contattaci: cigarblog1@gmail.com
il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

31 dicembre 2011

Chi ben finisce è a metà dell'opera...BUON 2012!!!

Cari amici, si conclude oggi, quello che è stato per noi un anno UNICO.
In primo luogo perchè è stato l'anno della nostra nascita, e poi perchè ci ha riempito di soddisfazioni giorno dopo giorno.
Eravamo partiti a Maggio con poche righe, cercando di coinvolgere alcuni amici alle nostre riflessioni,poi mentre i mesi sono passati ogni volta che mi sono trovato davanti il grafico delle nostre performance, ho stropicciato le mani negli occhi...2000,3000,4000,6500...una parabola in continua ascesa, numeri da top site! Numeri che non si sono mai arrestati, 200, 300,400 e più visite ogni giorno!
E infatti a Novembre, a coronamento di questo successo, Net Parade ci ha premiato come primo sito/blog d'Italia, per votazione degli utenti sul web.
Un successo che non ha placato la nostra voglia, anzi l'ha accresciuta ancora di più, tant'è che oggi ultimo dell'anno, giorno di bilanci, possiamo tranquillamente definire il nostro come un dei 2/3 siti sul mondo del sigaro tra quelli più seguiti dagli aficionados italiani!
L'anno che ci aspetta sarà ancora più difficile, una grande sfida a confermare i nostri numeri.
E Per questo stiamo preparando tante novità.
La prima ieri. Abbiamo rinnovato la veste grafica del Blog per chi accede da smartphone/iphone, adesso è più chiara e piu fluida, spero sia stato un aggiornamento gradito. Stiamo inoltre studiando un rinnovamento grafico anche per la versione classica, niente di sconvolgente, ma un ringiovanimento di alcune sezioni. Inoltre con il nuovo anno speriamo di poter contare su almeno un altro paio di collaboratori che sono già stati contattati e spero si aggiungeranno al nostro staff competentissimo al più presto.
Che dirvi ancora...un ringraziamento a tutti i nostri autori, da Forest a Zap, perni fondamentali del nostro Blog, passando per Mattia "emigrato" in questi ultimi mesi ma sempre presente, e il Duca della sezione luxury...Grazie a tutti amici, se il nostro Blog è così grandioso è sopratutto grazie a voi.
E un grazie particolare, va a tutti voi lettori, che non ci avete mai mollato un secondo, sempre presenti giornalmente, appassionati ai nostri discorsi e presenti nella chat e nei commenti. Grazie perchè avete apprezzato la nostra filosofia, quella che ci fa condividere con voi questa passione per i sigari, il vostro contributo è stato e sarà importante anche per il prossimo anno!
Buon 2012 a tutti con il vostro sigaro preferito tra le dita!

30 dicembre 2011

Slow Smoke Santerno, Calendario degustazioni 2012

E' online il calendario degustazioni del club Slow Smoke Santerno (Imola), come sempre prevediamo l'alternanza di sigari toscani, cubani e caraibici non cubani, quest'anno abbiamo messo in calendario tutta la serie 15° anniversario di maya selva, una verticale piccoli formati di confronto cuba/nicaragua con CAO Criollo pampa e l'ormai discontinuato Diplomaticos no.5, E altri grandi sigari come dei RyJ Churchill con più di 10 anni di invecchiamento e delle piramidi di Cuaba uscite nel 2008 in edizione limitata, per chiudere in bellezza con il blasonatissimo Fuente OpusX Fuente Fuente in occasione della cena di natale.

17 gennaio Toscano Antica Riserva con Porto
16 febbraio cena con romeo y julieta churchill e brandy
13 marzo CAO criollo pampa e diplomaticos no.5 con cioccolate in tazza
17 aprile Diplomaticos no.1 con vini passiti
15 maggio Toscano (da definire) con vini rossi
12 giugno Flor de Selva 15° anniversario con birre
17 luglio H.Upmann no.2 con Sherry
18 settembre cumpay 15° anniversario con cocktail
16 ottobre Villa Zamorano 15° anniversario con tè ed infusi
13 novembre Cuaba Piramide 2008 con rum
20 Dicembre cena natale con Fuente OpusX e vini spumanti metodo classico

Il calendario può subire variazioni di date o di abbinamenti, prevediamo come sempre di inserire qualche altra serata (di norma oltre alle 11 previste da calendario ne organizziamo sempre almeno altre 7-8), soprattutto nel periodo estivo ma anche nel corso delle altre stagioni, nei locali di Imola e dintorni che ci vorranno ospitare per una serata di gusto alternativa.
Per ogni info e per eventuali prenotazioni potete contattare il direttivo del club all'indirizzo info@slowsmokesanterno.com, per tenervi aggiornati sulle variazioni e le serate aggiuntive in calendario consultate periodicamente il sito http://www.slowsmokesanterno.com.

buone fumate a tutti!!!

Toscani: mala tempora currunt

Dal 30 dicembre è ufficiale l'aumento di prezzo di alcune marche di sigarette, sigari e trinciato, deciso tra le misure anticrisi per garantire maggiori introiti al monopolio di Stato. L'aumento è stato pensato in un primo momento tra le misure anticrisi su tutti i tabacchi, per garantire maggiori flussi allo stato che incassa una quota su ogni singolo pacchetto. Una misura più drastica che, secondo fonti di stampa, sarebbe stata evitata a seguito di indagini di mercato, secondo le quali simili aumenti avrebbero comportato il totale crollo delle vendite. L'aumento, dunque, a partire da oggi, riguarderà solo alcune marche di sigarette, sigari, sigaretti e tabacco trinciato. In realtà, stupisce trovare l'intera famiglia dei toscani tra gli aumenti. Segno di una profonda crisi di mercato del sigaro nazionale? Eppure i dati diffusi in rete lasciano intendere un rilancio del toscano... Probabilmente da parte dell'azienda ci sarà da ripensare le strategie di marketing, nonostante il massiccio impiego di aromatizzati per estendere il target di clienti.
(fonte: tuttoggi.info/articolo/39564)

Conversazione con Massimo Busciolano

Cari lettori aficionados, in queste serate di freddo rigido l'ideale è accendere un buon sigaro e, ove possibile, godersi una conversazione con un buon amico, rendendo prezioso il tempo che passiamo grazie ad un fruttuoso scambio di opinioni. Abbiamo pensato di offrirvi uno squarcio di queste piacevoli e dense conversazioni con Massimo Busciolano, non solo un nome sinonimo di grande esperienza e gusto, ma soprattutto un buon amico di chi vi scrive.

Cigarblog: Caro Massimo, da dove parte la tua passione per il sigaro?
Massimo: Bella questa domanda... All'epoca lavoravo a THE BOX, una tv musicale americana, e un
mio collega amico americano nel tempo libero leggeva riviste sui sigari cubani. Una sera, ad una cena di un terzo collega, lui si presentò con un pacchetto di montecristo n.4....da allora non ho piu smesso.
Cigarblog: Quindi posso chiederti a che età sei stato conquistato da questa passione?
Massimo: Io tardi....intorno ai trent'anni. Ma forse, come dire, si è trattato di una scelta d'elezione, quasi scritta nel destino...
Cigarblog: Infatti credo che la passione per i sigari sia davvero un fatto elettivo...nella mia famiglia nessuno li fuma, eppure io ho sempre apprezzato gusto e gestualità legati ad essi, fin da ragazzino.
Massimo: Come vedi...
Cigarblog: Io ti ho conosciuto, anche se solo via social network per ora, come responsabile di Fincato a Roma. Come ti sei trovato a lavorare da Fincato?
Massimo: Che dire, quasi ovvio che la mia passione per i sigari cubani mi ha portato li... Fincato
mi propose quel posto durante un viaggio a l'Avana, seduti ad un tavolo dell'hotel Nacional. Tra l'altro, tieni presente che io ero un responsabile
amministrativo.
Cigarblog: Una domanda che forse, ad una persona di gusto e stile come te, suona male, ma che al comune aficionado viene subito in mente... Posso chiederti quale sia il tuo sigaro d'elezione, il TUO sigaro?
Massimo: In verità non h un sigaro preferito, ne ho molti... Sir Winston di Upmann, Magnum
46, serie D n. 4, Lusitanias,
Coloniales Trinidad, Montecristo n. 2, Upmann n.2, Juan Lopez n. 1, Romeo y Julieta churchills... e di
sicuro ne avrò dimenticato
qualcuno!
Cigarblog: Due parole sul nostro sigaro nazionale. Tu dei toscani cosa ne pensi?
Massimo: Devo dirti che i toscani fanno bene il loro
"lavoro"... E personalmente,mi piacciono gli antica
tradizione.
Cigarblog: Infine, Massimo, visto che siamo praticamente a ridosso del capodanno e che molti di noi gusteranno dello champagne, una domanda diretta dal sottoscritto. Quale sigaro mi consiglieresti con il mio champagne preferito, il Billecart Salmon Brut?
Massimo: Vedi, secondo me l'abbinamento migliore da fare col Billecart è un sigaro "leggero", quindi
suggerisco un robusto di
Cohiba, un siglo VI, un esplendidos.
La scelta naturalmente cade in base al tempo che si ha a disposizione per la fumata. Non azzardo, comunque, un
sigaro forte in quanto "ucciderebbe"il sapore dello champagne.


Dopo una chiacchierata così piacevole e rilassante, non ci resta altro che prendere nota, ringraziare Massimo ed invitarlo a darci altri preziosi consigli in tema di gusto. Sperando di riaverlo presto qui con noi!

29 dicembre 2011

Cuños Habanos: storia e utilità per i fumatori

fra i diversi timbri che possiamo trovare impressi sotto le scatole di sigari cubani, ci sono i Cuños, ovvero sequenze di cifre e numeri che ci danno informazioni di massima sulla manifattura di provenienza della scatola, e della data di inscatolamento. Il Cuño viene introdotto a metà degli anni '80 a scopo di controllo produttivo, composta da un codice di fabbrica e una data cifrata che in origine doveva essere comprensibile solo a chi era addetto ai controlli.
Il primo sistema di codifica fu il cosidetto NIVELACUSO, una una sequenza di caratteri divisa in due parti: una che identifica la Fabbrica e l’altra, composta da 4 lettere, decifrabile utilizzando la tabella di codifica NIVELACUSO, in cui a ogni lettera corrisponde una cifra numerica N=1 I=2 V=3 e così via fino ad arrivare alla O che corrisponde alla cifra zero. Con questo sistema di codifica la datazione poteva essere espressa, ad esempio, come segue: OSSC (in questo caso corrisponde nella fattispecie a 09/97 ovvero settembre 1997 come data di envase.
Questo sistema è stato in vigore fino al 1998, sostituito poi nel 1999 dalla codifica NETAGIDOCU che prevedeva lo stesso identico criterio, solo diversificando le lettere corrispondenti alle diverse cifre e mettendo prima le due cifre dell'anno poi quelle del mese di envase (per esempio maggio 1999, ovvero 05/99 corrispondeva a CCUG).
Dalla seconda metà del 1999 a tutt'oggi invece la data di envase è espressa in maniera più chiara con le prime tre lettere di ogni mese, in lingua spagnola, e l'anno di riferimento espresso nelle due cifre del millesimo, ad esempio gennaio 2009 viene indicato come ENE 09 (ene= enero, ovvero gennaio in spagnolo).
A parte la datazione, l'altra informazione importante deducibile dal cuno è la fabbrica dove i sigari sono stati prodotti (o più precisamente inscatolati... visto che a detta di alcuni aficionados i sigari vengono persino trasferiti anche solo per l'inscatolamento), i codici di fabbrica sono variabili nel tempo, normalmente non vengono dichiarati e quindi vengono dedotti o semplicemente riportati da chi compra sigari direttamente in manifattura a cuba. Di seguito si riportano i codici conosciuti di manifattura, per le 5 manifatture in cui si produce la gran parte dei puros cubani:

GKI EAT OEB OSU POS RTG SVF TEB = Francisco Pérez Germán (Partagás)
LLN ECA JM JNL ROA = José Martí (H. Upmann)
KMM BM FIM EDC PEL SXF = Briones Montoto (Romeo y Julieta)
MKO CLE EL EUN LOME MEL PLM = El Laguito (Cohiba)
FRH EAR EOG FJN FMR FR G SUA = Miguel Fernandez Roig (La Corona)

Ma perchè questi codici assumono importanza, e la assumono particolarmente in un paese produttore con le caratteristiche di Cuba? Il motivo è da ricercae nella gestione produttiva di Habanos SA, dovuta alla nazionalizzazione delle marche, che ha portato a produrre diverse marche in poche manifatture, e addirittura a volte la stessa vitola in più di una manifattura qualora il mercato richieda consistenti volumi di produzione. In questo contesto più che di tipicità di marca si parla quindi di tipicità di fabbrica, poichè i maestri ligador delle diverse manifatture conferiscono ai prodotti un certo "carattere" dovuto alla soggettività nella preparazione delle miscele dei tabacchi. Gli aficionados quando trovano un box di sigari di particolare qualità sono soliti scambiarsi informazioni sul Cuno di fabbrica, in modo da ricercare ove possibile quella specifica produzione, magari anche con data di envase identica o simile, il che corrisponde almeno in linea di massima allo stesso "lotto" di produzione.

Altri codici riscontrabili sotto le scatole di sigari sono l'eventuale codice "revisado" che indica che quel box è stato revisionato dopo l'inscatolamento prima della commercializzazione, questo codice indica la scritta "revisado" seguita da mese e anno di revisione in cifre numeriche (es 12/10).

Oltre ai timbri impressi a inchiostro troviamo anche i timbri a fuoco che recano le scritte "Habanos s.a." ed "Hecho en Cuba", seguiti dalla scritta "hecho a mano" che indica sigari ripieni di trinciato rifiniti a mano, e "totalmente a mano" che indica che i sigari sono ripieni di foglie intere o di picadura, indicate dal 2002 in avanti, in alcune produzioni, con le scritte TL (tripa larga) e TC (tripa corta), rispettivamente.

28 dicembre 2011

I migliori sigari del 2011...secondo Il Cigar Journal

Il Cigar Journal, nota rivista specializzata nel mondo del sigaro, ha annunciato la sua lista dei migliori 25 sigari del 2011.
Le informazioni complete si possono trovare nel numero invernale del Cigar Journal e "A Taste of Journal Cigar" .

La lista si compone di sigari che sono stati valutati con giudizi altissimi dal Cigar Journal nel corso del 2011. Tutti i voti sono stati rivisti e i migliori sono stati selezionati per questa speciale classifica che di seguito vi elenchiamo:

1)Padron Family Reserve No. 85 Maduro (Nicaragua)
2)San Lotano Oval Robusto (Nicaragua)
3)Master By Carlos Torano Churchill (Nicragua)
4)Cain Daytona 654 Torpedo (Nicaragua)
5)La Gloria Cubana Immensos (Cuba)
6)My Father Le Bijou 1922 Toro (Nicaragua)
7)Fuente Fuente OpusX Fuente Fuente (Dominican Republic)
8)Gurkha Cellar Reserve Churchill XO (Dominican Republic)
9)J. Fuego Origin Original (Honduras)
10)Rocky Patel 15th Anniversary Corona Gorda (Nicaragua)
11)Man O' War Torpedo (Nicaragua)
12)La Flor Dominicana Oscuro Natural L-500 (Dominican Republic)
13)CAO OSA Sol Lot 50 (Honduras)
14)Tatuaje The 7th Capa Especial (Nicaragua)
15)Illusione Epernay 2009 Serie L'Alpiniste (Honduras)
16)Alec Bradley Family Blend VR1 (Honduras)
17)Cain F Habano / Sun Grown 550 (Nicaragua)
18)Cohiba Behike 56 (Cuba)
19)Davidoff Puro D'Oro Momentos (Dominican Republic)
20)La Palina El Diario Robusto (Honduras)
21)Romeo Y Julieta Wide Churchills (Cuba)
22)Rocky Patel The Edge Toro Corojo (Honduras)
23)Ashton VSG Robusto (Dominican Republic)
24)Flor De Copan Linea Puros Robusto (Honduras)
25)Bolivar Belicosos Finos (Cuba)

A giudicare dalla vasta presenza di sigari non cubani, immaginiamo che le classifiche siano state stilate da una platea di giudici dal non facile accesso agli stessi, visto che ci risulta difficile trovare in questa lista il semplice Wide Churchills di RyJ(un sigaro sul quale tra l'altro nutro fortissime perplessitá...) e non trovare alcune edizioni speciali o regionali veramente sublimi, come l'Emperador di Bolivar tanto per citarne uno.
Allo stesso tempo vi invito ad una riflessione sul livello qualitativo, spesse volte sottovalutato, dei sigari provenienti dagli altri paesi caraibici produttori, sui quali il nostro Blog spesso si è soffermato con valutazioni lusinghiere.

27 dicembre 2011

Aste bizzarre ...

La notizia alquanto bizzarra, ormai datata circa un anno fa, giunge dal Regno unito dove un collezionista inglese ha sborsato 5.200 euro per aggiudicarsi all’asta un pezzo di sigaro. Si ... avete capito bene... un pezzo... non un sigaro intero ne tantomeno una scatola, ma un mozzicone lungo nove centimetri circa, lasciato a metà dal primo ministro britannico Whinston Churchill, in un posacenere del suo studio, esattamente il 22 Agosto del 1941, probabilmente per riunire il consiglio di guerra mentre le truppe naziste avanzavano verso Leningrado.
Durante le operazioni di riordino dello studio dello statista, una cameriera di nome Nellie Goble, raccolse ciò che restava del sigaro e lo spedì ad un amico insieme ad un biglietto sul quale scrisse: “Da Nellie a Jack. Un piccolo souvenir che in futuro possa ricordarti uno dei più grandi uomini che abbia mai vissuto in Inghilterra”.
Nel 1987 la figlia di Jack ricevette il mozzicone in eredità e recentemente ha deciso di venderlo mettendolo all’asta.
Questa notizia che fa sorridere, porta noi aficionados a ragionare, ancora una volta e in maniera ancor più evidente, sulla scarsa correlazione fra valore intrinseco dei sigari rispetto al prezzo pagato per essi, a maggior ragione nel mercato collezionistico, ma anche in alcune produzioni regolari, ma nel contempo ci da anche la misura del fascino che possono assumere alcuni pezzi da collezione, che conferisce un valore aggiunto soggettivo estremamente importante per questo tipo di prodotti.

25 dicembre 2011

E dopo gli auguri, il nostro ringraziamento a voi lettori!!

Rinnovando gli auguri di buon natale a tutti li amici che seguono il blog, vorremmo ringraziarvi per i risultati ottenuti da questo sito nei suoi pochi mesi di vita, resi possibili grazie alla vostra partecipazione e collaborazione, e che sinceramente nessuno di noi si aspettava in maniera così importante. Risultati che ci hanno dato la carica e che continuano a motivarci a fornirvi sempre nuovi contenuti ed iniziative, a lavorare su nuovi progetti, che speriamo possano coinvolgervi piacevolmente, e a condividere la nostra passione con voi giorno per giorno.
Già, passione, perchè è questo che siamo, un semplice gruppo di appassionati che ama il "placer de compartir" non solo con un buon sigaro fra le labbra in buona compagnia attorno a un tavolo, ma anche condividendo le informazioni, le curiosità e le novità su questo affascinante mondo a noi tutti caro. In questi mesi, mettendoci impegno nei nostri momenti liberi siamo riusciti ad assicurare una pubblicazione abbastanza costante di contenuti (280 post in poco più di 250 giorni), e abbiamo mantenuto fra noi una fitta corrispondenza per i progetti che sono in cantiere per far crescere ulteriormente il blog.
Ma questo post è di ringraziamento, e allora vediamoli questi risultati, per i quali vi dobbiamo ringraziare... dal 10 maggio scorso, data di apertura di questo spazio virtuale, abbiamo ottenuto quasi 28 mila click, questo significa in media più di 100 click al giorno, anche se negli utlimi tempi la vostra affluenza è nettamente aumentata e superiamo quotidianamente le 200 visite, con punte di oltre 600 registrate in alcuni giorni. In questi mesi il blog ha ottenuto 9 awards (su un massimo di 12 ottenibili) su netparade, fra cui i 100 mila punti ottenuti in un solo mese e il prestigioso primo posto in classifica generale, in cui entrano i 100 migliori siti su oltre 5 mila in valutazione, di diverso argomento, su tutto il territorio nazionale. Sempre da net parade ci arriva la rilevazione della popolarità sui motori di ricerca che oggi raggiunge il 98%, e il vostro giudizio medio sul blog che è del 94,5%.
Questi risultati ci gratificano moltissimo, e credo di parlare a nome di tutti gli autori, vi ringraziamo per l'apprezzamento che ci dimostrate ogni giorno e speriamo di offrirvi sempre contenuti interessanti e belle novità per il prossimo futuro. A nome di tutto lo staff rinnovo gli auguri a tutti i lettori, e buoni puff a tutti!!!

23 dicembre 2011

Buon Natale a tutti i nostri amici e lettori!!!

LA REDAZIONE E TUTTO LO STAFF DEL CIGAR BLOG AUGURA A TUTTI I SUOI AMICI E LETTORI AFFEZIONATI UN SERENO NATALE NEL SEGNO DELLA FAMIGLIA E DELLA TRADIZIONE...E MI RACCOMANDO NON FATEVI MANCARE UN SIGARO INDIMENTICABILE!!!
BUON NATALE!!!

POTETE LASCIARE I VOSTRI AUGURI NEI COMMENTI LO STAFF VI SARA' GRATO!

22 dicembre 2011

guida ai sigari del caribe: La Aurora

La Aurora è la più antica fabbrica di sigari in Repubblica Dominicana, fondata nel 1903 da don Eduardo León Jimenes, figlio di campesinos che si occupavano di coltivazione del tabacco. Coeva di molte marche cubane prerivoluzionarie, rappresenta una delle pochissime eccezioni nel caribe, dove la maggioranza delle manifatture ha iniziato il proprio business a seguito dell'embargo cubano, e della conseguente improvvisa apertura del mercato USA.
Anni dopo gli eredi del fondatore si sono dedicati alla gestione delle manifatture in maniera separata, Don Eduardo si dedicò alla gestione manufatturiera, mentre don Fernando si è dedicato allo sviluppo e alla coltivazione del tabacco. Nel 1963 il gruppo entrò nel mercato delle sigarette, con Phillip Morris, iniziando a produrre nell'isola anche le sigarette Marlboro, ed è proprio in questo momento, grazie alla nuova rete commerciale, che che decolla anche l'export dei puros.
La famiglia Jimenes, pioniera nella produzione del tabacco in Repubblica Dominicana, è la prima ad essersi insediata a Santiago de Los Caballeros, all'inizio della valle dello Yaque del Norte, dove oggi sorgono la gran parte delle manifatture e delle facilites Dominicane.
Parlando di sigari premium, il gruppo oggi produce due marche: La Aurora e Leòn Jimenes, il primo marchio produce sigari di assoluta eccellenza a livello mondiale, e conquista di frequente un posto nella top 10 dei migliori sigari stilata da Cigar Aficionado o da Cigar Inspector. Famosissima per i suoi sigari perfectos (in particolare double figurado a forma di fuso regolare "cortados" nel piede). Ed è proprio il Preferidos (double figurado) de La Aurora nelle sue varianti Platinum, Gold, Ruby, Sapphire e Emerald, a raggiungere i massimi livelli qualitativi e le migliori valutazioni. Una linea, confezionata in prestigiosi tubos, composta da blend complessi, ricercati, con tripa composta sempre da tabacchi di 3 provenienze (Piloto cubano autoctono, Bahia autoctono, e foglie cameroonensi o nicaraguensi a seconda della vitola). Piloto Cubano anche per il capote, e capa di diversa provenienza e diverso grado di colore.
Si tratta di sigari complessi, molto strutturati a livello aromatico, di forza abbastanza importante nel panorama dominicano, perfetti nella costruzione, decisamente da provare per gli aficionados, sono disponibili anche in sampler da 5 pezzi, uno per tipo. Sempre la linea preferidos è stata prodotta anche in box, senza tubos in 3 diversi formati, sempre double figurados ma di dimensioni variabili. la ligada è simile agli altri preferidos ma meno complessa a livello aromatico.
I parejos de La Aurora, sono disponibili in molti formati nella linea "di base", sono puros molto meno complessi e molto più leggeri rispetto ai preferidos, anche la ligada è più semplice, e ne risulta un sigaro tipicamente dominicano nel gusto, con scarsa evoluzione, poco appetibile dagli aficionados che amano fumate più decise.
Discorso diverso invece per le altre due linee di parejos: La Barrel Aged e la 1495, entrambe caratterizzate da ottimi livelli di forza, la prima serie è caratterizzata dall'invecchiamento dei tabacchi per almeno un anno in botti di rovere, mentre la seconda spicca per la complessità della mezcla, composta da tabacchi di 6 diverse provenienze. Ne risultano due serie di sigari di ottimo corpo nicotinico e di buona complessità aromatica. Entrambe le linee propongono anche un figurado (piramide), nel vitolario, Formato che si ripete, leggermete oversize, (come unica vitola della linea) nella serie puro vintage 2003, prodotta in prestigiosi box da 8 unità in occasione del 100esimo anniversario di fondazione della marca. E' una produzione ottenuta con tabacchi invecchiati, che lascia spazio a discreta forza pur avendo tripa e capote esclusivamente dominicani, tuttavia, risultano un po spenti gli aromi, probabilmente per la scarsa attitudine all'invecchiamento lungo dei tabacchi di Santo Domingo almeno fino a qualche anno fa.
La Marca Leon Jimenes, caratterizzata da sigari sicuramente meno importanti a livello di forza rispetto alla marca La Aurora, ha un vitolario molto ampio con diversi parejos, alcuni figurado e un curioso torpedo tronco-conico prodotto da alcune altre marche del caribe come ad esempio la nicaraguense "La Finca", nella linea di base si tratta di sigari discretamente aromatici, mediamente evolventi e scarsamente forti, dal buon rapporto qualità/prezzo, giustificato più dal basso costo che dagli alti livelli di qualità. La "nuova" linea 300, caratterizzata dall'invecchiamento in escaparate dei sigari prima del confezionamento per almeno 300 giorni, nella quale entra in ligada anche tabacco nicaraguense, è una serie di sigari piu complessa e leggermente più forte che può regalare fumate discrete.

21 dicembre 2011

I piaceri natalizi di un aficionado ...

E' pratica comune fra gli aficionados passare in revisione i sigari di tanto in tanto, per verificare lo stato di conservazione, ed evidenziare eventuali problemi nei puros, come crepe sulle capas, ed eventuali presenze di muffe o parassiti (per fortuna sempre meno frequenti negli ultimi anni).
Ma al di la dell'aspetto "tecnico" di conservazione, revisionare i propri puros, è un piacere per ogni aficionado, aprire le scatole e assaporare gli aromi che si sprigionano, guardare le capas regolari dei sigari, toccare alcuni sigari a campione ascoltarne lo scricchiolio per verificare lo stato di umidificazione, pennellare dolcemente le capas che presentano cristalli di fermentazione, accompagnati da un aroma dolce vagamente ammoniacale dei puros che stanno ancora fermentando, annusare i sigari sul piede e sulla capa per carpire a grandi linee lo stato di invecchiamento, provoca in un aficionado le stesse emozioni che un bambino prova quando entra per la prima volta in un enorme parco dei divertimenti.
Personalmente dedico più di mezza giornata a questa attività ogni anno nel periodo natalizio... e devo ammettere che, vista l'avversità che nutro per l'aspetto commerciale e forzatamente buonistico del natale, questa attività è uno dei momenti che più mi aggrada di questo periodo festivo.
E così, oggi pomeriggio ho imbandito il tavolo della mia tavernetta con tutto il contenuto del walk in e mi sono immerso in questa deliziosa attività, alla fine ho ordinato le scatole nell'humidor e ho ceduto alla tentazione aromatica del pomeriggio dedicando la serata a un fantastico H.Upmann Sir Winston accompagnato da Brandy Villa Zarri 16 anni ... Amen! :)

19 dicembre 2011

Lietamente vive chi lentamente fuma?

Cari lettori aficionados, a dodici giorni dalla fine di questo 2011 così climaterico, con l'anniversario dell'Unità e la crisi politico-istituzionale alle spalle, con una serie di corsi e ricorsi storici, in un anno che ci ha visti nascere e muovere i primi fumosi passi con il vostro grande aiuto e la vostra attiva partecipazione... Alla fine di tutto questo, vi chiederete, cosa significa questo titolo?
Si tratta di una benevola provocazione e di un invito, in realtà. Un motto sul quale vi (e Ci) invitiamo a riflettere per recuperare il senso di un anno caotico tra le volute ampie e sinuose dei nostri sigari.
Il tutto nasce da una conversazione che chi vi scrive ha avuto con un amico aficionado qualche sera fa: qual è il senso di una passione che ispira ritmi lenti in una società che corre a velocità così sostenuta come la nostra? O meglio, è ancora sostenibile una passione "lento pede" come quella del sigaro, nel mondo odierno?
Una domanda che ci ha stimolato a girare a voi tutti questa interessante questione: pensate che la passione per i sigari sia ancora sostenibile in questa società iperveloce? Quale pensate sia il valore di questa passione?
A voi il compito di esprimere le vostre opinioni ed aiutarci a fare una sorta di bilancio a più voci per la fine anno del nostro blog!

18 dicembre 2011

Il Libro "Sigaro Avana" di Salvatore Parisi

Quest'oggi vorrei parlarvi di un grandissimo libro che Babbo Natale mi ha fatto il picere di consegnarmi in anticipo.

Un libro per me spettacolare (non ne ho letti tanti sui sigari), sicuramente completamente diverso fra quelli letti sino ad adesso.
Non il solito libro che parla di cepo, ligada, vitola, marca, forza, durata ecc in modo asettico, distante e noioso. Questo libro parla di 40 anni sul campo nel vero senso della parola. Parla di oltre 70 viaggi a Cuba a contatto diretto con i professionisti del settore quali Davidoff, Robaina, Leopoldina Gutierrez (La China), Hilda Barò, Abel Esposito, Enrique Mons, Emilia Tamajo, Orlando Quiroga solo per citarne alcuni. Parla di centinaia e centinaia di visite a mercatini, negozi d'antiquariato, case di privati per trovare oggetti legati al mondo del fumo e logicamente a centinaia di visite alle Manifatture Cubane più famose, alla Casa del Habano non come semplice turista ma come ospite d'eccezione.
Parla della Vita Elegante fatta di piccoli gesti e attenzioni. Parla soprattutto di se stesso, come mi piace definirlo, il Dannunzio moderno, parla di SALVATORE PARISI.
Non voglio aggiungere altro per non rovinarvi il viaggio all'interno di questo mondo stupendo. Acquistate il libro e saprete dirmi se ho esagerato.
 

Cena Degli Auguri SSSanterno

Ed ecco alcune impressioni anche sulla serata del club Slow Smoke Santerno, svoltasi presso l'agriturismo "bosco del ciù", sperduto in mezzo alle colline dell'appennino tosco-emiliano vicino a Castel Del Rio, uno dei comuni della vallata del fiume Santerno che da il nome al nostro club.
Per chi non lo sapesse il "ciù", da cui prende il nome il ristorante, è nel nostro dialetto l'assiolo, un piccolo rapace notturno dal caratteristico verso che ne ricorda il nome stesso.
La serata, aperta solo al club, in una calda ed accogliente atmosfera, con camino acceso, prevedeva un menù a sorpresa (come sempre ci fidiamo ciecamente dell'ottima cucina del Bosco del Ciù nelle nostre cene natalizie), composto da antipasto di frittelle di cardo ripiene, bis di primi con tagliatelle di farina di castagne ai funghi e ravioli ripieni di squacquerone e spinaci al ragù di cacciagione. Di secondo un tris di arrosti (farona coniglio e agnello) al forno a legna accompagnati da patate al forno e broccoli saltati. Per dolci un tortino di cioccolato con cuore fondente e un'ottima crostata di lamponi. Il tutto accompagnato da Pignoletto, Albana Secca e Sangiovese Superiore Riserva, tutti DOC dei colli d'Imola. In abbinamento al dolce (e al Sigaro) Spumanti metodo classico di Franciacorta e passito di Albana.
Il sigaro, una diadema fina di Davidoff, edizione unica prodotta nel 2006 per il 100esimo anniversario dalla nascita del grande Zino, è stato definito da tutti superlativo, partito con un livello di forza incredibile, assolutamente non "davidoffiano", con toni aromatici estremamente complessi e persistenti, a tratti quasi balsamici tanta era la presenza aromatica, dal cuoio alla frutta secca, dalle spezie al legno, ai toni tostati di cacao e caffè sul finale.
Un sigaro che nessuno di noi aveva mai fumato, e sul quale avevamo molti dubbi visti i pareri discordanti che si leggono nelle recensioni internazionali e nazionali di questi puros, presto fugati dall'eccellenza espressa in fumata.
Sicuramente l'atmosfera, sui divani e davanti al camino dell'agriturismo, ha contribuito a rendere la fumata ancor più piacevole, l'unica nota strana da riscontrare, anche questa non "davidoffiana" è la costruzione non impeccabile di alcuni esemplari, in particolare la tendenza a sfogliarsi della capa di alcuni puros, cosa che nelle produzioni regolari di Davidoff capita rarissimamente.
A latere della serata sono stati eletti Matteo Visani come nuovo vicepresidente (Carica che da un anno era vacante) e Paolo Falzoni che ha preso il suo posto come consigliere.

Cena degli auguri CC Bergamo

Con enorme piacere ho partecipato alla cena degli auguri degli amici del Cigar Club Bergamo, a cui vanno i miei complimenti per aver organizzato un evento di altissimo livello, nella splendida cornice della sala del Doge del Caffè Bergamo, in pieno centro città. L'organizzazione impeccabile e la nutrita partecipazione (più di 50 persone) hanno reso l'atmosfera veramente unica.
Ottima la cena, piacevole la compagnia, ho avuto occasione di rivedere tanti degli aficionados presenti al corso organizzato presso il club nei mesi scorsi, e di conoscere nuovi amici appassionati. Perfetta la degustazione a fine cena, con Juan Lopez Seleccion no.2, accompagnata da Bas Armagnac Dartigalogue 1995. L'ottimo cabinet di Juan Lopez conteneva sigari di un bel colorado maduro, con profumi intensissimi a crudo, i toni leggermente aggressivi a inizio fumata, dovuti forse alla giovane età del sigaro, sono stati bilanciati dalla morbidezza dell'Armagnac, non troppo corposo ma adeguatamente persistente.
Durante la serata è stato proclamato il socio dell'anno del CC Bergamo, l'Avvocato Stefano Rovetta.
Vorrei soprattutto sottolineare l'aspetto forse più importante di tutta la serata, di cui parte dei proventi sono stati destinati all'associazione AMICI DELLA PEDIATRIA ONLUS" - BERGAMO, rinnovo quindi i complimenti agli amici del CC Bergamo che hanno saputo unire il piacere di condividere una passione al nobile intento di dare una mano a chi è meno fortunato. BRAVISSIMI!!!! spero di poter essere dei vostri tante altre volte!!

17 dicembre 2011

Fumiamo insieme : Bolivar Corona Extra


Quello che ci apprestiamo a recensire è a nostro avviso uno dei sigari più interessanti del circuito Habanos, un sigaro del quale purtroppo gli aficionados italiani non possono attualmente fruire, vista la discutibile scelta del nostro importatore di non proporlo sul nostro mercato

Il Corona Extra di Bolivar (143x44) è attualmente l’unico puros di vitola “Francisco” disponibile nel vitolario cubano, fatta esclusione per l’ottimo Allones Extra, l’edizione limitata 2011 di Ramon Allones, questa sua unicità lo porterà nel 2012 ad entrare nel novero dei sigari di produzione “discontinua” , non sarà garantita quindi la sua fabbricazione continua nell’arco dell’anno.

L’esemplare provato, proviene dal circuito tedesco distribuito da 5th Avenue, un importatore dalla qualità spesso altalenante, che comunque con Bolivar soprattutto, ha proposto alla platea tedesca, delle regionali di tutto rispetto, tra cui l’eccellente Especiales n.2.

Il BCE che ho tra le mani alla vista risulta di un colorado claro con toni che puntano al giallo, di una luminosità opaca non esaltante, al tatto la capa è setosa ma poco grassa, il riempimento è regolare e in generale la costruzione appare soddisfacente. Purtroppo i sentori e gli aromi sono abbastanza volatili, e lasciano appena intuire lievi note erbacee, questo penso sia da attribuire più ad un box non eccelso, piuttosto che ad una peculiarità del sigaro.
La caratteristica di questo puros, è sicuramente l’eleganza, un sigaro che sembra trovare i tempi adatti in tutto l’arco della fumata senza mai esagerare particolarmente.

L’ingresso della fumata è di forza lieve, emergono sapori piccanti con una leggera astringenza sul palato e delle note di frutta secca che ritroveremo in tutta la fumata. La forza va aumentando dal secondo fino all’ultimo tercio, non raggiungendo mai livelli esplosivi, che non appartengono tra l’altro ai canoni Bolivar, la qualità aromatica ha una buona complessità a dispetto di una persistenza media. Effettuo una piccola correzione al braciere al quale ne seguirà un altre nel ultimo tercio. Nel tercio finale, il fumo inizia ad essere corposo, anche la forza nicotinica è aumentata e gli aromi completano la loro evoluzione. Il tiraggio si mantiene abbastanza regolare per tutta la fumata e la cenere è di un color grigio chiaro e abbastanza compatta.

In conclusione il Bolivar Corona Extra è un havana sicuramente affascinante e dall’importante evoluzione della fumata, con potenziali miglioramenti nella conservazione a medio termine, da rivedere nel nostro caso solo riguardo la non esaltante analisi a crudo (situazione che attribuiamo comunque all’importatore), che però viene smentita nell’arco del tre terci da una soddisfacente ora di buon fumo, di un sigaro che nell’humidor di un aficionados non dovrebbe mai mancare

La nostra valutazione è di 77/100.

15 dicembre 2011

guida ai sigari del caribe: il gruppo Fuente 3,sigari Newman

Non è corretto identificare i sigari Newman strettamente come appartenenti al gruppo Fuente, benchè oggi molti sigari Newman siano rollati nella tabacalera Fuente in Repubblica Dominicana. La tradizione della famiglia Newman infatti affonda le radici nella tradizione del sigaro in tempi ben più antichi rispetto all'epoca della joint venture con Fuente, essendo oggi identificata come la famiglia americana che vanta la tradizione più antica nella produzione di sigari, prima in USA dai primi anni del 1900, poi nel caribe.
Fin dai primi anni del secolo scorso infatti JC Newman produceva sigari in ohio con tabacchi cubani d'importazione, ma è al figlio Stanford Newman (in foto) che si devono alcune fra le più grandi innovazioni nel mondo del sigaro, come ad esempio la scoperta delle ottime foglie da fascia del Cameroon, quando per la carenza di materia prima dovuta all'embargo su cuba si è trovato costretto a rivolgersi ad altri mercati per l'approvvigionamento di materia prima.
Ma veniamo alla produzione odierna, in parte prodotta nelle manifatture Fuente in Repubblica Dominicana, e in parte in proprio in Nicaragua. La prima marca prodotta in collaborazione con Fuente è La Unica, ideata da Carlos Fuente sr. e Stanford Newman, neglia anni'80. Si tratta di sigari di medio corpo nicotinico, disponibili in versione natural e maduro, di ottima fattura ma abbastanza piatti in fumata. Migliore invece sotto questo profilo la marca Cuesta Rey, l'unica del gruppo disponibile anche in Italia, formata da tabacchi dominicani e brasiliani, che gli conferiscono una buona evoluzione organolettica.
La linea di punta del gruppo Newman è la diamond crown, sempre rollata nelle manifatture Fuente, disponibile nelle versioni classic, maximus e julius caesar, di qualità crescente. purtroppo non presenti sui mercati europei, ma molto apprezzate dai fumatori d'otre oceano, che spesso assegnano punteggi superiori a 90/100 per questi sigari.
Giungendo alle due linee nicaraguensi del gruppo troviamo le marche El Baton e Brick House, di quest'ultimo brand chi vi scrive ha avuto occasione di fumare alcuni esemplari. Si tratta di sigari di costruzione impeccabile con belle capas colorado maduro, di forza importante e di discreta evoluzione, sicuramente si distinguono per qualità nel panorama nicaraguense. Sia El Baton che Brick House hanno ottenuto, con due vitolas, un posto nella top 25 stilata da cigar aficionado nel 2010.


14 dicembre 2011

Sigaro Toscano: Accordo tra Manifatture e Tabacchicoltori



Gli appassionati possono dormire sonni tranquilli: il sigaro Toscano continuera' a essere made in Italy.
Sono stati siglati accordi di acquisto e produzione di tabacco Kentucky italiano tra Manifatture Sigaro Toscano (gruppo Maccaferri) e le associazioni dei tabacchicoltori.
Obiettivo, ''la salvaguardia di una materia prima di alta qualita' e un riconoscimento economico sui prezzi di acquisto, preservando la redditivita' della coltivazione del Kentucky per l'impresa agricola''. L'intesa tra le Manifatture Sigaro Toscano (MST) e le Associazioni dei tabacchicoltori da' attuazione all'accordo di programma sottoscritto dal ministero delle Politiche agricole, che regola le condizioni dei contratti di coltivazione dei raccolti 2012 e 2013.
L'accordo manifesta con concretezza alle Associazioni l'interesse per l'acquisto di tabacco di qualita', offrendo condizioni economiche adeguate, in linea con i costi di produzione, e necessarie per il mantenimento della coltivazione in Italia.
Confagricoltura sottolinea al ministro Catania la necessita' di operare sulla stessa linea anche con le altre manifatture, impegnandole a sostanziare acquisti di prodotto nazionale, in modo da mantenere operativo un settore di qualita', profondamente radicato in alcune realta' territoriali e a forte impatto occupazionale.
fonte:web

13 dicembre 2011

Novità Habanos 2012: un anno ricco di sorprese...amare!

A poche settimane dalla fine del 2011, Habanos ha iniziato a rilasciare le prime indiscrezioni sulle novità 2012, sia per quanto riguarda i sigari che entreranno in produzione ordinaria, che per le limitate e inoltre per i puros, ahimè che entreranno in produzione discontinua.
Per quanto riguarda le novità introdotte nella produzione regolare habanos, Cohiba amplierà la sua gamma con l'introduzione del Piramides Extra, Romeo y Julieta dopo lo short churchill proporrà il Petit Churchill, ed aspettiamo con curiosità per vedere quale sarà la diffenza tra le due vitolas. Per finire troveremo nella "standard production" i Quintero Favoritos e già sul mercato i Perlas di Rafael Gonzales.
Nuove produzioni, che come andiamo ripetendo da qualche tempo, Habanos ha improntato sui formati short con calibri oversize, confermando se ancora ce ne fosse bisogno, la parziale scomparsa di alcuni moduli tanto cari agli aficionados, ma sicuramente con un impegno economico da parte di Habanos, completamente diverso.
Ulteriore conferma arrivnoa dalle discutibilissime scelte fatte per quanto riguarda le produzioni che usciranno dalla filera regolare per entrare in quella discontinua.
Tra questi troviamo un puros del quale tutti noi siamo particolarmente innamorati, il Bolivar Coronas Extra, l'unico "francisco" del vitolario cubano, entrerà in produzione discontinua per scomparire presumibilmente da qui a poco.
Del Tainos della Gloria Cubana,purtroppo già sapevamo, mentre sembra a prima vista inspiegabile la scelta del Robusto T di Trinidad, da relativamente poco sui mercati, verrà comunque discontinuato.
Nella schiera degli "epurati" Il Molinos di Sancha Panza, il Fonseca no.1, Il Clasicos di Robaina e altri ancora meno commerciati sui nostri mercati.
Ritornando alle novità, le limitate 2012, saranno un Robusto di H.Upmann, il Montecristo 520 e l'ennesimo Partagas, il Serie C no.3 .
Tutto questo quando in Italia aspettiamo ancora come un miraggio il rilascio della Regionale Italiana, la Esception Selectos Finos, attualmente previsto per questo mese.

12 dicembre 2011

guida ai sigari del caribe: il gruppo Fuente 2, brand minori di Fuente

Dopo aver trattato i marchi di punta della Tabacalera A. Fuente, e prima di passare a parlare dell'altro gruppo di sigari appartenente alla "Cigar's Family" Fuente-Newman, vediamo quali sono i marchi minori di Fuente, ovvero i sigari Medium- e Short-Filler e il brand Montesino.
E' tipico di molte manifatture avere dei marchi economici di "seconda fascia", dove va a finire il tabacco in eccedenza che non viene utilizzato nelle ligade, come detto in altre occasioni, in alcuni casi non si tratta di tabacco di scarto o di risulta, ma semplicemente di tabacco in eccesso, che per ragioni di proporzioni di ligada, entra in misura minore nei sigari. In Repubblica Dominicana e in Honduras, tipicamente, si hanno delle eccedenze di seco poichè il igero è mediamente meno forte e viene inserito in quantità maggiori a scapito della foglia mediana (seco).
Questo è il criterio di produzione del marchio Montesino, ottenuto con generose quantità di Seco dominicano, e pertanto molto leggero ed aromatico, un marchio molto economico, abbastanza in voga negli USA.
Esistono poi dei sigari medium e short-filler, dove finisce la picadura di risulta della lavorazione dei sigari long filler, oltre che a tabacchi "dedicati" pretrinciati o battuti. L'evoluzione aromatica di questi prodotti è per forza inferiore rispetto ai long filler, tuttavia il rapporto qualità/prezzo è ragionevole. Ad eccezione dei Cubanitos, rollati a macchina, gli altri sigari della linea economica di fuente (Curly Head, Brevas Royales e Exquisitos) sono rollati a mano, pur avendo il ripieno di picadura o tripa corta. Il Fuente Curly Head, medium filler, è uno dei sigari di fascia bassa di prezzo più apprezzato dai fumatori statunitensi.
L'Exquisitos, nella versione maduro, è disponibile anche in Italia, mentre gli altri non sono disponibili.

11 dicembre 2011

Il Celeste Impero...dei puros

Il sigaro è stato tradizionalmente considerato come una
pratica di lusso in Cina, in special modo con la rivoluzione culturale di Mao, che demonizzava i sigari come esempio della viziosità e della decadenza morale del capitalismo occidentale.

Tuttavia, con la progressiva penetrazione della cultura occidentale e lo sviluppo economico, la
richiesta di sigari è aumentata nell'ultimo decennio, soprattutto nelle grandi città come Pechino e Shanghai, dove si trova un gran numero di stranieri. Inoltre l'immagine di lusso legata ai sigari ha ulteriormente spinto verso l'alto la richiesta di puros.

L'azienda leader del settore, Tobacco Chuanyu Industry Corp, ha una quota pressoché monopolistica
del 51%, grazie anche al suo marchio ammiraglio Greatwall. Con investimenti pesanti per migliorare la sua qualità e l'immagine del marchio, così come per il fatto di essere il sigaro esclusivo del Premier cinese, Greatwall si è costruita una solida reputazione nel mercato nazionale, e ha cominciato a esplorare il mercato internazionale.
La Tobacco Chuanyu Industry Corp ha anche lavorato duramente per l'istituzione di un pubblico attento ai sigari, con l'organizzazione di degustazioni, conferenze, cigar club e altre attività sociali. Grazie a questi sforzi, Greatwall ha ricevuto una risposta positiva da parte di esperti e consumatori, così come dai media.
Infatti, la diffusione di una cultura del fumo lento in Cina è ormai una realtà solida, con riviste a larga diffusione come "Cigar Ambassador", pubblicata bimestralmente a Shangai per iniziativa della aficionada Lily Wang.
Un mercato dai grandi numeri, dunque, dal quale l'industria del sigaro si aspetta notevole incremento ed entusiasmo.

10 dicembre 2011

Fumo lento nella terra dei canguri

Il mercato australiano del sigaro è molto simile, per offerte, a quello europeo, visto che anche nel Nuovissimo Continente non vige l'embargo contro Cuba, anche perché l'Australia fa parte del Commonwealth britannico che si adegua alle risoluzioni europee.
La maggior parte degli australiani, tuttavia, tende ad avere preferenze di tipo conservatore nella scelta dei sigari da fumare, anche se il sigaro viene ancora visto come uno status symbol e un segno di ricchezza da molti. Pertanto, visto anche che l'Australia non ha una popolazione di grandi dimensioni, gli appassionati australiani del fumo lento non sono moltissimi.
L'ambiente e le circostanze economiche a partire dal 2009 hanno avuto un impatto negativo sulle vendite di sigari, sicché molti consumatori hanno tagliato sui loro acquisti per risparmiare denaro, indirizzandosi a sigari molto economici.
La Swedish Match Pty Ltd, la locale azienda leader del tabacco, ha comunque una quota di volume costante del 37% dato che, proprio seguendo questo trend, offre un portafoglio di marchi popolari come Willem II, che da solo rappresenta il 35% delle vendite in Australia, specie con i sigaretti Wee Willem: anzi, le loro piccole dimensioni e lo standard ne fanno i sigari più richiesti in Australia, seguiti dai brand Tatiana e Macanudo nel settore dei sigari premium.

09 dicembre 2011

Sigari d'Olanda

Continuando il nostro giro del mondo in vari Paesi produttori di sigari, in questo post tocchiamo l'Olanda che, è poco noto, è un paese di lunga tradizione sigarofila.
I sigari, infatti, sono prodotti in Olanda fin dal xviii secolo e fin dall'inizio furono ben noti per la loro eccellente qualità. Uno dei motivi principali di questa eccellente qualità fu dovuto al predominio coloniale olandese nelle Indie Orientali a partire dall'inizio del xvii secolo fino al 1945. Dalle piantagioni di Giava e Sumatra provenivano, infatti, tabacchi di qualità eccellente. Un altro motivo per la lunga storia della produzione di sigari in Olanda è che il governo olandese ha lasciato la
produzione di sigari in mano a imprenditori privati, che hanno sviluppato prodotti di
buona qualità che, in parte a causa dei livelli relativamente bassi delle imposte, era alla portata
di un vasto gruppo di
consumatori. Ciò ha
provocato la comparsa di centinaia di produttori di sigari, tra cui oggi sono rimasti molti grandi produttori e alcune piccole aziende.
Ogni anno circa 2 miliardi di sigari olandesi sono esportati in oltre 100 paesi. Le destinazioni principali
sono situate all'interno
dell'UE, per una percentuale di circa l'85% del totale delle esportazioni, aventi come destinazioni principali, in ordine di importanza: la Francia, il Regno Unito, la Germania e il Belgio. Tra i sigari più noti in Olanda, gli Hajenius, che sono disponibili presso l'omonimo negozio ad
Amsterdam, aperto da Pantaleon Gerhard Coenraad dal 1826.

Usa, i cigarillos aromatizzati fanno più male delle sigarette

L’Università del Maryland ha promosso presso la Food and Drug Administration americana una campagna per l’aumento del prezzo dei cigarillos che inoltre non dovranno più essere venduti singolarmente.
L’obiettivo è tentare di frenarne l’accessibilità ai minorenni: i ricercatori ahanno preparato anche una campagna di informazione sui danni che i cigarillos provocano al pari delle sigarette.

A lanciare l’allarme è il fatto che in America la vendita dei sigari non è vietata ai minori. Inoltre, sulle confezioni non ci sono frasi e immagini di morte, volte a disincentivarne il consumo, e l’essenza aromatizzata di molte marche li rende particolarmente trendy tra i giovani. Fatto sta che nell’ultimo decennio fra i giovani il consumo di sigarette è crollato, ma nello stesso periodo quello di cigarillos aromatizzati è salito di oltre l’11%. Dieci anni fa il 12,5% degli studenti sotto i 18 anni dichiarava di aver fumato un sigaro nell’ultimo mese e il 23% una sigaretta. Oggi il 13,9% ha fumato un sigaro e il 14,1 una sigaretta: la differenza è ormai minima.


FONTE:web

08 dicembre 2011

14 DICEMBRE A BERGAMO SI FUMA ANCHE PER BENEFICENZA!!!

Cari amici, non mancate a questo evento speciale sotto tutti i punti di vista.
Il motto è : Noi mettiamo i sigari...te mettici un po di cuore!

Il Cigar Club Bergamo presenta: "Merry Christmas with Cigar Club Bergamo"
14 dicembre 2011 - ore 20.30 presso: Caffè Bergamo - via Borfuro 6 - Bergamo

Parte dell'incasso sarà devoluto all'associazione
"AMICI DELLA PEDIATRIA ONLUS" - BERGAMO

Per festeggiare il nostro terzo Natale insieme, abbiamo pensato di allargare l'invito oltre i confini del nostro Club coinvolgendo oltre le nostre compagne, anche tanti amici non fumatori
Si si avete letto bene ".... anche non fumatori".
Avremo l'onore di poter occupare l'intera struttura del Caffè Bergamo-Le Sale del Doge.
La serata si svolgera in due parti:
La prima parte della serata si svolgerà nel salone al primo piano, dove verrà servita la cena allietata da musiche natalizie.
In questa occasione lo chef proporrà:
- Aperitivo misto di benvenuto
- Strudel del Tirolo ripieno ai funghi porcini e ricotta con crema d'asparagi.
- Orecchiette con broccoletti e concassè di pomodoro
- Risotto con pere e zola
- Branzino del mediterraneo su letto di spinaci
- Panettone di pasticceria con salsa al cioccolato
Il tutto sarà accompagnato da ottimi vini siciliani


La seconda parte - solo per coloro che avranno il piacere di gustare il sigaro insieme - si svolgerà nel salone al piano terra.
I due saloni sono collegati da una bellissima scala interna, per evitare il freddo dell'esterno.
Coloro che rimarranno al piano superiore potranno tranquillamente continuare la serata conversando accompagnati dall'ottimo Bas Armagnac Dartigalogue 1995

Prezzo Unico All Inclusive 65,00 euro

Per la partecipazione è indispensabile prenotarsi effettuando il bonifico entro e non oltre il 10 Dicembre:
IBAN IT98V0310411100000000821314 Deutsche Bank intestato a Cigar Events.

Causale: Evento di Natale seguito da nome e cognome del/dei partecipanti
infine comunicando l'avvenuto pagamento con una mail all’indirizzo cigarclub035@libero.it

NOI METTIAMO I SIGARI...TE METTICI UN PO DI CUORE!

07 dicembre 2011

guida ai sigari del caribe: il gruppo Fuente

Voltiamo pagina, dopo aver esaminato con attenzione il gruppo Oettinger-Davidoff, passiamo ad un altro importantissimo gruppo che produce sigari in Repubblica Dominicana: il gruppo Fuente-Newman, meglio conosciuto come "the cigar family". Come per il gruppo davidoff, anche in questo caso le marche prodotte sono molteplici, non soltanto afferenti al marchio Fuente. Troviamo infatti anche il marchio Montesino, che fa capo alle manifatture Fuente, e i brand Diamond Crown, Cuesta Rey, El Baton e Brick House, prodotti dalle manifatture Newman.
Ma cominciamo dal marchio principale del gruppo, che comprende tutte le serie prodotte sotto il nome Fuente, ad eccezione dei sigari medium e short filler che saranno trattati prossimamente in un altro post.
Le linee Arturo Fuente Gran Reserva ed Arturo Fuente Chateau, già di qualità medio-alta, sono forse quelle meno pregiate del marchio, Disponibili in versione natural (con capa di varietà connecticut Cameroon Shade Grown) o maduro (con capa Ecuador Sun Grown), la tripa totalmente dominicana, proviene in parte dalle coltivazioni di proprietà della famiglia Fuente, e in parte viene acquistata sul mercato interno dominicano. Si tratta di sigari abbastanza leggeri, ad eccezione dei formati più grossi (sopra al 52 di cepo), di forza media, con tipiche note salate dovute all'olor dominicano usato nella ligada, che conferisce anche una discreta complessità aromatica a questi sigari.
La Linea Magnum R invece è caratterizzata da formati di grosso cepo, compreso fra 52 e 58, rollati in foglie da fascia definite "rosado" di provenienza Ecuador, invecchiate per circa 10 anni prima della torcida. Il cepo generoso consente livelli di forza superiori rispetto alle due serie trattate nel paragrafo precedente, senza penalizzare però la presenza del tabacco "olor", il risultato è una ligada più strutturata a livello nicotinico, ugualmente complessa dal punto di vista aromatico.
Passiamo ora alla linea Don Carlos, di forza ancora crescente, caratterizzata da tripa dominicana avvolta in fasce di provenienza Cameroon, parzialmente tapados, la linea è caratterizzata da una discreta evoluzione aromatica, ma non altrettanto evolvente risulta la forza nicotinica, che parte abbastanza sostenuta ma tende ad appiattirsi nel corso della fumata, probabilmente per la "cattiva abitudine", abbastanza frequente nelle manifatture dominicane" di inserire il ligero in maniera uniforme lungo tutto il "cannone" del sigaro, e non in maniera crescente dal piede alla testa (come si potrebbe fare disponendo le foglie di ligero con la punta rivolta verso il piede).
La serie Hemingway, una delle prime che ha rilanciato in tempi recenti il formato perfecto, o double figurado, molto in voga nel periodo fra le due gerre mondiali, è costituita esclusivamente da sigari rastremati su entrambe le estremità, di diversa lunghezza e diametro, la ligada è sostanzialmente simile a quella della linea Don Carlos, ad eccezione di alcune vitolas avvolte in capa Connecticut Broadleaf maduro, e di un formato con doppia capa "barber pole" con spirali sovrapposte di capas Cameroon e Connecticut Broadleaf. Pur essendo simili nella composizione però, l'evoluzione aromatica di questa linea è generalmente migliore rispetto ai Don Carlos, sia per via delle caratteristiche intrinseche dei perfectos, sia probabilmente che per differenze nelle percentuali di miscelazione dei tabacchi, benchè di provenienza simile. Questa linea è un must per gli amanti dei sigari Fuente.
Una linea molto particolare è la "Anejo" caratterizzata da una ligada più forte rispetto ai sigari elencati in precedenza, con bellissime capas Maduro Connecticut Boradleaf stagionate in botti da cognac prima della torcida, si tratta di una delle migliori linee di sigari prodotte in repubblica dominicana, che annovera nel vitolario un sigaro molto apprezzato per quanto abbastanza raro, lo shark 77, un piramide box pressed, altro must per gli amanti della marca.
Se abbiamo appena parlato di uno dei migliori sigari dominicani, parliamo ora di quella che è senza dubbio la migliore linea di sigari prodotti in questo paese, e una delle migliori al mondo, non solo per quanti riguarda i sigari extracubani, ma in assoluto: Fuente OpusX. Una serie di sigari messa faticosamente a punto negli anni con una sapiente ricerca varietale e grazie a una delle migliori zone di coltivazione al mondo, che è la finca Chateau de la Fuente nei pressi di Bonao in repubblica dominicana. Con investimenti consistenti la famiglia fuente è riuscita per prima ad ottenere in quest'area foglie da fascia dominicane di altissima qualità e ligero con buoni livelli di forza, che hanno reso possibile la realizzazione di sigari 100% autoctoni eccellenti, che miscelano tabacchi di grande invecchiamento pre-torcida. Complessità ed evoluzione aromatica di altissimo livello, associate a forza nicotinica buona e altrettanto evolvente, fanno di questa costosa linea di sigari una delle più apprezzate dai fumatori di tutto il mondo, a parere di chi vi scrive è forse l'unica serie di sigari, assieme a Padròn Aniversario 1926, a giustificare l'elevato prezzo con una qualità unica, non paragonabile ad altri sigari presenti sul mercato mondiale.
Purtroppo di recente un incendio ha distrutto parte dei depositi di tabacchi rari della Tabacalera Fuente, quindi per il prossimo futuro è incerta la produzione della linea OpusX, o quantomeno è abbastanza aleatoria la costanza qualitativa almeno per i prossimi 5-6 anni.


06 dicembre 2011

guida ai sigari del caribe: il gruppo Davidoff 7 - altri sigari

Giungiamo alla fine del viaggio nel gruppo Oettinger Davidoff, parlando delle restanti marche di sigari prodotte da queste importanti manifatture. In primis trattiamo un marchio relativamente importante, ma non disponibile nel nostro paese, molto in voga negli Stati Uniti, ma presente anche sul mercato europeo, in particolare in Germania. Chi vi scrive ha avuto occasione di fumare unicamente un sigaro del marchio Cusano, appartenente a una serie speciale del decimo anniversario della marca, troppo poco quindi per avere un quadro preciso di valutazione, che sarà in questa sede basata sui giudizi e sulle recensioni di aficionados su siti esteri. La peculiarità di molti sigari Cusano è quella di avere una doppia foglia da fascia, probabilmente atta a conferire maggiore importanza a questa componente della ligada, rendendo possibile la mediazione fra le caratteristiche di capas di diversa provenienza, e sicuramente per favorire la regolarità di combustione, oltre che per migliorare l'estetica dei sigari. Le linee premium della marca Cusano sono ben 8, di cui 4 introdotte dopo l'acquisizione delle manifatture da parte di Davidoff, inoltre sono presenti alcune linee di bundle a basso costo, cigarillos e sigari aromatizzati. Si tratta in tutti i casi di sigari a blending orizzontale, principalmente differenziati per livelli di forza, i sigari premium sono prodotti all'interno di 3 "gruppi", il primo gruppo annovera le 3 linee Cuveè, White, Rouge e 151, di forza crescente, che non trovano particolari riscontri di elevata qualità stando alle recensioni. Riscontro invece trovato dalle 2 linee del gruppo "18" e dalla linea Corojo, a quanto si dice molto ben strutturate a livello di forza e aromi, che raggiungono ottime valutazioni, con punteggi attorno ai 90/100 su cigar aficionado e anche superiori su smoke magazine. Chiudono la gamma premium le linee sun grown, habano e cameroon, nella prima linea le foglie da capa non sono di provenienza cubana, ovviamente, ma provengono da varietà cubane coltivate in pieno sole in repubblica dominicana.

Tornando al gruppo Oettinger Davidoff, esistono 3 linee di sigari economici in cui finiscono le eccedenze di tabacco del gruppo, assieme ad altre foglie che vengono appositamente coltivate o acquistate per le esigenze specifiche delle linee. Va anticipato che le eccedenze di tabacco non sono scarti, ma surplus di foglie, principalmente di Seco, che rimangono inutilizzate perchè nelle ligade del gruppo si utilizza ligero in quantità maggiore, questo è tipico delle miscele dominicane poichè il ligero di queste aree di coltivazione è meno forte e va quindi usato proporzioni più importanti. Nascono quindi due linee di Bundle Selection, sigari confezionati senza scatola in involucri di cellophane, di basso costo, ma ottimamente costruiti, molto leggeri ma tutto sommato discretamente strutturati a livello aromatico grazie, appunto, alla generosa quantità di Seco nella tripa. Il bundle selection "classico" è un sigaro leggero, abbastanza dry, con note aromatiche complesse, evoluzione discreta solo sui formati più lunghi; la nuova linea di Bundle "Honduras" invece, è leggermente più forte, ha una ligada più "complessa" ma perde un po in finezza aromatica, è studiata certamente per un pubblico che ama i toni nicotinici più decisi, anche se rispetto alle ligade, per esempio, di sigari economici nicaraguensi è nettamente meno forte.

Infine passiamo a trattare la marca Private Stock, anche questa molto economica, simile ai bundles ma un po più forte e complessa nella sua versione classica, nei formati più importanti regala discreti livelli di evoluzione sia aromatica che nicotinica. Meno costosa ma anche meno evolvente la linea medium filler, ottenuta dalla picadura della linea classica e da altri scarti di lavorazione.



05 dicembre 2011

Brutta notizia...chiudono al pubblico le fabbriche di puros cubane!

Fonti attendibili riportano una notizia alquanto brutta per noi aficionados e sopratutto per i visitatori dell'isla...A Cuba le fabbriche di sigari sono state chiuse alle visite turistiche. Secondo Habanos SA, l’esportatore di tutti i sigari cubani, la decisione è stata presa da Tabacuba, l’agenzia che disciplina le fabbriche di sigari a Cuba .

In precedenza  Partagás, La Corona e H. Upmann erano aperte ai turisti che  pagava un bigliettodi 10 CUC ($ 10) per un tour.

Il decreto è in fase di revisione. Non c’è alcuna indicazione politica,e molto probabilmente l’iniziativa sarà riesaminata, poiché Habanos ha riconosciuto che una fabbrica di sigari cubani è uno dei punti salienti delle visite di molti turisti occasionali. Quindi, aspettiamo di vedere un qualche tipo di sistemazione in futuro.

Quelli che vanno a Cuba Habanos Festival nel mese di febbraio, così come i giornalisti accreditati, hanno ancora il permesso di visitare, ma tali tour sono solo su appuntamento e deve essere organizzati in anticipo.

 
Fonte:ilfermentatore

02 dicembre 2011

guida ai sigari del caribe: il gruppo Davidoff 6 - Camacho

Sembra strano parlare di sigari Camacho e associarli al marchio Davidoff, sia per gli aficionados di lungo corso che per i neofiti infatti, risulta evidente la differenza sostanziale fra i puros delle diverse linee Camacho e le ligadas del gruppo Davidoff. Infatti, l'acquisizione delle manifatture Camacho da parte di Davidoff è un'operazione commerciale che, come è avvenuto per alcuni grandi marchi passati di mano nei tempi recenti, non ha snaturato quasi per niente la tradizione manifatturiera dei brand acquisiti.
Anche in questo caso, il gruppo Oettinger-Davidoff ha ritenuto opportuno lasciare la gestione del marchio alla famiglia Eiroa che da sempre se ne è occupata, per mantenere una costanza produttiva di elevata qualità che la clientela Camacho apprezza ormai da molto tempo.
Parliamo di sigari honduregni, fra le linee camacho spiccano alcune produzioni di altissima qualità, fra le migliori mai ottenute in Honduras. Camacho ha una gamma molto vasta di prodotti ben differenziata che copre diverse fasce di prezzo e di gusto dei consumatori;
Partendo dalle linee di fascia più bassa, troviamo ben 8 differenti categorie di prodotti, 3 etichette "national brand" rispettivamente "Honduras", "Sun Grown" e "Nicaragua", con livelli crescenti di forza, le ligade sono prevalentemente honduregne per i primi due, nicaraguensi, ovviamente, per il terzo marchio. Sostanzialmente lo stesso discorso vale per le due marche "Legendarios" e "Legendarios Connecticut", linea totalmente honduregna leggermente più forte e speziata la prima, linea blended con anche tabacchi dominicani e fascia ecuadoregna, più leggera ed aromatica, la seconda. Ancora la distinzione fra sigari forti e leggeri si riscontra nei due marchi "la Fontana" e "la Fontana Consigliere" a tripa sostanzialmente honduregna, ma di diverse varietà e proporzioni, che rendono il secondo brand nettamente più forte rispetto al primo.
L'ultima delle marche "di base" prodotte da Camacho è Baccarat, una linea di sigari molto leggeri e dolci, dove entra un tabacco abbastanza insolito nella ligada, ed in particolare nel capote, che è una via di mezzo fra i tabacchi avanensi e i tabacchi biondi da sigaretta, il "dulce" messicano.
Entrando nel marchio Camacho vero e proprio, troviamo altre 8 linee di prodotti, più alcune serie a tiratura limitata che variano nel corso degli anni. Una delle serie più amate è sicuramente la Corojo, pura honduregna, ottenuta da varietà selezionate di corojo cubano, che conferiscono alla ligada una forza del tutto inaspettata per sigari di quella provenienza, con un'ottima struttura aromatica, specialmente sui formati importanti. Altra serie di punta, la Coyolar, sullo stesso concetto della Corojo, ma con varietà di tabacchi Coyolar, coltivate nella tenuta della proprietà Eiroa di Jamastràn, che conferiscono ancora più complessità aromatica a questa linea.
Si prosegue poi con la linea "Havana", sempre 100% honduregna, in cui la ligada è costruita secondo la tradizione cubana in auge fino a pochi anni fa, con capa di varietà Criollo, capote e tripa di varietà Corojo, (varietà oggi sostituite a Cuba dalle più nuove cultivar "habana"). Questi sigari sostanzialmente simili alla linea "Corojo" esprimono toni leggermente meno forti, per via della maggior leggerezza della foglia da capa, esprimono quindi a pieno tutta la paletta aromatica del tabacco da tripa.
Si passa poi a sigari con blend a più vie, come le linee SLR, a tripa corojo, capote honduras di varia provenienza e capa "natural" da varietà cubane contivate in honduras, o nella variante maduro con splendide fasce connecticut broadleaf di provenienza USA. Anche in queste linee si riscontra un corpo nicotinico di tutto rispetto, decisamente non comune per le ligadas honduregne, anche se mai aggressiva. Altra linea a ligada mista è la Connecticut, più leggera rispetto alle altre, in cui entra nella tripa anche una componente dominicana, e la capa è di provenienza Ecuador.
Arrivando alle linee di punta del marchio, possiamo dire che ci troviamo di fronte a quanto di meglio l'honduras ha da offrire, il capolavoro del marchio secondo l'opinione di chi vi scrive è raggiunto dalla linea Select, avvolta in eccellenti capas Cameroon, con un perfetto bilanciamento della ligada di provenienza interamente honduregna.
Contrariamente a questa osservazione è invece opinione diffusa che il top della gamma Camacho (eccettuando le produzioni limitate) sia la linea Triple Maduro, caratterizzata da tabacchi molto scuri su capa, capote e tripa, effettivamente si tratta di ottimi sigari, che però in virtù della loro forza nicotinica molto spiccata, lasciano poco spazio agli aromi delicati tipici delle foglie coltivate in Honduras (in questo senso, chi vi scrive ritiene che difficilmente un sigaro honduregno o dominicano di forza imponente possa esprimere appieno la qualità dei tabacchi di queste zone, se non miscelati con tabacchi, ad esempio, nicaraguensi). Lo stesso concetto vale per la linea "diploma" ottenuta con ligada analoga alla linea Corojo, ma con una selezione qualitativa delle foglie migliori in fase di raccolta, anche in questo caso sigari "top gamma" ma penalizzati da una forza leggermente eccessiva per una ligada Honduregna.
Per quanto riguarda le serie limitate (oggi sul mercato le serie liberty 2007 e 2009, e la serie 10th aniversary), solitamente si tratta di blend di grandissimo pregio ottenuti con tabacchi invecchiati e ben dosati, in cui la forza è ottimamente bilanciata e mai aggressiva, degna di nota la ligada della serie liberty 2007, in cui entra addirittura tabacco honduregno di epoca pre-embargo, purtroppo parzialmente ridicolizzata dalla capa "barber pole" con spirali sofrapposte di tabacco claro e maduro, tristemente ed inutilmente in voga in alcuni paesi del caribe....


01 dicembre 2011

Fumiamo insieme: Flor de Selva N.15

Dopo una lunga attesa, la scorsa settimana abbiamo avuto finalmente la possibilità di fumare il Flor de Selva N.15, sigaro di punta della serie celebrativa dei 15 anni dall'immissione sui mercati dei prodotti di Maya Selva. La serie in questione è costituita da tre sigari di vitola "belicosos" dei brand Flor de Selva, Cumpay e Villa Zamorano.
L'occasione ci è stata fornita da Stefano Bertini, che tramite la BLS è titolare dell'importazione di questi puros, che abbiamo incontrato per un piacevolissimo aperitivo a pochi giorni dal lancio del n.15 a Bergamo.

Il N.15 torcido totalmente a mano con tabacchi provenienti da piantagioni dell'Honduras, si presenta in una bella scatola da 20 pz e nell'immancabile cellophane che avvolge la quasi totalità dei sigari non provenienti dall'isla.
Lo apriamo e subito sprigiona degli aromi delicati ma persistenti, notiamo che oltre alla classica anilla riportante il logo Fds, è presente una seconda anilla proprio in coincidenza con il piede, con sfondo nero riportante la scritta in rosso N.15
Una prima analisi a crudo mostra una liscia capa colorado claro, dai toni abbastanza lucidi e brillanti, l'ottimo lavoro dei torcederos hounduregni evidenzia un riempimento regolare e una costruzione che sembra perfetta.
Accendiamo e ordiniamo una bottiglia di Franciacorta, tanto per non farci mancare nulla.
Il sigaro è gradevole fin da subito, con un carattere gentile ma veramente avvolgente.
Si lascia fumare con un facilità sorprendente,non è mai invadente, anzi lascia in bocca degli ottimi sentori freschi e speziati, che ci sorprendono positivamente.
Il fumo riempie la bocca in maniera equilibrata e la cenere risulta di un bel grigio chiaro e compatto.
L'unico momento d'incertezza avviene nel secondo tercio, quando avverto una leggerissima punta d'amaro, probabilmente dovuta all'avidità di fumata che conduco in quel momento, per il resto non c'è mai bisogno di una correzione e la combustione è uniforme.
Nel frattempo ordiniamo la seconda bottiglia di Franciacorta.
Continuo a fumare il N.15, che anche nell'ultimo tercio mantiene la sua linea delicata e abbondantemente aromatica, lo lascio morire a pochi centimetri dalle mie dita, segno di evidente soddisfazione.
Per concludere.
Una bella sorpresa questo sigaro, un ora abbondante di fumata, che conferma in pieno tutte le ottime impressioni che ci erano state date e l'ottimo standard qualitativo al quale ci stà abituando Maya Selva, un prodotto che s'attesta tra l'altro in un segmento di vendita molto competitivo (7.50€) che a nostro modesto avviso sarà il suo punto di forza e permetterà a molti di avvicinarsi verso delle fumate diverse da quelle puramente cubane.
Ideale per rilassarsi in qualsiasi momento della giornata, e perfetto durante un aperitivo a base di bollicine nostrane piuttosto che francesi.
Le sue carattaeristiche si sposano idealmente con quelle dei nobili perlage e competono alla pari in eleganza e stoffa.

Un plauso finale a Maya Selva alla continua ricerca del miglioramento e alla BLS per l'ennesima ottima selezione propostaci.

guida ai sigari del caribe: il gruppo Davidoff 5 - Winston Churchill

Una marca di recente introduzione per il gruppo Davidoff, la "Winston Churchill", dedicata al grande statista inglese, diventato un'icona anche nel mondo del sigaro, essendo stato immortalato più volte con un habano in mano o tra le labbra.
Una marca che smentisce chi crede che i sigari a blending orizzontale siano sigari meno pregiati, è vero che la "purezza" dei sigari, è nella gran parte dei casi sintomo di buona qualità, ma non mancano le sorprese anche nei sigari blended e questa linea ne è la conferma ulteriore.
Si tratta infatti di una linea dal blend abbastanza complesso, con ligada mista di tabacchi avanensi coltivati in Repubblica Dominicana, Perù e Nicaragua, avvolta in bellissime capas Ecuador sun grown. Si ricorda a chi legge che il concetto di "sun grown" in Ecuador esula un po' dall'idea che gli aficionados hanno sulle foglie da capa coltivate in pieno sole o "sol ensartado", poichè la naturale nuvolosità presente molto frequentemente in Ecuador, fa si che le foglie ottenute senza ombreggiamento artificiale siano in realtà, come caratteristiche e come colorazione, una via di mezzo fra le "tapados" e le "sun grown".
Focalizzando l'attenzione sulla ligada mista, troviamo una "mezcla" molto interessante, dove le note aromatiche dominicane, presenti sia nella tripa che nel capote, incontrano il corpo nicotinico importante del tabacco nicaraguense, non ci è dato sapere quali siano le foglie peruviane che entrano in gioco nella ligada, ma sappiamo che questo paese relativamente "nuovo" nella fornitura di tabacchi da sigaro, produce anche tabacchi con rese produttive molto basse ma estremamente concentrati in aromi, e vista la complessità di questi sigari non è da escludere che venga utilizzata una piccola quota di queste foglie.
Sigari quindi di qualità elevata, con un'ottimo equilibrio organolettico fra forza ed aromi, una buona complessità ed intensità aromatica, e una discreta evoluzione, soprattutto nei formati di dimensioni importanti. A completamento di queste caratteristiche incontriamo, come in tutto il gruppo Davidoff del resto, una costruzione quasi impeccabile, con sigari dal tiraggio ottimale, che raramente necessitano di correzioni del braciere in corso di fumata, e la cui cenere si presenta di una compattezza fuori del comune.
Apparentemente non ci sono note negative da segnalare, in realtà il prezzo sui mercati europei, elevato per i formati medi e grandi, li rende scarsamente competitivi rispetto ai parivitola cubani e ad altri caraibici di alta gamma, i piccoli formati invece, prodotti secondo le tendenze di mercato attuali, dal prezzo molto competitivo (si nota per altro una disparità di prezzo eccessiva fra piccoli e grandi formati della marca), non raggiungono, per ragioni intrinseche del formato, la qualità organolettica percettibile sui formati più lunghi.
Il vitolario attuale offre diversi formati (citati di seguito secondo l'international shape), fra cui un Churchill (ovviamente!!), una Corona Gorda, un Robusto, un Toro, una Petit Corona, una Très Petit Corona e uno Short Belicoso, gli ultimi due formati sono caratterizzati da prezzi più contenuti, e confezionati in scatolette di alluminio da 4 pezzi. Una strana suddivisione del packaging e delle fasce di prezzo che tuttavia ha una sua logica, nell'ottica di esplorare fasce di mercato differenti.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...