla linea Signature, nata dalla serie limitata prodotta per il 75esimo compleanno di Avo Uvezian, una serie di sigari con bellissime capas sun grown, e alte percentuali di ligero, che incrementano la forza della ligada, che si esprime su formati leggermente oversize come diametro, rispetto ad esempio ai parivitola cubani, in modo da non penalizzare le altre componenti della tripa per via della maggiore quantità di ligero. Ne risulta un ottimo blend che rende questa linea complessivamente ben bilanciata su tutte le caratteristiche organolettiche.
La linea 787 e la linea Heritage, caratterizzate da sigari di grosso cepo, sono la risposta di AVO alla tendenza modaiola del sigaro grosso e corto, cepo minimo 50 e lunghezza massima 150 sono le caratteristiche che accomunano tutto il vitolario di queste linee, va sottolineato che tutta la gamma AVO sembra dare il massimo sul cepo generoso, quindi anche questa linee, delle quali chi vi scrive ha provato solo la Heritage, possono regalare ottime fumate. La linea heritage si presenta di forza elevata con ottima evoluzione sul formato toro, il più lungo della gamma, stando alle recensioni internazionali la linea 787 dovrebbe essere un po meno forte e più aromatica della linea heritage.
Arriviamo ora alle linee XO trio e XO Quartetto, così denominate in onore del mestiere di musicista di Avo Uvezian, caratterizzate da ottima complessità aromatica, ma abbastanza leggere come forza nicotinica. Sono puros discreti, di ottima costruzione come tutta la gamma AVO, ma scarsamente competitivi con i parivitola del marchio stesso e di altri marchi cubani e non.
Terminiamo le produzioni regolari con la più famosa e probabilmente la migliore linea di AVO, la "domaine", un capolavoro di blending orizzontale, con ottime capas Ecuadoregne, e ligade studiate alla perfezione in cui anche il capote entra in gioco in maniera attiva, nel tripudio di aromi e forza, mai sbilanciati, espresso da questa linea. 6 i formati disponibili, fra cui 2 perfectos e un figurado, una linea che sicuramente si può annoverare fra le migliori in assoluto in repubblica dominicana, destinata probabilmente a diventare "l'evergreen" del brand.
Ci sono poi, come in molti altri marchi del gruppo, le linee speciali, prodotte in numero limitato per occasioni o ricorrenze particolari della marca, in cui di solito i maestri ligador si esprimono al meglio nell'equilibrio delle ligade, trait d'union per altro condiviso con tutte le serie limitate del gruppo.



Un nuovo concept store di Davidoff a Zurigo

Oettinger Davidoff Group sta per aprire il suo nuovo flagship store il 1° dicembre nel ridisegnato centro commerciale all'aeroporto di Zurigo. Il nuovo negozio vede anche il lancio della prima app per iPad per aiutare i clienti a scegliere il loro sigaro preferito.
Tutto quello che i clienti devono fare è rispondere a quattro domande riguardanti le loro abitudini personali riguardo ai sigari. L'applicazione informa i clienti circa la posizione del negozio più vicino e contiene informazioni sulla
gamma di prodotti Davidoff. I clienti, inoltre,
possono inviare le informazioni selezionate direttamente al proprio
account di posta personale e possono anche
condividere i contenuti tramite Twitter e Facebook. La storia di Davidoff, le sue pietre miliari e una varietà
di filmati si possono trovare sullo iPad come contenuti extra.
Il locale zurighese, di 60 metri quadrati, è costituito da un walk-in humidor di 30 mq con ampia facciata di vetro. Secondo il comunicato ufficiale, l'arredamento, i colori caldi e le lamelle in legno creano una sensazione "caraibica", ricordando il paese di produzione dei sigari Davidoff. Il nuovo flagship
store sarà esteso, in questo concept, a partire dal 2012 nei negozi Davidoff di tutto il mondo, da Basilea a Palm
Beach a Tokyo a Shanghai.

28 novembre 2011

guida ai sigari del caribe: il gruppo Davidoff 3 - The Griffin's

Continuando il viaggio alla scoperta dei sigari del caribe, all'interno del gruppo Davidoff, visitiamo oggi la marca The Griffin's, si tratta di una gamma di sigari mediamente meno cari rispetto ai parivitola delle marche Davidoff e Zino, e anche la qualità, non tanto costruttiva quanto dei tabacchi che compongono i sigari, è leggermente inferiore, non mancano però le sorprese in positivo.
Partendo dalla linea "classic", quella col vitolario più ampio del marchio, che offre ben 12 formati diversi, composta ligada sostanzialmente dominicana, a parte le capas che sono quasi sempre connecticut shade grown di varia provenienza, con scarsa influenza aromatica sulle caratteristiche organolettiche, i sigari di questa linea sono spesso evanescenti, molto leggeri, anche se i grandi formati di cepo generoso a volte regalano una buona evoluzione aromatica.
Le linee più interessanti sono invece la "fuerte" e la "maduro", discretamente strutturate a livello aromatico, entrambe hanno in comune con la linea classic la capa connecticut, una bellissima broadleaf di provenienza USA per la linea Maduro. La particolarità della linea Fuerte invece è quella di avere la tripa interamente composta da ligero autoctono di diverse varietà,che gli conferisce una forza di tutto rispetto per una ligada dominicana.
Il vitolario delle due linee è più ridotto rispetto alla linea classic, spicca per qualità il figurado della linea maduro, molto equilibrato e con un'evoluzione eccellente, la linea fuerte invece a parte la forza ben percettibile, sconta la carenza delle altre componenti della tripa con un'evoluzione aromatica abbastanza povera.
provando le due linee viene naturale una domanda: perchè non "mediare" le caratteristiche delle due ligade per ottenere un prodotto di buona forza e accettabile complessità aromatica? Probabilmente ci hanno pensato anche i maestri ligador, che utilizzano però questo criterio nella preparazione delle "special edition" lanciate sul mercato annualmente, e sempre abbastanza interessanti come qualità, memorabili ad esempio le edizioni XXII e XXV, rispettivamente un double figurado e un robusto oversize; anche le altre edizioni prodotte fino ad oggi (l'ultima è la XXVII) sono sempre state caratterizzate da ottimi blend di tabacco, degni dei grandi marchi del gruppo Oettinger Davidoff.

27 novembre 2011

14 DICEMBRE IL NOSTRO PRIMO GRANDE EVENTO BENEFICO

Per maggiori informazioni visita il sito
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cigarclub035@libero.it

Tabaccheria Ansaldi : tradizione ed eleganza!

Cari amici, da oggi partirà una nuova rubrica dedicata ai locali, ristoranti e tabaccherie, amici degli aficionados, "Cigar Friendly".
Sarà uno spazio dedicato a quelli che ancora oggi dedicano energica passione alla cultura del fumo lento e ne tramandano le emozioni, delle piccole oasi sparse sulla nostra penisola dove l'aficionados si sentirà sempre come a casa propria.

E quale inizio migliore, se non quello dedicato ad uno dei nostri amici più cari: la Tabaccheria Ansaldi di Albenga (Sv)

Ho conosciuto Renato Ansaldi in occasione del Whisky Festival a Milano, e dalla chiaccherata che abbiamo fatto, ho trovato una persona veramente eccezionale.
Appassionato del suo lavoro,  aficionados e cultore non solo della tradizione del sigaro, ma anche di quella enogastronomica, scambiare opinioni con lui è stato piacevolissimo perchè dalle sue parole trasuda l'esperienza e la continua ricerca del particolare.
La sua Tabaccheria è un concentrato di eccezionalità, dai grandi champagne ai crù francesi per passare dai migliori vini italiani ai distillati più ricercati, fino ad arrivare al punto a noi più caro, il suo humidor, fornito dei migliori puros cubani e centroamericani!
E Renato raccontandoci un po di lui "...la nostra storia inizia con Nonno Luigi che circa cent'anni addietro conduceva un bar con dehor e trattoria con annesso forno per fare il pane e vendita di generi commestibili, il tutto in un piccolo edificio prospicente il viale. In seguito fu aggiunta la licenza di tabacchi . Dopo alterne vicende fu scorporata la tabaccheria, ceduto tutto il resto e tenuta la “privativa”  passata a Luciano, mio padre, ubicata a pochi metri, nelle immediate vicinanze dell'attività precedente, e così è giunta ai giorni nostri"
Parlaci meglio di te e della tua storica tabaccheria
"...sono nell'attività famigliare da circa 35 anni ,sempre nella stessa posizione quella di Viale Martiri della Libertà ,civico 82 ad Albenga .
Pensate, la mia attività ha  la stessa età degli alberi che costeggiano la via , un secolo !
Negli anni 80 ,mi sono appassionato alla pipa diventando un vero “specialista”, creai allora"Albenga Pipa Club “ , organizzando avvenimenti e corsi sull'argomento.
In quegli anni ero diventato un punto di riferimento per il lento fumo.
Un impulso e quindi  un incremento ,nell'ultima decade, è stato dato alla vendita dei puros,  grazie ai consigli di Andrea Vincenzi e della DeArt la tabaccheria si è potuta dotare di un
“ Walk-in humidor “.
Negli ultimi 7 anni si è aggiunta la vendita di distillati rhum,whisky,cognac, grappe ,calvados, vini fortificati quali sherry , porto,madeira, marsala, sauternes , per ultimo in ordine di tempo,posso vantare una buona scelta di Champagne ed una piccola selezione di grandi vini italiani e francesi. Questi prodotti sono stati aggiunti a seguito della  grande richiesta avanzata dagli aficionados, a dimostrazione che la passione del sigaro va a stretto contatto con quella enogastronomica, un indubbio segnale della crescita culturale del fumatore medio."
Entriamo nello specifico,  vista la vastita di marche e vitolas proposte nel tuo humidor, quali sigari vendi maggiormente?
"A questo riguardo i sigari più venduti sono in ordine : i toscani, che stanno vivendo un vero e proprio periodo boom, a seguire i caraibici con i cubani che la fanno da padrone poi i “Camacho” dall'Honduras , gli eleganti ed equilibrati Davidoff , nelle varie serie, poi ancora i delicati “Flor de Selva” , quindi i nicaraguensi Oliva con i sigari ideati da Sam Leccia i “Nub” particolarissimi per via del formato “concentrato”.
Le vitola da me più venduta è quella dei “robusto” Partagas d4 , Hoyo de Monterrey Epicure 2 , Edmundo di Montecristo, a seguire i “petit robusto”, i petit edmundo, quindi i “petit corona” sia di Bolivar che di Montecristo.
 Ho pochissimi clienti che mi richiedono le novità, le Edizioni Limitate o regionali.
Definisco i miei clienti conservatori. Certamente il poco tempo a disposizione oramai richiede sigari di cepo importante ma allomstesso tempo anche estremamente  corti , con concentrazione di gusto ed evoluzione della paletta aromatica che si sviluppa nell'arco di un'ora scarsa di fumata. Purtroppo i tempi attuali dettano legge."
Sicuramente anche noi di Cigar Blog, riscontriamo nel mercato moderno lo scostamento dai formati importanti, vedi Lonsdale o Churchill, a dispetto di sempre piu "petit" piccolini, sia di robustos che di piramides piuttosto che coronas.
Dicci invece qualcosa sui tuoi puros e distillati preferiti
"...circa le mie personali preferenze, sicuramente amo la famiglia dei robustos quindi i Partagas D4 e gli Hoyo de Monterrey Epicure 2 poi Juan Lopez  section n.2 saltuariamente eccezionali, infine El ReY del Mundo Choix supreme li ritengo estremamente affidabili.
Invece per quanto riguarda i Rhum/ Ron preferiti: El dorado 12 yo – El Dorado 15 yo. Brugal “Gran Reserva Familiar” , negli agricoli : Neisson, Damoiseau, J.M.
Per i Whisky preferiti :imbottigliamenti vari della distilleria  Caol Ila , il Bowmore 12 anni "

Il consiglio di Cigar Blog è quello di passare da Albenga e andare a fare una visita all'amico Renato, non ve ne pentirete sicuramente!
In alternativa potete dare un occhiata al sito web http://www.tabaccheriaansaldi.it/
TABACCHERIA ANSALDI
Viale Martiri delle libertà,82
Albenga (Savona)
Tel. 0182-540274
Mail: info@tabaccheriaansaldi.it
                             

26 novembre 2011

Cuba: sigaro più lungo del mondo, oltre 81 metri

L'AVANA - Da Londra una notizia che ha riempito di soddisfazione e orgoglio l'intera Cuba. La Guinness ha finalmente riconosciuto che il sigaro, lungo 81,80 metri, che l'"attorcigliatore" cubano Josè Castelar Cairo, 67 anni, ha cesellato lo scorso maggio, merita l'ingresso nel suo famoso libro dei record. Lo annuncia il quotidiano "Granma", precisando che l'ambasciata britannica a L'Avana, ha già reso noto che gli consegnerà presto il relativo certificato in una cerimonia.
"È il più lungo sigaro della terra", si è entusiasmata a sua volta 'Radio Rebeldè.

D'altra parte Castelar Cairo, non è nuovo per la Guinness: ha cominciato nel 2001 con un sigaro lungo 11,04 metri, seguito nel 2003 con uno da 14,86, nel 2005 con un terzo di 20,41 ed un quarto da 45,38 nel 2008.

Ora, con quella che media definiscono la sua "opera maestra", ne ha "attorcigliato" uno che ha superato gli 80 metri: una vera e propria manna per la storica industria cubana del settore, che deve misurarsi con un mercato mondiale alle prese con i divieti di fumo.

24 novembre 2011

Close But no Cigar! poker after dark...

Non è infrequente che chi ama il sigaro ami anche il gioco del poker, vuoi perchè nell'immaginario collettivo creato anche dal cinema americano, dove sigaro e carte sono spesso comparsi assieme, si sia scolpita questa immagine, o piuttosto perchè si crea una sorta di "abbinamento emotivo" e non solo organolettico, dove il relax dovuto al sigaro si alterna con la frizzante adrenalina del gioco.
Prima di entrare nel topic nel presente articolo, ricordiamo che il gioco va preso come tale, e come tale va trattato, raccomandiamo quindi a tutti di giocare con moderazione in base alle proprie possibilità senza esagerare, e... perchè no... di imparare a giocare bene, specialmente se si tratta di uno skill game come il poker texas hold'em dove nel lungo periodo l'azzardo e la fortuna contano poco o nulla rispetto alla bravura.
Detto questo, gli appassionati di poker, che sicuramente seguiranno il canale dedicato Poker Italia 24, oltre che probabilmente le rubriche sportive dedicate di Italia 1, avranno notato che ultimamente viene trasmesso un torneo dal nome molto particolare. Nell'ambito delle puntate del "poker after dark" stanno mandando in onda a puntate una partita della V stagione, chiamata "Close But no Cigar"... la liaison col sigaro in realtà è appena accennata, con un semplice stacco di telecamera di tanto in tanto su un humidor a lato del tavolo da gioco, anche perchè l'espressione in inglese assume il significato di "hai fatto bene ma non perfettamente", e si adatta molto ottimamente al tipo di torneo nella fattispecie, che è un "winner take all", in altre parole dei 6 professionisti seduti al tavolo, che pagano per l'accesso al torneo 20.000 dollari a testa (sicuramente una parte pagata dagli sponsor), solo il primo vince l'intero montepremi di 120 mila dollari e gli altri se ne vanno senza niente... va detto che per i personaggi seduti al tavolo (per chi si intende di poker David Williams, Allen Cunningham, Lee Watkinson, Andy "the monk" Black, Mike Matusow e Dewey Tomko) perdere 20 mila dollari, considerando le loro vincite in carriera, non rappresenta un grosso problema...
Ma torniamo al "bizzarro" abbinamento :) qualcuno di voi ha anche la passione per il poker oltre che per i sigari, come chi vi scrive?

23 novembre 2011

Un humidor per Natale?

E’ quasi vicino il Natale e anche gli aficionados iniziano a pensare ai regali, ovviamente "fumosi". Amici e parenti, in questo caso, potrebbero iniziare a pensare, prima di avventurarsi ad acquistare sigari affidandosi al tabaccaio, ad un'idea davvero originale che il
brand calzaturiero Bally ha preparato per gli aficionados ed estimatori di oggetti pregiati e di stile.
E’ il Bally Scribe Made-to Order Cigar Humidor: produttore di scarpe di lusso dal 1851, la svizzera Bally, specializzata in made-to-order design, ha lanciato un humidor in ebano che funge anche da scarpiera. Una limited edition che vede in circolazione solo 100 esemplari realizzati con ebano Macassar dello Sri Lanka, che deve la sua particolarità al fatto di non essere di colore totalmente nero, ma striato in marrone scuro. Questi tesi e propri gioielli saranno disponibili in boutique a partire da metà dicembre. Ciò che rende davvero appetibile questo humidor sono gli optional inclusi: un umidificatore regolabile, un termometro digitale e il numero di serie a testimonianza della sua unicità. Dotato di 2 desk, inoltre, questo humidor può facilmente ospitare 300 sigari in tutto, mentre l'annessa scarpiera è lo spazio ideale per le nostre più pregiate calzature.

22 novembre 2011

guida ai sigari del caribe: il gruppo Davidoff 2 - Zino

Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta dei sigari extracubani, ed in particolare del gruppo Oettinger-Davidoff, con una delle marche di qualità più elevata. Il nome Zino è noto alla gran parte degli aficionados anche se non fumano abituamente sigari caraibici non cubani, si tratta di sigari solitamente molto ben costruiti, al pari del marchio Davidoff, ma caratterizzati da miscele di tabacchi che gli conferiscono più carattere.
A differenza dei sigari Davidoff, il marchio Zino viene prodotto sia nelle manifatture dominicane che in quelle honduregne del gruppo.
Le linee di base del marchio sono la Gold e la Mouton Cadet, entrambe caratterizzate da un corpo nicotinico abbastanza modesto, ma con ottima paletta aromatica, e discreta evoluzione.
Sotto il marchio Zino Platinum invece, vengono prodotte diverse serie di puros, tutte o quasi, di qualità abbastanza elevata e di buona struttura nicotinica. Incontriamo una "new entry" per quanto riguarda i tabacchi, nel panorama extracubano, nelle diverse serie infatti viene utilizzato tabacco peruviano, in miscela con altri tabacchi del caribe.
E' il caso di Zino Platinum Scepter, caratterizzata da 7 formati, con parejos di diverse dimensioni, un figurado e un double figurado di ottima fattura. Composta da tabacchi dominicani e peruviani, la linea esprime sentori speziati e sapidi, affiancati da toni più dolci nei sigari di dimensioni più ridotte, e da toni leggermente amari, ma mai sgradevoli, sui sigari più grandi, quasi tutti i formati si prestano a un invecchiamento medio di 3-5 anni.
La Linea Crown è invece caratterizzata da tabacchi più invecchiati e da elevate quantità di ligero, che conferiscono una forza nicotinica di tutto rispetto ai sigari della gamma, tuttavia, dopo l'eccellente partenza, i sigari Zino Platinum Crown tendono ad appiattirsi leggermente, soprattutto dal punto di vista aromatico, molto apprezzati però da chi ama le fumate corpose.
Arriviamo ora ai "nuovi nati" che chi vi scrive non ha avuto ancora l'occasione di provare, la serie Z-class di cui si è recentemente parlato anche nel blog. Se ne parla come dei sigari più forti mai prodotti da Zino, la componente nicaraguense della tripa (probabilmente ligero) si fa sentire, come sempre, conferendo corpo alla ligada. Anche in questa serie entra tabacco peruviano nella mezcla, nella fattispecie come capote. Il packaging, in scatole di alluminio brunito, è molto particolare, va detto che già nelle altre serie platinum, il marchio Zino ha sperimentato le latte o le scatole di alluminio per l'envase dei puros.
Zino produce poi due serie limitate, diverse di anno in anno, la serie "limited edition" e la serie "master edition", con caratteristiche variabili a seconda del formato ma sempre di elevatissimi livelli qualitativi.
Come sempre ragionare per linee di prodotto è limitativo, perchè i sigari variano anche in funzione della vitola e delle diverse proporzioni di tabacchi che lo compongono, questo è ancor più valido per Zino, dove la variabilità fra i diversi formati della stessa linea è a volte molto spiccata, per questo, in questa sede, si riportano solo le "connotazioni" primarie della gamma di prodotti. Per contro, a dispetto della variabilità fra i formati, la costanza produttiva di ogni singolo sigaro nel tempo è più che discreta.



21 novembre 2011

"Se Maometto non va Cuba..." nuovo evento del CC 06!

Cari amici, siamo qui a raccontarvi dell'ennesima bellissima iniziativa del Cigar Club 06!
I nostri cari amici della Capitale, organizzano un evento a dir poco alternativo che loro stessi cosi ci descrivono:
"… ogni commensale porterà un sigaro rigorosamente cubano da scambiare, ospite della serata uno dei sigari anillati in edizione limitata per i soli partecipanti alla “Cena de Gala” della 21° edizione dell’ ENCUENTRO AMIGOS DE PARTAGAS che si terrà a l’Avana Venerdì 18 Novembre 2011, messo a disposizione per il nostro cigar club … chi sarà il fortunato che se lo aggiudicherà ???"

E allora appuntamento per MERCOLEDI’ 23 NOVEMBRE, dalle ore 20,30 presso la cigar lounge del CRILE’ (Viale Maresciallo Pilsudski 44/46 – Roma).

Nel corso della serata ci sarà spazio per parlare dell’esperienza di alcuni soci “CC06” alla “21° edizione dell’ ENCUENTRO AMIGOS DE PARTAGAS”, delle novità “fumose” dall’Isla e dei vini proposti in collaborazione con i nostri partner. Un maestro sommelier ci erudirà sulle peculiarità organolettiche di questi due prodotti d’alta classe.

Il menù della serata prevede :

Portate d’entrata : Tortino di melanzane, Tagliere di formaggio, Tagliere di salumi e Focaccia
Prima portata : Bombolotti al cacio e tre pepi
Seconda portata : Brasato con purea di patate
Dessert : Sorpresa alla Nutella
Vini : Prosecco spumante brut in collaborazione con la Tenuta di Collalbrigo ed in collaborazione con Gli Antichi Poderi del Conte Luigi Fratta Pasini l’Amarone DOC Classico della Valpolicella.
Distillato : Rum Caroni Blended 1993

Dress code : smart casual/informal/semi-formal

Il costo della serata è di 30€ per i soci dello “06” e 40€ per i non soci.

Ricordiamo che l’iscrizione al CC06 prevede una quota annuale di 70€ che comprendono anche l’iscrizione alla CCA (CigarClubAssociation) e l’abbonamento alla rivista “Sigari!”.

Per la partecipazione è indispensabile prenotarsi effettuando il bonifico entro e non oltre le ore 12 del 21 novembre 2011 : IBAN IT52S0539003220000000091546 Banca Etruria intestato a Cigar Club 06,
comunicando l'avvenuto pagamento con una mail a info@cigarclub06.it, il pagamento può anche essere effettuato (sempre entro lo stesso termine) presso la nostra sede in Viale Giulio Cesare 181.

ATTENZIONE IL NUMERO DI POSTI E' TASSATIVAMENTE FISSATO A VENTICINQUE PERSONE

E allora cosa aspettate??? Non perdete tempo e prenotatevi per questa grandiosa iniziativa!

Fumiamo insieme : PARTAGAS Serie D no.5

 Da pochi giorni sul mercato italiano, il serie D no.5 è insieme all' E no.2, uno dei nuovi sigari del vitolario di Partagas.
Già proposto nel 2008 in edizione limitata, probabilmente al fine di sondare la propensione del mercato verso questo tipo di fumate, corte e di pronta fruibilità, il d no.5 del 2008 veniva assemblato da tabacchi più invecchiati, e risultava comunque con un buon equilibrio.
Premetto subito che l'esemplare da me provato proviene da una scatola del circuito svizzero di  InterTabak, che come molti sanno è comunque sinonimo di cura e qualità, sui sigari da loro importati.
Apro la scatola con moltissime aspettative, essendo comunque sempre ben disposto verso i piccolini di cepo generoso, e questo short robusto si presenta comunque bene.
Di un buon colorado, una capa non eccessivamente brillante ma al tatto comunque vellutata, ottima costruzione e riempimento regolare, profumi non intensissimi, nonostante la giovane manifattura percepisco appena lievemente solo profumi erbacei e terrosi.
Accendi il no.5, e capisci subito la filosofia di questo puros.
Il Partagas serie D no.5 è un sigaro che esplode d'impatto la sua forza già dall'ingresso, con un sapore piccante e con aromi percepibili di caffè, cuoio e nocciola
Nonostante la sua forza nicotinica, il fumo in bocca risulta abbastanza volatile.
La prima pecca a mio avviso è sul tiraggio fin troppo regolare; quella che in una prima analisi sembrava un ottima costruzione, si rivela nella fumata una costruzione leggermente irregolare, forse un peccato di gioventù, ma comunque un tiraggio troppo diretto, a mio avviso difetto riparabile con il tempo.
Nel secondo terzo, la forza aumenta ancora, e il tiraggio è leggermente più contenuto, mentre gli aromi calano, l'evoluzione importante del primo tercio crea assuefazione e porta il no.5 in una fase piatta fino alla fine della fumata. 
L'impressione è che tanto ligero, non fa sicuramente bene a questo "piccoletto".
E questo è il senso di questo puros, se si pensa di farlo in maniera da essere di pronta fumata, si rischia di incappare in un prodotto come questo Partagas, con un impatto iniziale importante, che comunque pregiudica e rende difficoltosa tutta la fumata.
Un sigaro comunque sconsigliato ai neofiti, non facilmente gestibile e da fumare sicuramente a pancia piena, inoltre dal rapporto qualità prezzo non entusiasmante. 
Sperando che il tempo aiuti forse le sue qualità, ben disposti a cambiare il nostro giudizio, il Partagas serie D no.5 guadagna  72/100.

20 novembre 2011

Un secondo compleanno Esplosivo:Tanti Auguri Cigar Club Bergamo




Comincio col ringraziare gli amici Enrico Maria Pugliesi(Duca) e in particolare
Cristian Di Lemma(Crimix74) per i numerosi inviti ad eventi ricevuti a cui purtroppo non ho mai potuto prendere parte,
ma questa volta non sono potuto mancare.
I festeggiamenti per il secondo compleanno del Cigar Club Bergamo, accompagnati da cena e da un immancabile puro cubano, si sono consumati il 15 Novembre presso "il Ristorantino" in via Moroni a Bergamo.
L'atmosfera rustica e riservata che il posto ci ha regalato hanno contribuito a completare una serata già magica dall'inizio.
L'aperitivo composto da stuzzichini caldi,formaggi e tartine, accompagnati da un ottimo Franciacorta ExtraDry, ha fatto da apripista alla serata,
che ovviamente ha proseguito nel migliore dei modi.
Degli ottimi Ravioli di taragna al sugo di cinghiale, serviti con un'apprezzatissimo Ripa di luna La Caminella, col loro sapore deciso hanno fatto
da preludio al più interessate piatto della serata,il cosciotto di maialino da latte.
Questo, ha soddisfatto le aspettative,servito su taglieri di legno,dopo una cottura di diverse ore, ha deliziato i nostri palati accompagnato da un Cupinero 2008 Col di Bacche.
A papille degustative aperte e pronte, dopo una breve introduzione, si è presentato l'ospite più atteso della serata,l'Hermanos Upmann Connaisseur nr.1.
Il sigaro della famosa marca, fondata nel 1844 da due banchieri tedeschi:August ed Herman Upmann ha lasciato tutti soddisfatti.
Esso si è dimostrato di forza non elevata,ma più sostenuta di quanto si credesse.
L'evoluzione, presente e molto armonica è stata accompagnata da Rhum Eldorado 12yo insieme ad una mousse di cioccolato veramente eccezionale.
Il puro, presentato in cabinet da 25, ha regalato a tutti piacevoli momenti convivialità.
Tra risate e discorsi inerenti ovviamente al tabaco negro(e non solo), la serata è continuata fino a tarda ora.
L'evento si è svolto nel migliore dei modi,un mix di fattori comprendenti principalmente semplicità
e buon gusto hanno reso l'ambiente gradevole
anche per chi,come me,si è presentato per la prima volta.
Per concludere, faccio i miei più vivi complimenti al Cigar Club Bergamo che, dopo soli 2 anni è riuscito a creare un circuito non indifferente
di iscritti neofiti e non, pronti a divertirsi accompagnati sempre dal fumo lento di un buon sigaro.


19 novembre 2011

guida ai sigari del caribe: il gruppo Davidoff

Cari amici lettori, in virtù dei risultati del sondaggio chiuso di recente, in cui avete espresso preferenze verso la rubrica "guide" e a quella "sigari extracubani", abbiamo deciso di proporvi una nuova serie di articoli che sono riconducibili ad entrambe le rubriche da voi preferite; nasce quindi la guida ai sigari del caribe, che aggiorneremo frequentemente con delle overview sulle marche extracubane cercando di darvi un quadro completo dei prodotti che ciascuna marca offre.
Iniziamo oggi con un grande nome nel panorama caraibico, che è quello del gruppo Oettinger-Davidoff, nato dalla prosecuzione del business avviato nel secolo scorso dal grande Zino Davidoff, prima a Cuba poi in Repubblica Dominicana, e che oggi è diventato un gruppo multinazionale, che da solo detiene il 7% dell'intera produzione mondiale di sigari premium, con oltre 30 milioni di pezzi prodotti, annoverando ben 8 marche di sigari (Davidoff, Zino, The Griffin's, AVO, Winston Churchill, Private Stock, e da pochi mesi anche le marche Camacho e Cusano).
Ma parlare di ogni singola marca, con le relative linee di prodotto risulta lungo e complesso, quindi affronteremo ogni singolo brand di questo gruppo in articoli specifici. Oggi ci limitiamo a parlarvi del marchio Davidoff, il capostipite del gruppo e sicuramente il più conosciuto fra gli aficionados.
Nel panorama extracubano il marchio Davidoff è uno di quelli col vitolario più ampio, uno dei primi a produrre serie limitate, ancora prima dell'introduzione di questo tipo di produzioni da parte dei cubani, forse il miglior marchio al mondo per qualità costruttiva dei propri sigari, scontava fino a pochi anni fa l'impossibilità di produrre ligero di forza consistente, che ancora oggi è di difficile ottenimento in Repubblica Dominicana, e viene usato da Davidoff (marchio) solo nella serie "Puro D'Oro" oltre che su altre marche del gruppo.
Partiamo dalla serie classica di Davidoff, un tempo molto ampia, che oggi annovera solo 4 formati, dal rapporto cepo/largo molto basso, in cui quindi la lunghezza predomina sul calibro, si tratta di sigari in grado di esprimere al meglio l'ottima paletta aromatica ed evoluzione tipiche di Davidoff, ma la scarsa forza nicotinica pesa abbastanza sui palati abituati a fumate più decise come quelle cubane.
Proseguiamo con la serie Grand Cru, nome già usato da Zino Davidoff quando produceva in prima persona a Cuba, questa linea è costituita da sigari appartenenti alle famiglie delle coronas (grand corona, corona e petit corona) per il vitolario internazionale, caratterizzate da un cepo compreso fra 40 e 43, che il buon Zino Davidoff teorizzava essere quello ottimale per esprimere il miglior equilibrio fra i tabacchi della tripa, e probabilmente aveva ragione... però parlava di tabacchi cubani.... in questa linea infatti, la presenza nicotinica è più presente ma ancora abbastanza evanescente.
Arriviamo alla serie che forse trova il miglior compromesso fra forza, aromi e sapori, per quanto riguarda il tabacco dominicano, di cui tutti i Davidoff sono prevalentemente costituiti, che è la linea Aniversario, cprodotta in 3 grandi formati, di cepo dal 48 al 50 e di lunghezza minima di 152, buona presenza di ligero, e buona evoluzione organolettica sono le caratteristiche di questi sigari, tuttavia, ancora una volta la forza tende a stabilizzarsi e non evolvere, quindi verso la fase finale della fumata i sentori nicotinici si attenuano abbastanza. va detto che questa è una caratteristica comune alla gran parte dei caraibici non cubani, anche di forza più spiccata.
Arriviamo alla serie "Mille" una di quelle con il vitolario più ampio, e che i fumatori di sigari caraibici individuano come tipicamente "davidoffiana", ottimi aromi, anche abbastanza persistenti, ma sigari molto leggeri che vengono penalizzati dalla maggior parte degli abbinamenti.
Successivamente troviamo la prima serie caratterizzata da ligade un po più forti, e tutto sommato ottimamente strutturate, apprezzabili anche dai fumatori di habanos, la linea "Special" che annovera 3 parejos e 3 figurados, fra cui un culebra (3 sigari intrecciati). Note speziate, riconducibili a sigari nicaraguensi, si fanno strada fra le note tipiche di davidoff, raggiungendo la perfezione nel più piccolo dei puros di questa linea, l'entreacto, uno dei preferiti in assoluto di chi vi scrive, in tutto il marchio davidoff.
Crescendo ancora qualitativamente, e in termini di forza nicotinica, troviamo le serie millennium blend, caratterizzata da diverse vitolas ottimamente bilanciate e con buona persistenza ed evoluzione, per finire col capolavoro di casa Davidoff, la recente serie "Puro d'Oro" creata con solo tabacchi dominicani, le cui varietà sono state studiate a lungo per dare origine a una serie di puros di assoluta eccellenza nel panorama caraibico, di ottimo corpo, evoluzione e persistenza.
Si tralasciano le serie limitate, variabili nel tempo e nella composizione, e si aggiunge che, per ovvie ragioni, abbiamo affrontato l'argomento per linee di prodotto e non per singole vitolas, esiste quindi un margine di variabilità, dovuto ai formati, alle annate e al fatto che si tratta di prodotti fatti a mano, rispetto a quanto scritto in queste righe.
Nota dolente trasversale a tutto il brand è il prezzo, sempre elevato in relazione alla qualità di ciascuna linea di prodotti.


18 novembre 2011

Chiuso il nostro sondaggio sulla Sezione preferita del Blog

Si è chiuso nei giorni scorsi, il sondaggio lanciato dal nostro staff nelle settimane passate "qual'è la sezione del blog che preferite?" e non sono mancate le sorprese!
I nostri lettori adorano gli articoli che riguardano le Guide con il 16% dei voti, questa scelta si attesta al primo posto, segno che sono i giovani, neofiti e non, quelli che ci seguono di più, che mediante le nostre curatissime guide vengono introdotti nel fantastico mondo dei sigari.
Vista la tendenza lo staff si impegnerá ad implementare ancora di più questa sezione.
Al secondo posto, e qui potrebbe essere la sopresa, gli articoli che riguardano i sigari extracubani, con il 14% !
Certo in questo settore schieriamo i nostri pezzi da 90, veri esperti del mondo al di fuori dell'isla, e anche i lettori sembra inizino ad avvinarsi alle nuove offerte proposte dal mercato non cubano, che oramai è ricco di qualità e competenza.
All'ultimo gradino del podio, a pari merito con il 10% dei voti, troviamo i pezzi sulle degustazioni, articoli di competenza e qualitá indiscussa e quelli sugli eventi fumosi in giro per l'Italia, un nostro pallino sin dall'inizio.
Vi ringrazio a nome di tutto lo staff per il sostegno che giornalmente ci date e che in pochi mesi ci ha fatto sfondare brillantemente il tetto delle 20000 pagine lette!
Continuate cosi, diventeremo migliori sopratutto per voi!

17 novembre 2011

birre spagnole e habanos al mojito cafè - Imola

Slow Smoke Snterno vi invita alla prossima serata in calendario degustazioni, il 22 novembre alle 20,30 presso il Mojito Cafè a Imola, località Linaro, nell'incrocio fra Via Montanara (SS 610) e Via Linaro, degusteremo birre spagnole in abbinamento al Medaille d'or No. 4 de La Gloria Cubana (palmita, 152 x 32), un altro viaggio fra i formati del thin gauge, adatti sicuramente a un abbinamento di tipo contrastante, con prodotti di persistenza aromatica media come le birre. Il sigaro del 2004,
confezionato nel caratteristico cabinet "898 barnizado", dovrebbe essere nel pieno delle sue potenzialità organolettiche, considerando anche il formato. Ci aspettiamo un'ottima evoluzione e una paletta aromatica intrigante, tipica della marca, che ricorda molto da vicino le caratteristiche di altri due ottimi brand come El Rey Del Mundo e certe vitolas di Hoyo de Monterrey. per info e prenotazioni: info@slowsmokesanterno.com, si accettano iscrizioni fino a domenica sera. non mancheremo di riportare sul blog le impressioni sul sigaro e sull'abbinamento che emergeranno durante la serata.

16 novembre 2011

Cena dei soci Slow Smoke Santerno con un grande Magnum 50


Cari amici aficionados, vi riportiamo le impressioni emerse durante una cena del club slow smoke santerno, a seguito della quale abbiamo fumato un H.Upmann Magnum 50 (double robusto 160x50), da un cabined di circa 2 anni e mezzo.
La cena, a base di cacciagione, procurata "sul campo" o meglio sulle montagne :), da Marco, presidente del club, e cucinata dal nostro Chef nonchè socio Paolo, prevedeva un antipasto a base di lombino di capriolo appena scottato, marinato con spezie ed aromi, insaporito con una riduzione di Saba e aceto balsamico, con fiocchi di sale affumicato e sformato di patate e verza, a seguire pappardelle al sugo di lepre, per finire con stufato di capriolo e polenta grigliata, il tutto in atmosfera molto conviviale, con ottimi vini scelti da Sergio, sommelier del club.
Questa premessa era necessaria, non tanto per descrivere il sigaro, quanto l'atmosfera di contorno, che sicuramente ha influito sulla percezione delle caratteristiche anche del sigaro stesso. Il magnum 50 tuttavia è stato apprezzato da tutti i presenti, nessuno escluso, per la sua ottima evoluzione e per la forza molto equilibrata e mai aggressiva, tipica degli habanos di grosso cepo e di largo tutto sommato importante, si pensi ad esempio al Partagas E2 di recente introduzione o anche al P2,
"ammorbidito" durante gli anni. La sensazione primaria che è emersa è quella che, su sigari di queste dimensioni, la presenza di ligero meno importante, benchè presente in buona quantità viste le caratteristiche intrinseche della vitola, influiscano positivamente sull'evoluzione aromatica, altrimenti offuscata, che è sicuramente più apprezzabile su lunghezze di questo tipo rispetto a dimensioni tipiche del robusto o addirittura più corte. L'abbinamento, con brandy carlos I gran reserva, è stato considerato abbastanza soddisfacente, anche se il sigaro ha dominato rispetto all'abbinamento specialmente nella fase finale, tuttavia i toni morbidi del distillato si sono ben adattati alle note più spigolose della fumata, presenti a tratti in virtù dell'età del sigaro, relativamente giovane in relazione al potenziale beneficio di invecchiamento per formati di questo tipo. Si potrebbe azzardare anche un abbinamento con un distillato più complesso come un cognac o un armagnac discretamente invecchiati, grazie alla buona complessità, persistenza ed equilibrio aromatico espressi dal sigaro.



14 novembre 2011

Un amico americano

Proseguendo la nostra cavalcata in giro per il mondo, abbiamo chiesto al nostro amico Matthew Davenport, che lavora in un negozio di sigari a Hampton, Virginia, negli Stati Uniti, di spiegarci in breve per il nostro blog qualcosa riguardante il suo commercio e quali siano i sigari più venduti.
Cigarblog: Matthew, parlaci del vostro negozio e della tipologia di clienti che lo frequentano.
Matthew: Il nostro negozio è relativamente nuovo. È aperto solo da due anni, ma ci si è stabilita una bella folla.
La maggior parte dei nostri clienti sono militari, dal momento che ci troviamo vicino a quattro basi militari. Tuttavia, abbiamopersone provenienti da tutti i ceti sociali che sono clienti abituali. Io lavoro con milionari e meccanici e anche studenti. Il cigar shop, infatti, è uno degli ultimi posti negli Stati Uniti dove le persone si riuniscono per godere del loro tempo e parlare di qualsiasi argomento,
dalla politica alla religione. Come si dice qui, tutti i problemi del mondo possono essere risolti in un'ora nel cigar shop!
Tutti i clienti sono persone veramente belle, il che è un grande motivo per cui tanti di noi gravitano intorno ai sigari. Trovo che la maggior parte dei clienti hanno una mentalità simile, ma tutti fumano sigari per rilassarsi!
Cigarblog: Matt, ovviamente sei un aficionado anche tu. Hai qualche tipologia di clienti preferita?
Matthew: Alcuni dei miei clienti preferiti vengono proprio dal cigar club che ho fondato nella mia scuola, la Christopher Newport University. Il nostro slogan è: "Stanco del fumo di seconda mano? Prova in prima persona". Recentemente abbiamo avuto un pezzo a noi dedicato sul giornale universitario che ha aumentato la nostra presenza nel campus.
I soci, poi, vengono in negozio tutti i venerdì per iniziare il weekend con una buona fumata!
Cigarblog: Cosa ci dici dei sigari più venduti? E quali sono i tuoi preferiti?
Matthew: Per quanto riguarda i sigari, abbiamo una vasta gamma di circa 750 diversi box nei
nostri humidores. Sembra che i sigari nicaraguensi stiano diventando sempre più popolari. Il mio preferito tra questi sigari è il Padron 1926 n.6. Padron è una grande azienda e fa un lavoro
stupendo su tutte le sue linee. Se non ne avete fumato mai uno, lo raccomando!
Tatuaje è un altro dei sigari nicaraguensi più venduti. Ho un debole per
la loro etichetta. Naturalmente, però,questo excursus deve includere Rocky Patel, il sigaro che più attrae nel settore qui in America. Di solito ci sono dalle circa 115 alle 130 persone che vengono ai loro eventi. Producono una tonnellata di sigari differenti, ma il mio preferito è il Decade edicion limitada.
CAO va bene anche nel nostro negozio con la sua ampia varietà di sigari. È un sigaro di grande qualità per un buon prezzo. Il Traviata, ad esempio, è uno dei sigari migliori che io abbia avuto la fortuna di provare.
Arturo Fuente è anche un grande venditore per noi. I loro sigari migliori sono sicuramente l'Opus X e l'Anejo. Entrambi sono forti e ricchi di sapore con spezie, pepe, e una nota di forte cedro. Se si riesce a
trovare questi sigari, vanno provati, poiché la loro produzione sarà terminata quest'anno a causa del fatto che il loro magazzino di tabacchi rari è bruciato circa 3 mesi fa.
Il mio sigaro preferito mai venduto deve essere il Lito Gomez small batch # 3. È una edizione limitata, ma questo sigaro è un'esperienza diversa dalle altre. Ha colpito tutti i miei sensi al palato, ed è abbastanza forte. Per i forti fumatori è un vero piacere se lo si riesce ancora a trovare!
Cigarblog: Complimenti per averci dato un'idea esauriente del mercato e dei tuoi gusti. Qual è il bello del tuo lavoro, allora?
Matthew: Ci sono così tanti grandi sigari oggi. Metà del divertimento è la grande varietà disponibile per i fumatori oggi! Andare dal tabaccaio locale e ascoltare i suoi consigli su qualcosa di nuovo!
L'altra metà del divertimento è sicuramente la gente. Ho fatto tante buone amicizie in giro e che lavorano anche in negozi di sigari. È bello sapere che gli aficionados in tutto il mondo possono condividere la stessa passione come me, al punto che mi sentirei a mio agio a camminare in qualsiasi negozio del genere e sapendo che sarò in un'atmosfera amichevole. Fumare bene e godere di tutti e rendersi conto che sono le persone che rendono questo hobby così grande è la mia maggiore soddisfazione.
Se passate da queste parti, datemi una voce e venite a trovarmi nel mio negozio! Buone fumate!

Avo Session: i piaceri della vita secondo Avo Uvezian

direttamente da Deluxeblog.it:
Siamo stati felici ospiti a Basilea di Avo Session, il festival di musica sponsorizzato da Avo Uvezian con il suo famoso marchio di sigari. Abbiamo ascoltato sul palco due famosi gruppi funk/disco: prima Chic con Nile Rodgers e poi Earth, Wind & Fire - una serata molto piacevole, resa straordinaria dal pubblico sul palco per il finale, con Avo che ballava felice abbracciato ai musicisti. Lui non richiede presentazioni: compositore e pianista, ha scritto la melodia di Strangers in the night, e da una trentina di anni firma sigari che oggi fanno parte del portfolio di Davidoff. Avo, un signore impeccabile e dai modi estremamente piacevoli, è stato così gentile da dedicarci una decina di minuti per qualche domanda sulla sua vita straordinaria di cosmopolita del buon vivere.
Perchè hai scelto il Diademas Fino per il sigaro commemorativo del tuo ottantacinquesimo compleanno?
E’ una forma ottima. Ogni edizione limitata sfrutta una forma diversa dalle precedenti, mantenendo sempre una nota di famiglia nel bilanciamento tra aroma e forza. Se mescoli lo stesso tabacco in un Robusto, un Toro o un Torpedo otterrai una fumata differente: la forma ha un effetto, l’esperienza cambia, anche in dipendenza della lunghezza perchè questa agisce come un filtro.
Hai regalato all’umanità melodie immortali e fumate preziose: quale è il legame tra musica e fumo lento? Quanto si può dire all’inglese Beauty is in the eye of the beholder, ossia che la bellezza sta nel saper guardare con gli occhi giusti al mondo che ci circonda?
Anche oggi che ho 85 anni, vado in fabbrica quasi ogni mese perchè il mio prodotto è per me orgoglio e passione. La musica e i sigari esprimono sempre le mie emozioni. Quando fumo il sigaro, sento qualcosa, e così anche quando suono il piano. Per me è uno stile di vita. Il sigaro ti dona la pace, e così anche la musica: uno è la torta e l’altro la ciliegina sulla torta.
Cosa ascolti, chi sono i tuoi artisti preferiti?
Ascolto un po’ tutti i generi, mi piace molto il buon jazz di una volta, Billie Holliday ad esempio. Un buon piano come Keith Jarrett o Teddy Wilson, mio insegnante alla Juilliard. Ascolto molto Tango, lo amo moltissimo, è un’espressione intima dell’Argentina: Carlos Gardel e il mio grande amico Fernando Solera.
Sì, lavorerò ad un disco di tango. Ho 85 anni e mando spesso Gmail su in cielo perchè mi diano il tempo di registrare un disco di tango e magari scrivere un libro sulla mia vita. Ci vuole tempo, ma ce la farò.
Come è stato il momento in cui ti sei reso conto che una passione personale era diventata un business, con una responsabilità particolare verso la soddisfazione dei tuoi clienti?
Quando ho iniziato a fare sigari, suonavo il pianoforte in un resort a Porto Rico. Un amico svizzero, che poi fu padrino al battesimo di mia figlia a Ginevra, quasi trent’anni fa, mi chiese perchè non iniziare a produrre i miei sigari. Così iniziai a viaggiare in cerca del produttore giusto per creare i miei sigari: fui così fortunato da incontrare Hendrik Kelner, che ancora oggi dirige la fabbrica per Davidoff. Era una piccola fabbrica con ottanta persone al lavoro, oggi sono milleottocento. All’inizio non avevo una struttura per la vendita: mettevo una scatola sopra al piano e vendevo i sigari da lì, mentre suonavo. Gli ospiti del resort, piano piano, iniziarono a chiedermi di spedir loro i miei sigari in tutto il mondo. Il primo ordine fu di 5000 sigari, ma alla fine del primo anno avevo venduto 20000 sigari dal pianoforte, quasi tre volte lo stipendio che percepivo per suonare. Son stato così fortunato da spedire dei campioni a Davidoff e loro mi hanno aiutato con la propria struttura organizzativa. Oggi, quasi 25 anni dopo, sono molto contento del rapporto che esiste tra noi e di essere qui a Basilea per Avo Session.

12 novembre 2011

Felicitazioni a Partagas è nato il serie E nr.2


Premetto sin da subito, che non avendo compilato del seguente esemplare una scheda di degustazione, come di solito faccio per le recensioni che scrivo,parlerò del sigaro in maniera generica ma attenta.
A grande richiesta oggi parlo dell'ultimo nato in casa Partagas l'E nr.2 provato poche sere fà.
Il puro di provenienza cubana è di vitola Duke (140x54)e viene proposto con un nuovo inscatolamento da 5 pezzi.E' la prima volta che questa vitola si affaccia sul mercato ordinario cubano,fu presentata la prima volta da parte di RomeoYJulieta nella loro Edizione Limitata per il 2009 che suscitò scalpore (come ancora oggi) per il grosso cepo difficile da tenere tra i denti.
La fumata"comparata",fatta assieme all'amico Maurizio presso un bar in centro a Bolzano, ha dato il seguente responso.
Tutti e due gli esemplari a vista paiono di ottima fattura, entrambi con capa colorada priva di nervature e non molto spessa.
Al tatto entrambi presentano dei vuoti di riempimento(non notati all'acquisto dei box)che, in questi formati di cepo importante, è più comune riscontrare.
All'olfatto si capisce quanto giovani siano questi avana,profumatissimi come solo i sigari di produzione recente e di qualità possono essere.
Entrambi tagliamo il minimo con la ghigliottina, e qui la triste sorpresa....Tiraggio liberissimo in tutti e due i puros (preferisco un sigaro serrato che libero personalmente).Con un po' di amaro in bocca procediamo con l'accensione.
I primi puff rivelano da subito un gusto profondo e deciso(quale partagas non lo è?),come si percepiva all'olfatto è molto speziato e un pò instabile aromaticamente per via della gioventù che in questo caso più che mai si può dire "bruciata".
Il secondo tercio diventa più forte e incisivo, con note sempre saporite accompagnate da una combustione sempre costante e regolare.
Tra chiacchere e aperitivi giungiamo al terzo tercio in un attimo che,incalzato dal bracere che si avvicina sempre più, diventa forte e pesante,la profondità dei puff da controllare con cura, rivela un sigaro che fortunatamente non stordisce per via dell'ammoniaca (sempre presente e pungente anche se leggera).
Per chi si stia chiedendo se è un buon sigaro la risposta è una.Si.
E' propenso a un comune invecchiamento che non superi i 5 anni visto che nel suo essere "giovane" non è poi così immensamente irregolare come altri avana usciti di recente di fabbrica;
lo si può comunque apprezzare da subito senza rimanerne delusi.
Con un po' di rammarico per il tiraggio e con la speranza che col tempo diventi ancora più" rotondo" e gustoso l' E nr.2 guadagna 85/100

11 novembre 2011

Una chiacchiera da "home drinkchef"


Abbiamo parlato, in altri post, del corso di home drinkchef che si terrà prossimamente a Potenza, al Crazy Cocktail American Bar. Chi vi scrive, incuriosito, ha tenuto una interessante chiacchierata con l'amico Vanni Lottino, uno dei titolari di questo interessante e attivissimo locale, nonchè esperto bartender ed appassionato di sigari.
Nel Crazy Cocktail American Bar, moderno ed elegante, con il suo punto di forza nel
beverage, in particolare cocktails e aperitivi, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Vanni davanti ad un buon whisky.
Cigarblog: A chi è diretto il corso?
Vanni: Il corso è a tutela del consumatore, per mostrare quando - e come - ci vengono offerti prodotti in cui non si ha un buon rapporto qualità/prezzo.
Cigarblog: Ci spiegheresti, ovviamente senza svelarci tutti i tuoi "segereti", quali saranno gli step del corso?
Vanni: Verranno utilizzate tecniche di degustazione "a occhi chiusi", per mostrare le caratteristiche tecniche di base, quelle irrinunciabili per valutare un buon distillato. Ovviamente, tale buona pratica avrà una altrettanto buona base teorica. Come hai detto tu,comunque, non voglio svelare troppo...!
Cigarblog: Da bevitori "profani", sorge ovvia una domanda. Il corso riguarderà anche i cocktail, certo , ma su cosa impernierete la riflessione e le degustazioni a questo riguardo?
Vanni: Il cocktail, nell'immaginario del bevitore o dell'avventore classico, è certamente l'aspetto più evidente e, per così dire, spettacolare, molto appariscente sia a livello visivo che a livello gustativo. Ma il corso è organizzato per mostrare che esso non è tutto, o meglio, un cocktail, in quanto "sofisticazione alimentare", in senso buono, non è un semplice mix di tutto con tutto. Ti spiego: la nostra intenzione è quella di evidenziare come bisogna capire le basi di un cocktail, una degustazione più complessa, checchè se ne dica, di un semplice spirito.In tale ambito, cercheremo anche di mostrare una sostanziale differenza che gli esperti conoscono, ma i profani molto poco: quella tra un pre e after dinner ed un long drink. Come, insomma, non si può mischiare tutto con tutto, così non si può bere di tutto ad ogni ora e bisogna anche saper dosare con accortezza per non rischiare di nauseare il palato e lo stomaco....
Cigarblog: Dunque, il senso di questo corso è molto di più di quanto dichiarammo nel nostro precedente post...
Vanni: Anche e non solo. In primis, devo ringraziare CigarBlog per il risalto che avete dato a questa iniziativa, ma devo altrettanto puntualizzare che, certamente, il corso ha la sua piccola ambizione di creare un'affiliazione nel saper bere. Anche perchè, a oggi, per un pubblico professionista, questo è il primo tipo di corso del genere.
Cigarblog: Per concludere la nostra piccola chiacchierata, abbiamo detto che sei un aficionado. Sicuramente con una marcia in più, vista la tua esperienza in cocktail e distillati. Il tuo puro preferito?
Vanni: Decisamente il Montecristo n.5, il mio sigaro preferito, praticamente l'unico che fumo con piacere e costanza, abbinandolo di solito ad uno scotch whisky come il Glen Elgin o il Craigellachie.

Especiales nr.2,Bolivar offre ai tedeschi un'altra perla


Contro tendenza,questa è la frase che indica l’Especiales nr.2 di Bolivar prodotto in esclusiva per il mercato germanico.

Con un cepo di 38x192 ricorda i tanto pianti Connaisseur 1-2 di Partagas e gli Especiales di Montecristo.

L’esemplare testato, ovviamente prodotto interamente a mano,presenta una capa colorada luminosa e priva di nervature.

Il riempimento ottimo ,tiraggio eccellente e la combustione molto regolare fanno trasparire un’ottima costruzione per uno dei formati che richiede più impegno da parte dei torcedor.

I profumi riconducibili alla terra sono appena percettibili all’olfatto.

Dopo l’accensione un volume di fumo denso e cremoso fa balzare al palato sapori dolcissimi e leggeri con aromi di cacao; l’evoluzione che lo porta nel tercio successivo è incredibilmente soave.

Nel secondo tercio il puro mantiene la stessa costanza qualitativa del primo tercio.

Inoltre la combustione molto regolare, produce degli anelli di combustione sulla cenere perfetti come fatti a compasso.

Con disinvoltura e piacere giungo al terzo tercio che vira dopo pochi puff su un registro più incisivo.Lo stesso cambiamento di “marcia” che riscontro,oltre a essere uguale allo stesso esemplare provato 6 mesi fa,ricorda il gold medal prodotto in esclusiva per La Casa del Habano,

anch’esso nei primi due terci morbido, ma con un cambio di registro improvviso nel terzo tercio.

Il sigaro nel complesso è ottimo,equilibrato,di buona complessità ed evoluzione.

La persistenza, al palato è lunga per questo avana che dopo 1-2 anni di affinamento è pronto per essere consumato.

La gioia dei sensi dopo averlo terminato fa si che guadagni 93/100

10 novembre 2011

Tobacco: The Hearth and Soul Of Cuba

James Suckling, fine conoscitore del mondo del sigaro, oltre che di vini, ed esperto degustatore in genere, anche per quanto riguarda l'enogastronomia, ha presentato in anteprima il suo nuovo documentario "Tobacco: The Hearth and Soul Of Cuba" che presto dovrebbe essere disponibile in DVD, anche se non si sa se sarà tradotto in italiano. Nel giro di qualche tempo il video dovrebbe essere disponibile anche sul sito dell'autore, che nel frattempo ha messo a disposizione una preview, estratta dal lavoro: "From leaf to smoke in two minutes" ( http://www.jamessuckling.com/from-leaf-to-smoke-in-two-minutes.html ) che vi consigliamo di vedere, in quanto vengono percorsi tutti i passaggi salienti nella produzione del sigaro.
Come sempre i contributi di Suckling sul mondo del sigaro e sulla divulgazione della cultura ad esso legata sono molto interessanti ed affascinanti, attendiamo con ansia la divulgazione del documentario.

Cigar Events - Chi Siamo

La Cigar Events è una società di eventi e servizi legati al "benessere personale".

Innovativo è il servizio degustazione “Sigari”, decisamente originale, raffinato e selezionato con la possibilità di varie personalizzazioni che renderanno unici i Vostri eventi.

Lavoriamo solo con Partner del cui lavoro siamo garanti non rivendendo singoli servizi ma gestendoli in partnership.
Servizi legati al benessere personale
www.cigarevents.it

09 novembre 2011

Il sigaro del desiderio: Ramon Allones Phoenicio Ed.Reg.Libano 2008

Da quando nel 2005, Habanos ha deciso di istituire le edizioni regionali, i collezionisti di tutto il mondo si sono messi sulle tracce di alcune di queste serie, che in alcuni loro esemplari sono diventate perle rare dell'universo sigaro, grazie alla loro particolare distribuzione e alla tiratura limitatatissima.
Di questa schiera fa parte il Ramon Allones Phoenicio, un double robusto fabbricato nella Real Fabrica di Partagas con tabacchi Alejandro Robaina ed Hector Luis T.Diaz,ed entrato di diritto nei sogni di tutti gli aficionados mondiali.
Il sigaro, creato per festeggiare nel 2008 il 30 anniversario del distributore Habanos Fenicia Trading, è stato distribuito in esclusiva ai soli duty free shop di Beirut, ed ha avuto una tiratura iniziale di 6000 box da 30 pz ciascuno( e questa è la scatola piu rara) e subito tutti i collezionisti hanno cercato di accaparrarsi questo affascinante sigaro,
in un secondo momento nel 2009 visto il grande successo dell'edizione, il distributore ha deciso di immettere altri 3000 box stavolta da 15 pz, che nemmeno a dirlo sono state venduto in pochissimo tempo!
Le tre particolaritá uniche  che rendono appetibile questo sigaro sono che mai Ramon Allones aveva prodotto un sigaro così costoso (circa 30 $ all'inizio), mai un Ramon Allones aveva preso il nome da un distributore(la Fenicia Trading) e mai la stessa marca aveva prodotto scatole da 30 pezzi.
Fenicia Trading, ha messo a disposizione anche di altri distributori mondiali, qualcuna di queste scatole, tradendo in parte l'obiettivo dell'esclusivitá regionale del Phoenicio, ma allo stesso tempo creando una sorta di aurea magica intorno a questo, aumentando a dismisura la richiesta di chi nonnera riuscito ad avere una scatola.
Chi ha avuto la fortuna di averne in mano uno e provarlo, parla di un sigaro sublime, impressionante per aromi ed equilibrio
Habanos  ha deciso nel 2010 di bissare il successo del 2008, introducendo una nuova regionale Libano chiamata Phoenicio, stavolta la vitola scelta è però stata una piramides...qualcuno è giá pronto a scommettere anche su questa!

08 novembre 2011

CAO Criollo .... la qualità "multinazionale"

E' ambiguo parlare di multinazionalità se ci riferiamo a sigari puri (i.e. con il 100% del tabacco proveniente da un unico stato) come quelli della linea Criollo di CAO.
Esistono alcuni gruppi multinazionali che operano nel caribe per quanto riguarda la produzione di sigari, la maggior parte dei quali producono sigari di bassa qualità per il mass market americano o europeo, esistono però alcune eccezioni, fra cui CAO, che mantengono un elevato standard qualitativo dei propri prodotti, o almeno della maggior parte della gamma.
CAO, il cui nome non è altro che l'acronimo del suo fondatore Cano A. Ozgener, è considerato un gruppo multinazionale già da molti anni, anche se prima questo "status" gli era riconosciuto solo per via del fatto che il marchio aveva manifatture, piantagioni e facilities in diversi stati del centro america. Da 4 anni a questa parte invece CAO è stata acquistata dal gruppo Henry Wintermans, a sua volta gruppo satellite del colosso del tabacco ST Cigar Group Holdings, ed è quindi, a tutti gli effetti, parte di una multinazionale in senso più ampio.
Nonostante la tendenza di questi grandi gruppi a puntare più sulla quantità che sulla qualità, CAO rimane un marchio più che discreto, grazie anche al fatto che l'asset manageriale è rimasto invariato anche dopo il passaggio nelle mani di Wintermans.
All'interno della marca non mancano le eccellenze, come la linea Criollo, costituita da sigari di ottima fattura, con ligada 100% nicaraguense, incartati singolarmente (stile Fonseca) e confezionati in elegantissimi box a cassetti estraibili.
Tutti i sigari della linea presentano una discreta complessità ed evoluzione aromatica, con toni speziati e terrosi, e sapori tendenti al dolce, nonostante una buona struttura nicotinica.
Il sigaro migliore della linea è probabilmente il "mancha", una corona gorda di dimensioni standard sia per l'international shape che per il vitolario cubano (143 x 46), ideale per esprimere al meglio le potenzialità del tabacco usato per questi puros, ottimi anche i formati di cepo più generoso "bomba" e "conquistador" (rispettivamente Torpedo e Toro come vitola). Intrigante il "piccolino" della linea, denominato "Pampa", che ricorda molto da vicino lo shorts di cumpay, altro piccoletto nicaraguense di grande qualità.



07 novembre 2011

Milano Whisky Festival, un esperienza di qualità !

Una due giorni incredibile ci ha coinvolti nel passato week-end.
Grazie alla gentilissima ospitalità messa a disposizione dagli amici di Angel Share(www.angelshare.it) abbiamo partecipato ad uno di quegli eventi imperdibili: il Whisky Festival.
Abbiamo incontrato tantissimi amici amanti del "malto" interessati al mondo del sigaro, questo a dimostrazione che quando degli ottimi prodotti si incontrano,il matrimonio è sempre felice!
Per l'occasione abbiamo coniato un anilla commemorativa dell'evento con il quale abbiamo cinto dei short robusto di fattura dominicana che abbiamo fatto assaggiare agli avventori.

Inutile ribadire che il mondo del whisky è un mondo stupendamente affascinante, che grazie alla disponibilità offertaci dagli amici di Angel Share, approfondiremo col nuovo anno a Bergamo in una serata appositamente dedicatagli.

Un ringraziamento veramente grande a Davide e Matteo che hanno condiviso con noi tempo e spazio e sopratutto a forza di assaggini ci hanno fatto arrivare a fine serata completamente fusi!
Grazie Ragazzi!

05 novembre 2011

Giorno di silenzio e cordoglio per le vittime di Genova

Carissimi lettori,
lo staff tutto del Cigar Blog in questa giornata sarà silenzioso.
Dopo i tristissimi fatti di ieri a Genova che hanno portato alla morte di innocenti e bambini, parlare di sigari, passioni e divertimenti, ci sembra fuori luogo, e comunque non troveremmo lo spirito adatto.
Penso e spero capirete tutti questa decisione.
Da domani saremo di nuovo al nostro posto.

Lo staff del Cigar Blog

04 novembre 2011

GRAN APERTURA DI CIENFUEGOS, CUBAN CIGAR BAR

Cari amici è con grande piacere che vi segnaliamo questo evento al quale saremo presenti stasera: l'apertura di un nuovo Cigar Bar all'interno del Casinò di Campione d'Italia!
Sarà un occasione per conoscere tanti aficionados e per visitare una location bellissima, completamente dedicata agli amanti del fumo lento!
Allora se siete in zona, non esitate!
Siete tutti invitati stasera dalle 18:00 alle 20:00. La serata proseguirà fino alle 4:00 del mattino seguente con intrattenimento di musica cubana dal vivo con splendide ballerine cubane.

Cienfuegos è stato creato per fornire un ambiente raffinato, elegante e rilassante per acquistare e gustare i veri sigari cubani e degli ottimi distillati da abbinare a quest’ ottimo prodotto. Cienfuegos è dotato di un walk-in di sette metri quadrati, un humidor che contiene più di 50 diversi tipi di sigari cubani, e anche sigari provenienti dal Nicaragua e dalla Repubblica Dominicana e inotre dei famosi toscani italiani. Nello stesso c’è un lockers, e i clienti interessati potranno noleggiare degli armadietti per lasciare i sigari acquistati mantenendo le loro condizioni ideali. Di fronte al walk-in humidor è rivestita di legno, una elegante sala fumatori, arredata con divani Chesterfield e comode e ampie poltrone, dove i clienti potranno degustare i nostri sigari, drink, e / o stuzzichini preparati al momento, dal nostro preparatissimo e affidabile staff. Cienfuegos offre un vasto assortimento dei migliori whisky, rum e altri prodotti pregiati provenienti da tutto il mondo, così come i migliori vini provenienti dal Ticino, dall’Italia e dalla Francia. Un terrazzo coperto e riscaldato di 85 mq, affacciato sul Lago di Lugano, con un panorama mozzafiato, completa l’unicità del locale. 

Dettagli
CHE COSA: Gran Aperatura Di Cienfuegos, Cuban Cigar Bar
QUANDO: Venerdì, 4 novembre; aperitivo libero dalle 18:00 - 20:00; aperto fino alle 4:00 del mattino seguente.
DOVE: Quinto piano, Casinò di Campione, Campione d’Italia



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