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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

06 settembre 2013

Contesto ideale per fumare: cadono alcuni sterotipi e si rafforzano cultura, convivialità e gusto.


si è concluso oggi il nostro ultimo sondaggio, che sostanzialmente conferma alcuni aspetti noti del mondo del sigaro, ma allo stesso tempo ne sottolinea altri che sono tutt'altro che scontati. Circa un mese fa abbiamo chiesto ai nostri lettori  quale fosse la loro situazione ideale per fumare un sigaro, e le scelte che avevamo delineato erano le seguenti: -Ad una elegante cena di gala (a significare la "visione" del sigaro come oggetto lussuoso, esclusivo e d'elite);  - Dopo una cena informale con gli amici (come momento conviviale di aggregazione); Da solo nel tuo salotto con un buon distillato (come prodotto di alto livello organolettico da gustare con attenzione); -Su una spiaggia con un cocktail ghiacciato (come un momento di evasione, relax, fuori dal tran tran quotidiano); - Come accompagnamento durante il lavoro (come "diversivo", complementare ad altre attività); -Ad una serata di club o evento organizzato (come momento di condivisione culturale e di gusto tra appassionati).  I risultati, su un campione di 120 votanti (probabilmente tutti mediamente appassionati poichè si tratta dei followers del nostro blog), hanno evidenziato tendenze piuttosto nette. In primis, smentendo lo stereotipo (ormai anacronistico ad avviso di chi vi scrive) di sigaro come prodotto d'elite , esclusivo, ostentato come status symbol (il contensto del sigaro alla cena di gala prende un solo voto su 120). A tal proposito, conoscete tutti la mia posizione, ho scritto da più parti "smoke without smoking", intendendo che è ora di "togliere la cravatta" alle serate di degustazione ed agli eventi (intendiamoci non se ne deve fare una regola, ma nemmeno un obbligo in senso opposto). Altro contesto poco gettonato (1 voto su 120) è quello del sigaro fumato durante il lavoro, e questo riflette una tendenza del consumatore di sigari ormai assodata: il sigaro non è un vizio, ma un piacere, e come tale va trattato da protagonista, e non come "sottofondo" per altre attività. Ultimo dei contesti poco votati, con sole 4 preferenze, è stato quello della fumata con cocktail su una spiaggia, e questo rende onore e merito a mio avviso a tutti coloro che hanno speso passione per divulgare la cultura dei puros in Italia; il sigaro infatti non viene più considerato come qualcosa di decontestualizzato, da relegare ad occasioni speciali o a momenti di relax, o stereotipato come qualcosa di esotico che si vede nei film,  ma viene ormai considerato un prodotto fruibile nella vita di tutti i giorni. Questo dato è confermato dai risultati degli altri 3 "scenari" votati (cena informale con amici - 43 voti -, da solo con un buon distillato - 37 voti -, ad una serata di club/evento - 34 voti-), questi tre risultati, oscillanti tra il 29 ed il 36% delle preferenze ciascuno, e  che nel complesso raggiungono il 95%, ci danno un quadro chiaro di come viene percepito oggi il fumare sigaro, ovvero come momento di aggregazione (il famoso placer de compartir), occasione per una degustazione "da meditazione" di alto livello, e momento di condivisione culturale tra appassionati. Questi dati tendenziali evidenziano una "maturità" del mercato che forse non era così chiara ai più; è anche vero che chi segue questo blog (e quindi il "campione" di votanti) rappresenta una fetta di mercato più attenta a certi aspetti, e non è rappresentativa del 100% dei consumatori, ma i risultati emersi sono comunque impressionanti per la loro nettezza ed evidenziano chiare (e per certi versi sorprendenti) tendenze.
Ovviamente siamo consapevoli della distinzione tra tendenze e gusti personali, per cui, essendo il sigaro prima di tutto un piacere, è giusto che ciascuno se lo goda come più gli piace nel contesto più consono ai propri gusti. Il dato emerso però non può essere ignorato da chi come noi si rivolge ad un pubblico composto da più persone, ne dal mondo delle associazioni e dei club.

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    Risposte
    1. Carissimo Romeo,

      nella vita potrei rinunciare a tutto!
      Per quanto io sia un enologo e sommelier potrei anche rinunciare al vino. Potrei rinunciare alla musica, a viaggiare, al sesso, ... a tutto

      MA NON RINUNCEI MAI AD UN SIGARO CUBARO!

      Mi fa male? Chissenefrega! Mi fa bene allo spirito!

      A quasi 50 anni penso, ad esempio, a quanto fa più male la compagnia di tante persone, colleghi, ...

      E la cosa che spesso fa ancora più male è il lavoro, specialmente in certi ambienti. Sui badge delle aziende ci dovrebbe, obbligatoriamente, essere scritto: "Il lavoro danneggia la salute, non esagerare!"

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    2. il commento sopra è stato cancellato in quanto considerato spam

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