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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

28 febbraio 2013

Valorizziamo l'extra-cubano: VegaFina Sumum ES

Per questa seconda puntata di: "Valorizziamo l'extra cubano", ho scelto di fumare questo VegaFina Ediction Especial mai fumato in precedenza.
Per altre informazioni vi lascio il link del sito web del Produttore.





Carta d'identità del Sigaro:
Marca: VegaFina
Serie: Ediction Especial
Vitola de salida: Sumum
Vitola de galera: Robusto
Misure: 127x54
Tipologia Sigaro: Totalmente a mano
Paese di produzione: Rep. Dominicana
Capa: Ecuador (seme cubano)
Capote: Rep. Dominicana
Tripa: Nicaragua, Rep. Dominicana, Perù.

Analisi a crudo:
Semplicemente bellissimo e perfetto: la costruzione è impeccabile, con un capa bellissima colorado maduro, con toni bruni, brillante e senza venature in rilievo. Al tatto risulta setosa, grassa e molto piacevole tra le mani. Portandolo al naso, si possono sentire profumi di media intensità come il legno e cuoio.

Analisi gusto-olfattiva di fumata:
La fumata parte con aromi legnosi (2), cuoio (1), terra (1), floreale (1), erbe aromatiche (1), mentre la forza è media leggera. Nel secondo terzo, compaiono note vagamente mielate (1) e di nocciola (1), la forza aumenta a media. Nell'ultimo terzo appere per un breve periodo una nota di gomma (1, non per questo negativa) mentre per il resto non si hanno cambiamenti sostanziali da segnalare.

Conclusioni:
La combustione è stata regolare,  con un perfetto bracere conico e dalla cenere grigia-bianca.
La ligada di questo sigaro non mi è sembrata particolarmente pregiata, se dovessi riassumerla, direi legnosa, floreale, terrosa e vagamente di erbe aromatiche.

Pregi:
  • Di costruzione impeccabile con una capa di grande qualità.
  • Un Sigaro per tutti e non impegnativo.

Difetti:
  • Purtroppo la sua bellezza estetica non è ripagata dalla qualità del suo fumo.
  • E' carente soprattutto nella complessità aromatica e nella finezza nel distinguere gli aromi.
Abbinamenti:
E' un Sigaro relativamente leggero, per questo lo consiglierei a fumate pomeridiane, aperitivi o in dopo pranzi leggeri anche  base di pesce e non troppo elaborati. Abbinerei distillati poco alcoolici e aromatici  o magari vini dolci frizzanti o passiti. Come birre, bionde non troppo complesse e poco amare tendenti all'abboccato.

Punteggio e pagella:
Equilibrio: Armonico
Complessità: Buona
Evoluzione: Buona
Persistenza: Lunga
Finezza: Comune

Punteggio complessivo: 75

26 febbraio 2013

Fumiamo insieme: Ramon Allones Grandes (ER SPAGNA 08)

Oggi mi trovo a recensire questo Sigato fumato in compagnia alla cena del nostro Cigar Club presso la Taverna 12 lune di Scanzorosciate il 22 febbraio. Con questo articolo tralascerò di raccontare la magnifica serata trascorsa in compagnia e mi occuperò strettamente del Sigaro fumato.


Carta d'identità del sigaro:
Marca: Ramon Allones
Serie: Edizione regionale spagnola 2008
Cuno: TEB OCT08
Tiratura: 09486 / 12000
Formato: Paco
Misure: 180 x 49
Prezzo: ~19€



Analisi a crudo:
La capa è colorado con toni bruni e dorati, dal colore uniforme e luminoso. Al tatto risulta legermente ruvido, vellutato e con una costruzione eccellente leggermente box pressed per qualche esemplare. A crudo si percepiscono profumi di cuoio e stalla.

Analisi gusto-olfattiva di fumata:
La fumata parte con una forza media-forte per la prima metà del primo terzo e povera di aromi, ma dopo qualche puff iniziamo a riconoscere la terra dominante (3), cuoio (2), legno (2) e un erbaceo di fondo (1).
Al gusto troviamo una sapidità piacevole (2) e l'amaro (2) più che altro all'inizio. Il secondo terzo la forza si assesta sul medio, si rafforza il cuoio (3) e scompare l'erbaceo; mentre in bocca compare una lieve acidità (1) e diminuisce gradualmente l'amaro. La fine risulta pressochè invariata, con un leggero aumento di forza rimanendo comunque sul medio.

Dinamica e conclusioni di fumata:
Il tiraggio è partito leggermente serrato per poi correggersi nel corso della fumata. La combustione è stata regolare con un bracere piatto,dalla cenere grigia acciaio e relativamente solida. La ligada di questo sigaro risulta relativamente più forte dei (quasi) pariformato nel vitolario standard, come caratteristica dei gusti spagnoli piuttosto decisi e a livello aromatico molto terroso, cuoio e legno.

Pregi:
  • Un'aromaticita limitata ma nel complesso piacevole e elegante.
  • É un'edizione regionale, quindi consiglierei di provarla se è possibile, perché sarà una pruduzione limitata e irripetibile.

Difetti:

  • Purtroppo la stagionatura ha portato alla prima metà del primo terzo un fumo molto forte a livello nicotinico e relativamente povero di aromaticità.
  • E' un sigaro con una complessità aromatica piuttosto deludente per il formato importante.
  • Nel box da 10 che abbiamo fumato, cè stata una costanza produttiva un pò scarsa, perchè 2 non tiravano e altri erano molto forti e poco aromatici.
Abbinamenti:
E' un Sigaro per dopo cene importanti e abbondanti a base di carne o selvaggina, da abbinare volendo a qualche distillato preferibilmente molto aromatico per arricchire la fumata. Come birre, bionde tendenti al dolce, complesse e ben luppolate.

Punteggio e pagella:
Equilibrio: Buono
Complessità: Media
Evoluzione: Buona
Persistenza: Lunghissima
Finezza: Eccellente

Punteggio: 82

24 febbraio 2013

Valorizziamo l'extra-cubano: Santa Clara N.4

Oltre alla rubrica già inoltrata "alla scoperta dei Figurados", ho deciso di iniziare un nuovo appuntamento chiamato "valorizziamo l'extra-cubano".In questa nuova rubrica, cercherò di esaminare tutti quei Sigari "sconosciuti" che vediamo negli humidor dei tabaccai e che spesso snobbiamo perchè non li conosciamo, o perchè non provengono dalla leggendaria isola di Cuba.
So che il termine "extra-cubano" non è corretto, perchè vorrebbe intendere che il Sigaro cubano è IL SIGARO punto di riferimento, ciò nonostante userò questa classificazione errata perchè voglio proprio cercare di DISTINGUERE e VALORIZZARE questi artefatti per molti sconosciuti.Questo appuntamento ha anche lo scopo di essere una sorta di database, perchè per trovare le caratteristiche (es. capa, capote, tripa, paese produzione...) di questi Sigari, bisogna spesso cercare in siti americani, quindi ho deciso di fare questo "lavoraccio" per voi cari lettori del Cigar Blog.
L'unica accortezza che chiedo ai lettori, è di lasciare un commento con il prezzo dei sigari, se ci fosse quache tabaccaio che possiede i puros in questione, perchè possiedo così tanti sfusi che non ricordo di tutti, dove li ho comprati o quanto li abbia pagati.

Carta d'identità del Sigaro:
Marca: Santa Clara 1830
Serie: maduro
Vitola de salida: N. 4
Vitola de galera: Petit corona
Misure: 125x43
Tipologia sigaro: Totalmente a mano
Paese di produzione: Messico (Puros)
Capa: Maduro capa madura San Andreas
Capote: Marron limpio San Andreas
Tripa: Marron San Andreas

Per altre informazioni vi lascio il link dell'importatore Lubinsky

Analisi a crudo:
La capa si presenda maduro carico, con tonalità brune, di colore uniforme e luminoso. Al tatto risulta piuttosto secco e leggermente ruvido, dovuto probabilmente alla mancanza di grasso.La costruzione risulta discreta, perchè sulla testa sono presenti imperfezioni di assemblaggio. All'olfatto, abbiamo profumi intensi di cuoio, cacao, caffè e spezie.

Analisi gusto-olfaffiva di fumata:
Il primo terzo parte subito con aromi molto netti di cacao (3), spezie (3), caffè (2), cuoio (2), terra (1), legno (1) e caramello (1), mentre la forza è media. Al gusto abbiamo una grande sapidità (3), acidità (1), amaro (1), piccante (1) e asciutto (1 dovuto probabilmente al tiraggio eccessivo). Il secondo terzo risulta più corposo, e si rafforza il caramello (2), caffè (3), terra (2), compare la noce (2), mentre il cacao viene coperto dagli altri aromi più forti e rimane di sottofondo (1).Verso la fine cresce la forza a media-forte e a livello aromatico si intensifica il cacao (2) e copaiono anche note pepate (2).

Conclusioni:
Il tiraggio risultava piuttosto eccessivo, la combustione regolare e la cenere è di colore grigia bianca e friabile.
La ligada che ha caratterizzato questa fumata è molto speziata, con aromi pieni e forti di caffè, cuoio, cacao, noce caramello; mentre la forza risulta poco più di media nel complesso.La fumata è durata circa 60 minuti.

Pregi:
  • Ha un carattere rustico pieno, gustoso e paragonabile a certi cubani, dovuto ai tabacchi messicani molto vigorosi e "grezzi".
  • Possiede una paletta aromatica e una finezza di aromi eccellente.
  • Ha una piacevole piccantezza fin dai primi puff.
  • Un prezzo molto onesto per la qualità del fumo.

Difetti:
  • Questa sua rusticità, potrebbe non essere apprezzata dai palati più fini.
  • Non ha una grandissima evoluzione, probabilmente perchè parte subito deciso e non lascia spazio a cambiamenti sostanziali.
  • Tiraggio eccessivo, produce un fumo leggermente secco e non permette lo svilupparsi di una buona pastosità del fumo.

Abbinamenti:
Si potrebbe fumare in molte situazioni: pomeriggi, aperitivi, cene o pranzi a base di carne preferibilmente etnici (molto speziati), magari dopo un pasto al ristorante messicano al quale si abbina perfettamente per la speziatura e la piccantezza del Sigaro. Come alcoolici, direi corposi e preferibilmente con note speziate e terrose.Come birre, scure molto tostate, azzarderei con uno stile stout tipo la Guinness.

Punteggio e pagella:
Equilibrio: Armonico
Complessità: Eccellente
Evoluzione: Buona
Persistenza Lunga
Finezza: Eccellente

Punteggio: 78

22 febbraio 2013

Alla scperta dei fugurados: Partagas P N2

Eccoci di fronte a un grande classico, per molti il piramides di riferimento nel vitolario cubano: il grandissimo P2 di Partagas, probabilmente il figurados più prodotto a Cuba.






Carta d'identità del Sigaro:
Marca: Partagas
Vitola de salida: P No. 2
Vitola de galera: Piramides
Misure: 156x52
Tipologia Sigaro: Totalmente a mano
Capa, Capote, Tripa: Puros cubano

Analisi a crudo:
Il Sigaro si presenta di colore colorado con toni tendenti al bruno, luminoso e con piccole macchioline verdi verso la punta.
La capa risulta di buona qualità, con venature appena visibili, liscia e vellutata al tatto; mentre la costruzione è buona, questo perchè penalizzata dalle piccole imperfezioni sulla punta
A crudo si percepiscono aromi intensi di cuoio, cacao, legno e stalla.

Analisi Gusto-Olfattiva di fumata:
La fumata comincia subito con aromi intensi di caffè (3), cacao (2), cuoio (2), legno (2), polvere (tabacco stagionato, 2), erbaceo (2) e terra (1)...praticamente una partenza esplosiva ed emozionante!
Al gusto abbiamo la sapidità (2), dolcezza (1), amaro (1) e acido (1), mentre la forza parte media.
Il secondo terzo compare una nota leggermente floreale (1), mentre si rafforza la terra (2), cala il legno (1) e l'erbaceo (1).
Al gusto non abbiamo cambiamenti sostanziali a parte la forza che cresce a media-forte.
All'ultimo terzo compaiono le note pepate (2) e aumenta il legno (2); la forza cresce rimanendo comunque sul medio-forte.

Conclusioni:
Durante la fumata il tiraggio è perfetto e la cenere risulta grigia scura tendente al nero.
La ligada di questo puros è esplosiva, con aromi predominanti di caffè, cuoio, legno, terra e una forza media-forte.

Pregi:

  • Una complessità e finezza di aromi eccezionale!
  • Pieno, corposo, rustico...un torpedo di razza!
  • Assolutamente da provare almeno una volta il più presto possibile se potete!
Difetti:

  • Purtroppo ha avuto un periodo molto discontinuo nella produzione, soprattutto per la grande richiesta di questo modulo.
  • A parte questa degustazione (leggermente "anomala" dalle altre fumate) , ho trovato questo formato carente in evoluzione: parte subito con una forza sostenuta che si protrae per tutta la fumata.
  • Questo sigaro dà un "botta" nicotinica al fumatore, per questo lo sconsiglierei ai neofiti (dovrebbe essere infatti il Sigaro cubano con la più alta quantità di Ligero nella ricetta della tripa).

Abbinamenti:
Un sigaro di questo calibro si può abbinare solamente a cene obbondanti, soprattutto di carne e selvaggina. Sconsiglierei aperitivi e mi concentrerei su una fumata di meditazione per poterlo apprezzare a pieno.
Come distillati, consiglierei qualosa di non aggrassivo o meglio di degustarlo con una semplice acqua per non coprire il grande bouquet.

Punteggio e pagella:
Equilibrio: Armonico
Complessità: Eccellente
Evoluzione: Buona
Persistenza: Lunghissima
Finezza: Eccellente

Punteggio: 91

20 febbraio 2013

Terza serata del Cigar Club Sassari: UNA OSPITALITA’ ECCEZIONALE!

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Il famoso autore sardo Marcello Fois scrive: “Devo ammetterlo: siamo ospitali. Non ci vuole nulla ad accettare l’ospitalità di un popolo. Ma avete mai provato a rifiutarla? Avete provato a dire “basta” alla quindicesima portata durante un pranzo? O dire che non avete voglia di prendere niente se qualcuno vi offre qualcosa al bar? Provateci, farete un’esperienza mistica. Capirete che è più facile accettare che rifiutare se non volete spiegare che non siete abituati a bere birra alle sette del mattino. Un consiglio: dite di sì. Al bar accettate subito l’offerta. Perché una cosa è certa: se qualcuno vi offre qualcosa, finché non avete preso quel qualcosa non vi muovete dal posto in cui vi trovate”.  
Ecco una buona sintesi della nostra trasferta sassarese e della grandissima amicizia che ci ha travolto! All’imbarco ad Orio al Serio eravamo ben in sei: Beppe, Gino e Luca, che andavano a Sassari per lavoro e passavano le serate con noi; io – con un alibi un po’ posticcio di lavoro -, Francesco ed Enrico. 
Arrivo all’aeroporto di Alghero più che puntuali e via subito verso la città. Molliamo i bagagli in albergo e si fanno due passi in centro. Passeggiando nel corso centrale, l’amicizia e l’ospitalità si fa subito sentire. Passiamo dai vari soci del Cigar Club di Sassari che hanno splendidi negozi in centro ed è subito festa e casa. 
E’ a mezzogiorno quando mollo Francesco ed Enrico alle parole: “ma noi ci facciamo solo qualcosa di leggero, un toast…..”. E invece si fiondano a Sennori, nel famoso ristorante da Vito, ormai punto di riferimento di ogni trasferta sarda. Bè, insomma, io li ritrovo il pomeriggio atterrati dal pranzo che non definirei leggero. 
Alla sera, eccoci tutti e sei pronti al ristorante Li Lioni di Porto Torres, dove si svolge la serata del Cigar Club Sassarese capitanato dall’ottimo presidente Renato Mongiu. Organizzazione perfetta e gran pienone! 
Una serata con cucina di terra che si è aperta con gli antipasti di salumi sardi e i piedini di maiale in umido, passando per i primi della zuppa gallurese e malloreddus, arrivando poi al famoso porceddu e concludendo con ricotta di pecora al miele. Il tutto annaffiato con straordinario vino di Piero Delogu, presente alla serata. Stiamo parlando delle famose tenute Delugu i cui vini Ego, Geo e Die sono eccezionali ( con menzione al Vinitaly 2012). 
E, finalmente, il momento del sigaro: LA GLORIA CUBANA TRIUNFOS - ED. REG. SUIZA 2010, solo 2400 box in tutto il mondo, fumata splendida, non aggressiva, aromatica e fino alla fine; ma la serata non finisce li! Sul bello dell’andare a casa il mitico Piero, con Renato e alcuni amici, ci invita a casa sua e via di buon vino, pecorino e salsiccia……. e cantata insieme. Certo sulla lingua sarda avevamo qualche difficoltà nel canto, ma Francesco – che sosteneva di capire (!!!) traduceva alla perfezione. No comment ! 
Insomma ragazzi, alle 4,30 rientro in albergo, con la promessa fatta a Piero di tornare da lui il giorno dopo per una “Favata”. 
E così, il sabato, ignari di cosa fosse la Favata, all’una ci presentiamo sul luogo stabilito, in una azienda di Piero. 
Cerco sul dizionario, col senno di poi: la Favata sassarese è un sostanzioso piatto unico tipico del carnevale. Traduco : ci troviamo di fronte un pentolone meraviglioso in cui bolle ogni bendiddio e le fave sono solo un piccolo ingrediente. Vediamo verze, salsicce, cotenne, erbe varie, maiale e chissà che altro. Si, aveva ragione il dizionario, ve lo assicuro è sostanzioso! Io e Enrico ci conteniamo ma Francesco dobbiamo fermarlo, si fa anche la zuppa col brodo. Piero è un ospite eccezionale: gran cuoco, e mescitore del suo straordinario vino e poi liquori ecc. Siamo una quarantina e, parlando qua e la scopriamo gli amanti dei sigari poiché si sa, anche se ben nascosti, siamo ovunque! E il pomeriggio porta una bella fumata. 
Ben satolli riprendiamo la strada dell’albergo, ma non per riposare, dopo circa due ore ci aspettano Beppe, Luca e Gino (bel provati dal vero lavoro) per andare a cena. Il nostro motto, a questo punto, è solo uno: siamo in guerra e si deve combattere. Quindi alle 20,30 si riparte per Sennori al ristorante da Vito che in reportage precedenti vi hanno già raccontato. 
In sintesi si può dire che Vito e i suoi collaboratori son sordi: sia che tu ordini o non ordini è uguale; lui porta tutto ciò che vuole. Antipasti a non finire, fregola in brodo di granchio e spaghetti alla bottarga. Per fortuna ci sta un sigaro che, si sa, è il più potente digestivo esistente. 
All’una a letto e alle sei del mattino si riparte da Alghero.

Una due giorni intensa, travolti dalla generosità e ospitalità degli amici sassaresi. Ormai è chiaro la civiltà di un popolo si vede dalla sua capacità di far sentire a casa gli altri, gli estranei. E la Sardegna è patria di civiltà !
grazie Edo



18 febbraio 2013

Toscanello Scelto Monorigine: una recensione completa

Qualche  mese fa vi abbiamo parlato dell'uscita di questi sigari, prodotti nelle manifatture di Cava de' Tirreni con tabacchi nazionali provenienti da specifiche zone di coltivazione, allo scopo di esaltare le caratteristiche aromatiche e gustative peculiari del Kentucky coltivato nella nostra penisola. Oggi siamo in grado di offrirvi una recensione completa di questa linea di produzione.

TOSCANELLO SCELTO VENETO:
Abbastanza gradevole all'aspetto anche se i sigari nella scatola sono abbastanza variabili per colore, a tratti simile a un sigaro caraibico. Compare infatti una nota di fieno, percettibile in alcuni caraibici, soprattutto se giovani, che difficilmente si riscontra nei sigari toscani, le note tipiche legnose del toscano, in questo sigaro fanno da sfondo, lasciando spazio a sentori leggermente speziati e di frutta a guscio. al gusto si presenta abbastanza delicato con poche note amare, una buona dolcezza e accenni di sapidità ed acidità, non importanti ma che favoriscono la salivazione.  Anche la forza nicotinica non è tipica del toscano, ma medio-leggera, ed è grazie a questo che si percepiscono le note olfattive più delicate, generalmente coperte nei toscani di gusto più intenso. La combustione è regolare, l'unica nota negativa è la comparsa, verso metà fumata di un tono vagamente tannico che riduce la salivazione, che pure è favorita dal gusto del sigaro, e rende un po' meno percettibili i sapori, già lievi, di questo toscanello.

TOSCANELLO SCELTO VALDICHIANA:
Decisamente gradevole a crudo, con fasce un po' più scure e più lucide rispetto al resto della gamma, con aromi a crudo di media intensità, molto caratteristici della famiglia dei toscani. In fumata la combustione è abbastanza regolare, seppure con qualche minima correzione necessaria sulle venature, gli aromi sprigionati sono decisamente legnosi e vagamente speziati, sul finale compare una nota di tostatura. A differenza delle aspettative a crudo però, il carattere del toscano "verace" non si manifesta appieno in fumata, soprattutto in termini di forza, pur essendo più forte di altri sigari della gamma infatti, si attesta su un livello di forza medio. Al gusto compaiono note più tipiche, con un amaro di fondo non sgradevole, equilibrato da note dolci lungo tutta la fumata, compare in maniera abbastanza decisa anche la sapidità. Persistenza media, e un tono di cuoio che compare più in post fumata che a sigaro acceso, accompagnando gradevolmente il palato per un paio d'ore.

TOSCANELLO SCELTO VALTIBERINA:
Per i toscanofili convinti sicuramente questo è il sigaro che maggiormente soddisfa il palato, si tratta infatti del sigaro più forte della gamma, un corpo nicotinico che sicuramente si può definire medio-alto. A differenza degli altri sigari, in diversi esemplari fumati si sono riscontrati problemi di combustione, teniamo però a ricordare che, nei toscani, problemi di questo tipo sono abbastanza normali, visto che il tabaccho kentucky è per sua natura ricco di venature che inevitabilmente modificano la progressione del braciere. I sentori a crudo rivelano note di legno associate a quelle di terriccio e stalla, che lasciano intuire una fermentazione terminata da poco (o ripresa leggermente in scatola per via di una maggiore umidità). Le note gustative sono decisamente "da toscano" con amaro e sapido che dominano il palato. A livello aromatico compaiono toni legnosi e terrosi e a fine fumata cuoio e cacao. Nonostante il carattere abbastanza deciso la persistenza non è delle più lunghe, ma tutto sommato il sigaro è probabilmente tra i migliori di questa gamma.

TOSCANELLO SCELTO LAZIO:
Ancora carattere toscano, sebbene più "mild" rispetto al Valtiberina, gli aromi a crudo infatti ricalcano sostanzialmente quelli del sigaro precedentemente descritto (legno e stalla), pur essendo più lievi come intensità. Anche nel gusto si riscontrano ancora i sentori tipici del toscano con la sapidità e l'amaro che prevalgono, seppur in maniera meno importante rispetto al Valtiberina; questa minore intensità gustativa lascia però spazio a sapori di sfondo vagamente dolci che nel sigaro precedente restavano probabilmente coperti dal maggior corpo. La forza nicotinica è di media intensità, e lascia percepire una discreta paletta aromatica con note di legno, frutta a guscio e spezie, sostituite da note tostate sul finale.

TOSCANELLO SCELTO CAMPANIA:
Se il Soldati viene definito il meno toscano tra i toscani, questo sigaro, condividendo con la produzione del Soldati il territorio di coltivazione, lascia presagire una fumata meno corposa e più aromatica rispetto alla media dei sigari appena descritti. Infatti già gli aromi a crudo rivelano un'intensità aromatica più lieve, con sentori erbacei e una nota a metà tra il balsamico e il liquoroso, sempre di media intensità. Anche in fumata le aspettative vengono confermate da un corpo nicotinico più leggero rispetto agli altri sigari qui descritti. La minor forza si traduce anche in una accentuata riduzione dell'aspetto amaricante della nicotina, ed infatti l'amaro è appena accennato, gli stimoli gustativi sono infatti più verso la sapidità con qualche nota dolce. A livello aromatico non siamo però al pari del Soldati, che ad avviso di chi vi scrive, spicca particolarmente in tal senso, la paletta aromatica infatti lascia un sentore di legno che definirei "di segheria" (forse a metà tra il legno e il cartone), qualche nota di pepe sul finale, e poche altre note di lieve intensità, comparse qua e la lungo la fumata.


15 febbraio 2013

ZINO PLATINUM Ten Collector’s Edition


Vitola de Salida: Ten Toro X
Vitola de Galera: Toro Especial
Largo: 140
Grueso: 60
Nazione di produzione: Dominican Republic
Tripa: Criollo Visus, Piloto Ligero, San Vicente Visus, Pelo de Oro Visus
Capote: Piloto (Dominican Republic)
Capa: Nicaragua Rosada


“Il freddo dell’inverno, la scarsa disponibilità di locali per fumatori, e adesso…non ci vedo più dalla voglia di fumare!” (cit. pubblicità Fiesta)

Per fortuna che c’è il mio amato club; finalmente ci si rincontra per una serata di assoluto e puro relax. Almeno per una sera, basta con tutto ciò di cui siamo costretti a preoccuparci giorno dopo giorno e possiamo finalmente concentrarci su quello che poi è la priorità per tutti, e cioè noi stessi.
Uscito da lavoro ho potuto permettermi di avere solo due fantasie in mente: la scelta del sigaro e l’idea di rivedere i compagni del club.
Per l’occasione ho scelto, insieme a Franco, il nuovissimo Zino Platimun Ten, nel formato Toro X; il solo disponibile in Italia, almeno per ora.

Ne ho avuto in regalo un intero box per il mio compleanno :D

In tutta sincerità non sono un’amatore dei ring esagerati, ma non credo mi abbandonerà mai la voglia di sperimentare ciò che non ancora ho provato (nei limiti del buon senso, chiaramente).
Il locale che ci ha ospitato per questa serata “informale” del club, con scelta del sigaro libera, è stato Sapori d’Arte, in via Gobetti a Pescara.

Vorrei spendere due parole per sottolineare quanto ci siamo trovati bene e quanto, Stefano e sua moglie, i titolari, ci abbiano fatto sentire ospiti graditi.

Passiamo al sigaro.
Premetto che, almeno per me, è difficile riuscire a trarre dettagli approfonditi da un sigaro fumato in una cena in compagnia, ma un’idea di massima me la sono fatta.
Come ho detto è un formato di una certa imponenza, 60/64 per questo modulo, cosa che ho avuto occasione di provare finora solo con i Nub.
Secondo me è un sigaro con caratteristiche controverse, da un lato c’è la nota eleganza che identifica questo brand e dall’altro c’è questo formato “poco raffinato” (lasciatemi passare il termine), senza contare il cofanetto con i murales fatti dai writers newyorchesi; sembra un sigaro che vuole fare il gentleman, ma non lo è.
Comunque…obiettivamente il suo aspetto è dato, al di là delle riflessioni filosofiche soggettive, dalla sua manifattura: è bellissimo. La capa è tesa e lucida, i profumi a crudo sono profondi e pieni; qualche piccola imperfezione derivante forse da una scostolatura non proprio perfetta nel capote. L’anilla è meravigliosa, sembra metallo satinato color blu anodizzato; un capolavoro.
Dopo l’accensione, i primi puffs mostrano ricchi sapori di spezie dolci, molto soddisfacenti, che accompagnano l’intera fumata.
Il tiraggio è veramente impeccabile, così come la sua combustione.
Grazie alla circonferenza, è un sigaro che dura piuttosto allungo, infatti soprattutto nel primo terzo, quasi scoraggia la lentezza del progredire della combustione, seppur con un’ottimo tiraggio.
Netta è l’evoluzione tra primo e secondo terzo, dove c’è un aumento di forza, già presente nel primo ed ancor più marcata nell’ultimo e tostato terzo.
L’equilibrio è azzeccatissimo e permette di gustare ogni singolo puff senza dover gestirli per avere un gusto pieno in bocca. Il fumo è denso ed abbondante.
Forse manca un pò di complessità nella paletta aromatica, ma mi riservo una miglior’analisi nella prossima fumata.

Apparenza e Costruzione:★★★★½ 
Tiraggio e Combustione:★★★★★ 
Forza:★★★½☆ 
Sapori:★★★★☆ 
Aromi:★★★½☆ 
Evoluzione:★★★☆☆ 
Equilibrio:★★★½☆ 
Complessità:★★★☆☆ 
Valutazione generale:★★★¾☆ 


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