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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

31 gennaio 2014

Aromi (e sapori) Primari, Secondari e Terziari: Possiamo parlarne anche nel sigaro?


Benchè per quanto riguarda i vini la concezione di aromi primari, secondari e terziari sia in parte smentita dalla sempre migliore conoscenza dei composti chimici responsabili dell'aroma del vino, la percezione organolettica dei sommelier, specialmente su alcuni tipi di prodotto, si concentra ancora sulla ricerca degli aromi che derivano principalmente dalle tre fasi del ciclo di vita del prodotto. Si parla infatti di

28 gennaio 2014

Por Larranaga "Secretos" una regionale low cost!

Arrivata da pochissimo giorni sul mercato spagnolo, questa regionale sarà a nostro avviso un importante test su alcune politiche anche future proposte da Habanos.

È innegabile che la sempre più negativa congiuntura economica, non favorisca una passione come quella del sigaro (la recente notizia del crollo delle vendite nel Regno Unito ne è la conferma), da sempre sinonimo di benessere, e magari darà una spinta alla proliferazione dei mercati "alternativi" a quello cubano, vedasi Perù, Honduras, Brasile, più fruibili ai tanti nei prezzi.
Ecco allora che Habanos in collaborazione con Altadis, lancia in Spagna, uno dei più mercati più colpiti dal calo della vendita di sigari, una regionale "low cost".
Ebbene, ci troviamo davanti a questo Secretos di Por Larranaga.
Identico formato del più  nobile Secretos di Cohiba(110x40), si presenta in box da 25 al sorprendente costo di 3.85€, disponibile in 8000 scatole numerate.
Il Secretos un record l'ha già stabilito, è la regionale più economica da quando nel 2005 Habanos decise il lancio di queste "Series", che vi ricordiamo, avevano come prerogative base, quella di essere disponibili solo per i mercati regionali di competenza e quella che la vitola non fosse mai stata prodotta per il brand utilizzato, afferente ai marchi locali o multilocali rilasciati da habanos (in quanto quelli di nicchia e globali sono riservati alle Edizioni Limitate).
Abbiamo avuto la possibilità di testarne un esemplare, in esclusiva per il Cigar Blog, e l'abbiamo trovato "interessante". Facciamo delle considerazioni in parte abbozzate in precedenza.
La Spagna è uno dei paesi che più risente del calo della vendita di sigari e dove il 26% della popolazione è purtroppo disoccupata, il sigaro fa parte della più antica tradizione iberica e Altadis, con grande cognizione di causa, ha imposto ad Habanos SA uno sforzo per cercare di dare un impulso significativo ad uno dei mercati più importanti al mondo.
L'ottica del Secretos è apprezzabilmente "sociale" a nostro avviso, e di questo non possiamo che fare un plauso per questa scelta sicuramente poco commerciale ma molto "popolare".
Torniamo al sigaro in questione, bello a vedersi, capa clara, con la bellissima anilla dorata, profumi leggeri e soavi, cuoio, tabacco stagionato, legno, ottima la costruzione e il riempimento, fattura buona.
Molto differente dal petit corona la fumata, sicuramente dolce ma più rustica, fortaleza medio-leggera, nel primo tercio qualche accenno di frutta secca, equilibrato ma senza una grandissima evoluzione e persistenza appena sufficiente, una fumata simpatica ma sicuramente non indimenticabile.
Sigaro ideale per una passeggiata, piuttosto che per una veloce fumata dopo pranzo o per un apertivo a base di bollicine.
In sostanza, ottima la scelta commerciale e il proposito, che di per se rende più accattivante una fumata di media qualità.
Da riprovare in futuro per valutarne l'evoluzione in invecchiamento, anche se si prospetta una curva di fruibilità non troppo lunga, nell'arco di massimo 10 anni.


22 gennaio 2014

JOYA DE NICARAGUA CyB Robusto De Luxe

cyb robusto

Dimensioni: 133 x 50
Paese di produzione: Nicaragua
Fascia: Ecuadorian Habano
Sottofascia: Rep. Dominicana
Ripieno: Nicaragua, Perù

Non sono un esperto d’arte, per come la si intende nella comune accezione, ma posso capire come ci si sente davanti ad un’opera d’arte.
Questa sera ho fumato un sigaro donatomi il 30 d’agosto e posso solo dire che mi sono perso 5 mesi di fumate!

È un sigaro che stupisce per molti aspetti, tutti esclusivamente positivi; inizio con l’aspetto che è una delle caratteristiche che dovrebbe subito attirarci.
Ha una fascia colorado tendente al dorato, luminosa. Al tatto è vellutato ed untuoso.
Mi ha colpito la sua incredibile elasticità, e secondo me non è un caso che l’anilla sia stampata su una carta simil-plastificata che ridà molto, insieme alla fascia stessa, alla pelle di serpente, accentuandone la sensazione tattile.
Il sigaro è morbido ed ha aromi pieni ed intensi di stallatico, metallo, cacao e lievito. Mi ricorda molto il profumo caratteristico del pane marrone scuro ai 5 cereali. Fantastico.

Lo intesto ed inizio l’accensione del piede. Gli aromi sono inizialmente delicati, per mutare repentinamente in un’armonia rara. La complessità già ne primo terzo è altissima, accompagnata da un’adeguata finezza aromatica che mi fà porre una sola domanda: perchè questo sigaro non è in ogni humidor della terra??!
Al naso miele, legni pregiati ed erbe balsamiche. Sulla lingua sapori dolci, sapidi e piccanti insieme.
La forza c’è, si avverte dall’equilibrio, ma è nascosta dall’ampia paletta aromatica.

Il secondo terzo prosegue con un’ulteriore evoluzione degli aromi, spesso compaiono note di anice, un ricordo di liquirizia per proseguire delicatamente con terra e cuoio e più marcate note balsamiche. Prestando attenzione ad ogni puff si riconoscono nuovi aromi. L’anice è sempre più riconoscibile, sia al naso che in bocca; i sapori si mantengono dolci e sapidi allo stesso tempo, si presenta anche un lieve sapore metallico che ben bilancia il tutto.

L’ultimo terzo porta con se una forza notevole, gli aromi diventano più profondi e pungenti: cuoio, caffè ed in bocca un fantastico sapore di mandorla amara mai avvertito prima d’ora in maniera così netta.

Questo Joya de Nicaragua CyB è senza ombra di dubbio un protagonista del nostro panorama d’importazione e concorre obbiettivamente a dimostrare quanto il Nicaragua sia una realtà caratterizzante. Non dimentichiamo la presenza del Perù nel ripieno, spesso rifletto come i tabacchi di questo paese abbiano dato risultati così sorprendenti in tempi relativamente brevi.

Unica nota stonata è stata la combustione, che in 2 occasioni, era intenzionata a far quasi spegnere il mio esemplare; il tiraggio, regolare ed appagante.

Apparenza e Costruzione: 5/5
Tiraggio e Combustione: 4/5
Forza: 4/5
Sapori: 4.5/5
Aromi: 4.5/5
Evoluzione: 4/5
Equilibrio 5/5
Complessità: 5/5
Finezza: 4.5/5
Valutazione generale: 4.5/5

20 gennaio 2014

Toscano Originale: Assoluto, Intenso e Vigoroso - prime impressioni


Non a caso nel titolo del post c'è scritto "prime impressioni", poichè si tratta di sigari comprati sabato, umidificati in humidor per 24-48 ore e subito fumati, lontani quindi dalle condizioni in cui chi vi scrive è solito degustare e recensire i toscani, che normalmente riposano in humidor almeno un mese prima di essere fumati. Nondimeno, la descrizione a seguire, rappresenta le condizioni medie dei sigari comprati in tabaccheria, quindi ha una sua valenza nei termini di paragone che chi fuma toscano, spesso senza umidificarlo, si troverà di fronte acquistando questi prodotti.
In primis occorre dire che effettivamente i sigari testati si discostano significativamente dal Toscano Originale "standard" che siamo abituati a trovare in tabaccheria, e questo di per se è positivo, poichè amplia il range di scelta nella fascia alta di produzione della manifattura di Lucca.
Medesime le condizioni di fumata, dopo pasto, alla maremmana, con sola acqua frizzante in accompagnamento per non falsare la percezione organolettica.
Partendo dall'Originale Assoluto, che è risultato il più "mild" dei tre sigari, anche se di forza medio elevata, è probabilmente tra i tre quello che più si avvicina (anche se presenta differenze) all'originale "canonico", esprime infatti una sapdità decisa, con poche note amare e buon equilibrio complessivo. Spiccati i toni di legno lungo tutta la fumata, si rafforza sul finale con robusti aromi di cuoio e balsamici. Nel complesso una fumata appagante, di persistenza medio lunga, in termini di rapporto qualità/prezzo non troppo distante dalla produzione regolare di Originale. Fascia scura, mediamente luminosa, con venature abbastanza imponenti, tra i tre sigari fumati risulta il più "panciuto".
L'Originale Intenso è il più particolare tra i tre sigari, e si discosta abbastanza dallo standard dell'Originale, ricorda a tratti l'Anno Domini 1492 e a tratti l'Antica Riserva, con forza decisa fin da subito, benchè il maggior corpo lasci intendere una maggiore qualità dei tabacchi. Maggior corpo che però, stranamente, non si traduce in una persistenza lunghissima in post-fumata, lasciando "libero" il palato dopo un paio d'ore. Le note aromatiche dominanti sono il tostato, il caffè e a tratti il cacao, appena accennata invece la presenza legnosa, in fase iniziale si distinguono abbastanza bene toni minerali. In bocca è sempre la sapidità a prevalere, come negli altri due sigari testati, si rafforza l'amaro a metà fumata, per poi attenuarsi nuovamente sul finale, nella prima parte compare anche una nota dolce. Fascia di media intensità cromatica, venature grosse, luminosa e oleosa.
Infine, l'Originale Vigoroso, nonostante sia il più chiaro dei tre, è quello che presenta la maggior forza nicotinica, decisamente una fumata piena e degna dei palati più affini al toscano, simile, anche se solo a tratti, all'Originale 150°. L'impressione in ingresso  ricorda un sigaro fresco, nonostante le Manifatture dichiarino stagionatura lunga, parte infatti con sentori erbacei e di fieno vagamente amari. Caratteristiche smentite però, nel giro di pochi puff, a fumata lascia infatti ben presto spazio ad un'ottima struttura organolettica, dominata da sapidità e da un buon equilibrio dolce/amaro che fa da sfondo alle note di cuoio, di legno e balsamiche, con qualche sentore di frutta secca che compare in fase centrale. Anche qui si avvertono toni minerali, stemperati da una leggera acidità avvertibile soprattutto in ingresso. Molto lunga la persistenza, nel complesso forse il più azzeccato tra i tre prodotti lanciati. Fascia mediamente chiara ma meno luminosa alla vista, pancia e venature meno pronunciate rispetto agli altri due sigari.
Si tratta di tre sigari molto validi nella gamma del toscano, abbastanza competitivi in termini di rapporto qualità/prezzo, che hanno ottime prospettive di miglioramento. Le aspettative sono infatti quelle di una buona propensione all'invecchiamento, con un minimo di 6-12 mesi di humidor, ma anche un semplice condizionamento in ambiente umidificato senza grossi invecchiamenti può, ad avviso di chi vi scrive, equilibrare ulteriormente la fumata rendendola più armonica ed equilibrata.

Torna a Bergamo "FUMARE CON GUSTO"

Sotto la solita grande regia del Cigar Club Bergamo, non nuovo a queste bellissime iniziative,quattro serate all'insegna di ottimi sigari ed abbinamenti ad hoc in ogni serata.


Quattro chiaccherate dove parlare di abbinamenti e degustazioni coinvolgendo grandi produttori ed esperti del settore con i quali cercheremo di addentraci nei diversi modi di fumare e parleremo in generale del sigaro, come fumarlo e abbinarlo.
Si parte l'11 Febbraio, ore 21, con le perle enologiche del nostro amico Manuel Biava e il suo Moscato di Scanzo, che sarà preceduto dalla sua ultima splendida creatura, l'Exenthia, un vino passito a dir poco eccezionale. Per l'occasione faremo fumare il "Doge" Antico nostrano del Brenta, rigorosamente alla maremmana, quindi senza ammezzarlo, per cogliere in pieno la sua particolare evoluzione nell'arco della fumata.
Il 25 Febbraio è la volta di un altra grande serata, ospite della serata sarà l'amico Stefano Bertini della Bls sigari, grande esperto e appassionato di sigari, nonché importatore italiano dei sigari di Maya Selva ed ideatore insieme a Claudio Sgroi del nuovissimo Liga Maestro, che per l'occasione verrà fumato durante la serata. L'abbinamento sarà da urlo, si partirà con due magnum di Cuvée Prestige di Cà del Bosco e si finirà con altrettante magnum di uno dei prodotti simbolo della Franciacorta e dell'enologia italiana, il Cuvèe Anna Maria Clementi, inutile parlarne perchè le parole sarebbero comunque poche. A presentare i prodotti ci sarà un amico del nostro club, del quale vi lascio la sorpresa, ma del quale tali prodotti prendono vita.
L'11 Marzo, è la volta dei grandi distillati, con l'aiuto degli amici di Angel's Share, un grande blog di appassionati ed esperti di whisky noto oramai in tutta la penisola, ci proporranno due imbottigliamenti "non commerciali" di eccezionale spessore, al quale abbiamo pensato di abbinare un altro prodotto di spessore quale il Partagas Serie E no.2.

Si chiuderà il 25 Marzo alle ore 21, insieme al pluripremiato Birrificio Endorama, insieme a loro degusteremo tre diverse birre di loro produzione e fumeremo il Prensado Robusto di Alec Bradley, un sigaro che ci è piaciuto subito moltissimo e con il quale pensiamo di creare un giusto confronto
Inutile dirvi che si tratta di quattro serate uniche nel panorama sigarofilo italiano, sia per la statura e l'eccellenza professionale degli amici che avremo tra i produttori, sia perchè mettere tanta carne al fuoco non è sempre facile, ma come sapete, questo è lo spirito e la grande forza di un Club come quello di Bergamo,min pochi anni salito alla ribalta per la qualità delle loro proposte.
Le serate saranno rigorosamente per sole 25 persone e su prenotazione previo pagamento anticipato.
Vi aspettiamo dall'11 Febbraio, ogni sera alle ore 21, presso la nostra nuova sede, sita in Via Broseta 18 in pieno centro cittadino, sarà anche l'occasione per presentarvela in anteprima.
Il costo di ogni singola serata è di 35€ a persona, per chi volesse invece abbonarsi a tutte e quattro le serate il costo è di 130€.

Pagamento tramite bonifico oppure novità 2014 tramite PayPal (con aggiunta costo commissione 3€)
per info e/o pagamenti: cigarclub035@libero.it
Mas que un Club!





18 gennaio 2014

31 Gennaio : Grande serata con il Cigar Club Sassari


Carissimi amici,
Perseguendo la politica che è meglio fare qualche serata in meno ma di assoluto livello, Il 31 gennaio alle ore 21  a Sennori (Ss) presso il ristorante Da Vito scriveremo la storia degli eventi fumosi della nostra penisola.
Quello che proporremo a Sassari sarà difficile da replicare sia per l'esclusività dei prodotti che per il livello degli ospiti.
Dopo aver gustato le prelibatezze offerte dal mitico Vito si entrerà nel vivo della serata dove fumeremo 
CORONAS di AROMA DE CUBA (corona) un sigaro pre-embargo (1959)
prodotto da un Brand scomparso ormai da parecchi anni. 
Il sigaro proviene dalla collezione privata di uno dei più famosi ed esperti collezionisti di sigari cubani al mondo. 
Notizia ancora più sensazionale è che Il collezionista in questione ci onorerà della sua presenza. 
Ma le sorprese non finiscono qui,questi farà un gradito omaggio ai presenti aprendo una scatola da 25 di 
DON CANDIDO SELECCION 508 (panatelas largas) un sigaro pre-embargo (1960) 
una scatola dal valore di oltre 1700 euro.
I Don Candido venivano prodotti a Cuba per essere distribuiti esclusivamente nel negozio di Alfred Dunhill a Londra.

A questo punto non ci siamo risparmiati neanche sul bere. A queste due esclusività non potevamo non abbinare due prodotti di altrettanto spessore. Provenienti dal caveau del Fondo d'investimento Real Passion degusteremo
BAS ARMAGNAC DOMAINE A LAFITE 1992
MACALLAN 15 anni DOUGLAS of DRUMLANRING

anche in questo caso una presenza di assoluto spessore a condurre la degustazione, sarà presente FABIO ERMOLI uno dei più grandi esperti di distillati, e non solo, in Europa.  
Esperto per il settore distillati, vini, champagne ecc del Fondo Real Passion nonché Esperto per varie case d'asta in Europa sempre per la stessa categoria. Uno dei pochi italiani accreditati presso le più antiche distillerie scozzesi nonché Executive Sales Manager presso Johnsons Wines & Spirits.

Come avrete capito una serata assolutamente da non perdere.

Durante la serata avverrà la premiazione del Socio dell'anno 2014.

Contributo a persona € 90,00
Ci sará la possibilità di acquistare un ulteriore sigaro Aroma de Cuba al prezzo di € 50,00 al pezzo. Pezzi limitatissimi.

Solo 25 posti disponibili, vista l'esclusività della serata vi preghiamo di prenotare rispondendo a questa email oppure inviando un sms (indicando nome e cognome) al numero
380/6831199 Enrico
 
A presto
Staff Cigar Club Sassari

16 gennaio 2014

Corpo e Forza di un Sigaro: quali differenze?

Spesso nelle recensioni dei sigari si usano i termini di forza e corpo, a volte propriamente, altre volte invece vengono usati in maniera non propria, ad esempio come sinonimi.
Si tratta infatti di due caratteristiche ben distinte del fumo, benchè spesso correlate tra loro (spesso un sigaro forte è anche corposo). La forza è infatti quella che in termini anglosassoni si definisce "the punch of smoke" ovvero la "pungenza" del fumo, e si percepisce in maniera ben definita come una sorta di anellino astringente a livello della laringe, oppure come una sensazione pungente al naso quando espelliamo il fumo attraverso le narici. Raramente la forza nicotinica è percepita alla bocca (a volte viene confusa con la piccantezza), dove riesce a stimolare la lingua solo nel caso in cui raggiunga livelli molto elevati, perchè le papille gustative non sono in grado di ricevere lo stimolo della nicotina, essendo più abituate a rivevere stimoli di tipo liquido, e non etereo come il fumo.
Il corpo di un sigaro è invece dato da un'insieme di caratteristiche organolettiche, tra cui anche la forza, e dalla loro intensità. Potremmo definirlo come il livello di intensità delle sensazioni che percepiamo, mediate tra aromi, sapori e forza. Come anticipato spesso c'è correlazione tra forza nicotinca e sapori ed aromi sviluppati in termini di intenstà, benchè in termini di complessità gusto-olfattiva, spesso ci sia correlazione inversa con la nicotina (in altre parole se un sigaro è forte, percepiremo anche gusti e sapori decisi, ma perderemo molti degli aromi più delicati che saranno coperti dall'esuberanza di quelli più intensi), tuttavia questa regola non è assoluta, possono infatti esistere sigari forti ma assolutamente poco aromatici, e quindi nel complesso il corpo risulterà medio-basso anche se la forza è importante.
Un'altra caratteristica che ha correlazione con il corpo è la persistenza organolettica, sia dopo il singolo puff, sia in post fumata, va da se che una maggiore intensità organolettica in fumata da spesso una lunga persistenza delle sensazioni al naso e al palato.
Ma se sono due caratteristiche diverse, perchè in molte schede di degustazione, compresa la nostra, viene descritta la forza ma non il corpo? il motivo è da ricercarsi nel fatto che il corpo è, se vogliamo, una caratteristica che si compone di più elementi per poter essere valutata, tutti elementi che sono presi in considerazione nella nostra scheda (forza, aromi, sapori e relative intensità, e persistenza), e da cui si può dedurre in ogni caso la "corposità" di un sigaro. Il corpo è anche una delle caratteristiche più difficili da valutare nel suo complesso in corso di fumata, ed è per questo che molte "scuole" di degustazione preferiscono "scomporlo" nelle sue caratteristiche fondamentali, per poi valutarlo ex post. 

15 gennaio 2014

Sigari Navarre 100% francesi: peculiarità e aspetti qualitativi


Parliamo oggi di una marca non disponibile in Italia, e scarsamente conosciuta anche sul  mercato europeo, di cui però vale la pena parlare poichè si tratta di una serie di prodotti molto peculiari, ottenuti interamente in Francia, a partire dalla coltivazione della materia prima, fino alla vendita. I sigari Navarre sono disponibili sul mercato  francese e belga, e si tratta di una produzione di estrema nicchia, costituita da tabacco scuro (varietà ITB 1000), coltivato nella zona di Bèarn ai piedi dei pirenei. Successivamente il tabacco segue un processo di air curing, simile a quello adottato per i tabacchi avanensi, che dura 2-3 mesi a seconda delle annate e del clima. Segue la fermentazione (in questo caso più rapida, attorno ai 12-15 gg) e la scostolatura delle foglie che vengono previamente distinte in Ligero, Seco e Volado, proprio come quelle destinate ai sigari caraibici. Ed in effetti la "filosofia" di questi sigari è simile ad un sigaro di tipo Avana, long filler, a testa chiusa e piede aperto. Tutta la gamma di prodotti è costituita da parejos, e comprende 5 vitolas: Il D'Artagnan (double corona oversize 230x50, non provato per questa recensione), il Porthos (gran robusto 150x52), l'Aramìs (robusto 124x50), l'Athos (petit robusto 105x50) e il Milady (corona gorda 143x46). Già lo "shape" ci fa notare come questa gamma di prodotti voglia rifarsi alla tradizione cubana, il robusto e la corona gorda infatti hanno le esatte misure del vitolario cubano per questi due formati.
La qualità dei sigari provati da chi vi scrive è stata piuttosto altalenante, degni di nota il petit robusto e la corona gorda, mentre il robusto è apparso abbastanza evanescente, e il gran robusto pur con una partenza più che discreta si è appiattito dalla fase centrale in poi. In linea di massima si tratta di sigari mediamente dry, con una acidità ben presente su tutta la gamma, note dolci e sapide accompagnano la fumata, note amare compaiono spesso sul finale per via della combustione non perfetta (dovuta principalmente alla costruzione, vedi paragrafo seguente). Le note aromatiche sono tipiche del gusto d'oltralpe, riconducibili ad esempio ai sigari Plèiades, con spiccati aromi terrosi, vagamente balsamici e floerali.












La costruzione, come anticipato, è veramente anomala, rispetto a tutti gli altri sigari di tipo caraibico, nelle figure sopra (scusate per la qualità non ottimale delle immagini) si nota come le foglie all'interno siano rollate in due direzioni (al contrario, i sigari caraibici sono rollati o a cilindro singolo (entubado o empalmado) o con foglie ripiegate su se stesse a ventaglio (plisado)). Probabilmente questa soluzione, che pare una sorta di doppio empalmado, è adottata perchè si risparmia tempo in rollatura, in un paese in cui il costo manodopera è comunque elevato. Le foglie vengono probabilmente sovrapposte e arrotolate a partire dai due lati tipo pergamena. Questo tipo di costruzione produce in tutti gli esemplari una combustione sbilanciata (notare le foto sotto) con una punta del braciere spostata sul lato "pieno" del  "bonche", al contrario dal lato opposto, contrassegnato dalla freccia nella foto sopra a sinistra, la combustione è molto più rapida come si nota nella foto in basso a destra, dal colore più acceso del braciere.









Un marchio  sicuramente particolare, espressione di una tipicità rara, che tende a ricreare in ambiente europeo una tiplogia di sigari tipica del caribe. Probabilmente alcuni aspetti potrebbero essere migliorati, ma forse i margini di guadagno, già ridotti per via della minore competitività del mercato del lavoro, non permettono di spaziare più di tanto nelle scelte produttive. I sigari sono disponibili sul mercato a prezzi non troppo dissimili dai parivitola caraibici e vanno dagli 8 ai 19 euro al pezzo a seconda del formato.

11 gennaio 2014

40 anni di Quai d'Orsay, con un Belicoso ER Francia

Un marchio poco conosciuto, lanciato sul mercato francese nel 1974, che poi si è diffuso in diversi altri paesi europei e non solo. Stiamo parlando di Quai d'Orsay (QdO), una marca cubana considerata tra le "locali" proprio per la sua diffusione geografica su scala ridotta rispetto ai grandi brand di Habanos SA. Benchè QdO sia nota solo agli aficionados, e non al mass market, il suo nome racchiude una storia tutta sua, legata ad un personaggio che fu precursore della teoria della degustazione, e che fu il primo, negli anni 70-80 a descrivere le caratteristiche organolettiche dei sigari in maniera analitica, creando una scheda di degustazione e "svegliando" i palati degli aficionados. La sua attività è stata poi ripresa da noi italiani nei primi anni 2000, con quella che oggi è una delle "scuole" di degustazione più complete ed analitiche al mondo, per quanto riguarda i sigari. Stiamo parlando di Gilbert Belaubre, che collaborò alla realizzazione della liga dei primi QdO e anche alla realizzazione della marca Pleiades, agli albori del mercato extracubano dei puros.  La tradizione vuole che il merito della creazione di QdO sia da attribuirsi all'allora ministro del tesoro Valery Giscard D'Estaing, il quale ebbe l'idea di creare un sigaro distintivo dell'eccellenza francese in termini di gusto, incaricando la SEITA (all'epoca statale, oggi nelle mani della Imperial Tobacco) di accordarsi con Cubatabaco per produrre ed importare un sigaro esclusivo per il mercato interno, ma pochi sanno che la SEITA si rivolse proprio a Belaubre per la costituzione di una liga idonea all'ambizioso scopo.
Ma torniamo al sigaro in questione, dovrebbe infatti arrivare sul mercato francese a febbraio l'edizione regionale Belicoso Royal (campana, 140x52) che sarà anche celebrativa del 40ennale della marca. Attendiamo con ansia questo prodotto per capire se avrà i toni gentili e gli aromi complessi e delicati di QdO, o se il cepo generoso rivelerà una liga più decisa, come accadde ad esempio nel 2010 con il torpedo di Rey del Mundo, prodotto in edizione regionale italiana. Se vi trovate a passare per la francia nei prossimi mesi non mancate l'acquisto, il sigaro per altro è anche piuttosto economico rispetto alle precedenti regionali d'oltralpe, notoriamente abbastanza care, il prezzo previsto di lancio è infatti di 12,90 euro al pezzo.

09 gennaio 2014

Puff e Salute: Aspetti fisico-chimici del fumo del sigaro


Nell'articolo "The sugar content and the pH of the cigarettes, cigars and pipe" pubblicato sulla rivista International Jounal of Cancer, gli autori dell'Institute of Cancer Research di Sutton (UK), individuano nel minor contenuto di zuccheri nel tabacco air cured da sigaro, rispetto a quello per le sigarette, una delle principali cause della maggiore insorgenza di tumori nel fumo delle "bionde" rispetto ai fumatori di puros (nell'articolo si parla anche di pipa, senza però raggiungere una conclusione univoca vista la grande varietà dei tabacchi esistenti in questa "categoria" di fumo).
Il contenuto di zuccheri nel tabacco  è stato determinato analiticamente, trovando percentuali fino al 20% nelle sigarette, nei sigari invece si attesta tra lo 0,5 ed il 2%. A parte le intrinseche differenze di specie, tra i tabacchi biondi da trinciato e gli avanensi da sigaro, una delle principali cause del maggior contenuto zuccherino delle sigarette sembra imputabile al "flue curing" ovvero all'essiccamento sotto flusso di aria calda, che è molto più repentino rispetto all'air curing" naturale a cui sono sottoposte le foglie per la produzione di puros. La lentezza del processo di essiccamento naturale assicura una attività più prolungata di tipo fermentativo, che degrada maggiormente gli zuccheri presenti nelle foglie.
Il contenuto maggiore di zuccheri  nel tabacco da sigaretta fornisce un fumo a pH più acido, rispetto a quello del sigaro, che invece risulta alcalino. I ricercatori sostengono che il pH acido favorisca maggiormente l'insorgenza di tumori, rispetto a quello basico
. Sostengono anche che la nicotina presente nel tabacco sia maggiormente assorbibile come "base libera" rispetto a quanto lo sia sotto forma di sale acido, pertanto il fumo del sigaro risulta più appagante rispetto a quello della sigaretta, si riduce quindi la quantità totale di consumo e di conseguenza l'esposizione ai fattori cancerogeni.
La natura alcalina del fumo del tabacco da sigaro è stata determinata anche in Italia, da studi condotti in passato dall'università di Catania. Sembra anche che, per questo motivo, il fumo del sigaro contrasti l'insorgenza della carie (pur macchiando i denti per via delle sostanze oleose e pigmentate contenute nel tabacco), al contrario della sigaretta che sembra invece favorire l'attacco degli acidi allo smalto dentario. 
Teniamo a sottolineare che pur essendoci diversi esempi di letteratura scientifica che dimostrano una minore incidenza di malattie legate al fumo, nei fumatori di sigaro rispetto a quelli di sigaretta, il mondo della medicina è concorde nel dire che il fumo è comunque dannoso alla salute, in misura più o meno importante. Abbiamo fatto questa doverosa precisazione in quanto non vogliamo che si travisi il senso del nostro articolo, che non vuole in alcun modo affermare che il fumo del sigaro sia salubre, o non dannoso.

07 gennaio 2014

SSSanterno, Calendario degustazioni Imola 2014

Cari amici aficionados, è online il calendario ufficiale delle degustazioni mensili aperte a tutti del Club di Imola, Slow Smoke Santerno (a differenza dello scorso anno, per esigenze dei soci, alterneremo un lunedì e un martedì).
Come di consueto il calendario prevede la regolare alternanza di un sigaro cubano, un toscano (o similare) e di un caraibico non cubano, proporremo abbinamenti anche azzardati come il Pastis o il Mirto, e sigari particolari come la Reserva Organica di Plasencia, il primo sigaro bio al mondo, ed un blind test con le nozioni di base per capire provenienza e grado d'invecchiamento di un sigaro.
Vi riportiamo sotto le date, che, ricordiamo, possono subire variazioni. Saranno aggiunte anche altre date nel periodo che va da Giugno a Settembre, durante il quale saremo itineranti in alcune location all'aperto nel circondario imolese.
Vi invitiamo pertanto a seguire periodicamente il sito del club che trovate qui, per rimanere aggiornati sulle attività di club.
Ricordiamo che per qualsiasi info e prenotazione potete contattare il club al seguente indirizzo: info@slowsmokesanterno.com


20 Gen. Alec Bradley Prensado Torpedo e whisky
18 Feb. H. Upmann Noellas con Mirto
17 Mar. cena di pesce con toscano Originale Sel. e Pastis
15 Apr. S. Cristobal Mercaderes con vini passiti di Romagna
19 Mag. Plasencia R. Organica  Robusto con Spumanti M.C.
17 Giu. Bolivar Corona Extra con cocktail di frutta
14 Lug. Oliva Serie V Lanceros con Birre Belghe
16 Set. Amazon Manfredi con Porto e Cioccolato
6 Ott. Blind Test (corso identificazione puros) con rhum
11 Nov. Cena di caccia con Hoyo petit piramide e Armagnac
15 Dic. cena degli auguri con Rocky Patel decade 12yo.

03 gennaio 2014

Uno Zippo per un puro (?)

Gli appassionati sanno che gli Zippo non sono ideali per accendere un sigaro. Il forte odore del liquido infiammabile utilizzato in tali dispositivi può dare un gusto aspro ai sigari, quasi fino a snaturarli - e non solo quelli più mild -  a meno che non ci si prenda la briga di tenere la fiamma lontano dal piede. Eppure, è innegabile il fascino che lo Zippo, un dispositivo meravigliosamente semplice e affidabile, abbia su un aficionado.
L'artista americano Mike Porter ha usato lo Zippo come una tela, prendendo gli accendini e trasformandoli in qualcosa di particolare, quasi un unicum, creazioni che giocano proprio sull'immaginario di questo accendino iconico. Il suo Wicked Zippo Studios crea accendini fantasia che fanno un'impressione immediata.
I suoi progetti includono monete, palline da golf, ognuno fuso in argento o bronzo poi artisticamente collegati a un accendino Zippo decorato in vari stili per renderlo diverso da qualsiasi altro. Ognuno di essi  può essere personalizzato a proprio piacimento con un cordino attaccato al lato. Il cordino, in effetti, è una specie di caratteristica firma per la Wicked Zippo e consente al cliente di portare il proprio Zippo all'interno della tasca.
La Wicked Zippo ha diversi stili di accendini, da un minimo di 99 dollari a più di $ 700, a seconda dello stile, e può creare oggetti completamente personalizzati. E anche se usa uno Zippo per accendere i suoi sigari, Porter ha creato un inserto che permette ai suoi accendini di usare una fiamma a butano.

Gli inglesi non amano più il sigaro?

Entro il 2026 il sigaro sparira' dalla Gran Bretagna, l'isola che tra le labbra di Winston Churchill aveva trasformato il nostro amato cilindro di foglie di tabacco addirittura nel simbolo di una battaglia contro Hitler combattuta in splendida solitudine in un'Europa schiacciata dal tallone nazista, questa è la nefasta profezia del noto Financial Times!
Malcurante della storia e della memoria, il dipartimento Entrate e Tasse del governo informa con il linguaggio freddo delle statistiche che negli ultimi cinque anni il consumo di sigari e' diminuito di un quinto ed e' crollato dell'80% negli ultimi vent'anni.
A determinare il declino di quel che si puo' definire uno stile di vita e di pensiero e' stato, scrive il Financial Times, il divieto di fumo nei luoghi i lavoro al chiuso deciso nel 2007.
La misura si e' rivelata letale in particolare per la vita dei sigari di grosso formato, tra i quali quelli che prendono il nome proprio dal premier che gli inglesi hanno amato piu' di tutti gli altri per la tenacia mostrata negli anni della Seconda Guerra Mondiale.
Un sigaro di grosso formato dura almeno un'ora, e non puo' essere fumato al freddo e furtivamente. Perfino Churchill fu costretto ad abbandonarlo acceso a meta' su un posacenere per correre a una riunione. Era il 1941, i nazisti avevano attaccato Leningrado.
Quel sigaro, fu conservato da un cameriere, consapevole di quel cruciale passaggio storico.Settant'anni dopo quel sigaro e' stato battuto all'asta per 5.000 euro.
Stando ai dati forniti da Imperial Tobacco, la seconda azienda di tabacco del paese, oggi nel Regno Unito si contano circa 300.000 fumatori di sigaro, contro i 700.000 di 10 anni fa. E per un portavoce dell'azienda, Simon Evans precisa che il declino sarebbe da attribuire anche allo scarso appeal verso i giovani: "Lo considerano qualcosa che fumerebbero il padre o il nonno".


Fonte: AGI news e varie

02 gennaio 2014

I top 25 2013 per Cigar Journal

Dopo pochi giorni dall'uscita della classifica di Cigar Aficionado (CA), anche l'europeo Cigar Journal (CJ) ha pubblicato la sua top 25.
Non possiamo fare a meno di notare una prima analogia con la classifica precedente, e cioè la presenza del Montecristo n.2 (questa volta al secondo posto e non al primo) e di un Cohiba nella top 5. Ammettiamo che ci sfuggono le logiche dietro a questa classifica, CA aveva utilizzato cubani EMS per le valutazioni, ignoriamo di che provenienza siano i sigari valutati da CJ, ma ci sentiamo di affermare che, pur credendo che i sigari valutati siano stati stimati con criterio, riteniamo che la posizione in classifica, specialmente del Montecristo n.2, su entrambe le testate non sia rappresentativa della media di mercato per quella vitola; probabilmente  sigari valutati in entrambi i casi erano esemplari particolarmente "fortunati" provenienti dal mercato inglese.
Valutando la classifica di CJ, al primo posto troviamo il Robusto della nuova linea Nicaragua di Davidoff, un prodotto di indubbia qualità, ma certamente non da primo posto. La prima sorpresa positiva arriva al terzo posto, con il Toro della linea Julius Caesar di Diamond Crown, un sigaro che non ci aspettavamo di trovare in questa posizione, e che valorizza l'Ecuador come paese produttore di foglie da tripa e non solo da fascia, si tratta infatti di un puro ecuadoregno, rollato in Repubblica Dominicana. Questa posizione sancisce definitivamente il diritto dell'Ecuador ad essere considerato, assieme al Perù, paese emergente e promettente nella produzione di puros.
Al quarto posto un habituè della top ten: Oliva con la sua serie V, nella nuova variante Melanio, che utilizza una foglia da fascia dell'Ecuador, anzichè nicaraguense come nella serie V standard. Quinto posto per un sigaro che crediamo non abbia bisogno di presentazioni; l'esplendido di cohiba è infatti assieme ad alcune altre vitolas  l'emblema dell'alta qualità nelle produzioni correnti di habanos SA.
Al sesto posto la limitata 2013 di Zino Platinum, su cui non ci esprimiamo non avendone esperienza diretta, ma che, conoscendo la marca Zino, non ci stupiamo di trovare in top 10. Settimo posto invece, per il Rocky Patel decade robusto, blended di origine honduregna, di cui chi vi scrive ha avuto modo di delineare le ottime qualità (in quel caso si trattava del formato Toro) poche settimane fa su questo blog.
Ottavo posto per un altro honduregno blended, il La Palina El Diario KBII, anche questa è una sorpresa positiva, per il formato, poichè si tratta di un sigaro di cepo 40, che si aggiunge ai diversi  formati sottili HonDoNi, rilasciati nell'ultimo periodo, che ci fanno ben sperare per il rilancio di questo tipo di vitolas dopo anni di moda del ring gauge generoso. Nono posto per la family reserve di Padròn, che ovviamente non manca mai la top 10 della qualità mondiale. Decimo posto per il serie d'oro no.2 di Punch, edizione limitata 2013, che alcuni hanno paragonato (forse esagerando) all'edizione regionale inglese (serie d'oro n.1) di qualche anno fa.
Gurkha non arriva alla top 10 come su CA, ma si piazza al 12esimo posto con la cellar reserve  , appena dietro a Perdomo 20th aniversary. Nel resto della classifica troviamo alcuni sigari che su CA erano tra i primi 10 come la marca Aging Room, e altri brand conosciuti come Torano, AVO, Flor de Selva, Partagas, e Villiger (che con le linee long filler sta dimostrando di non essere solo un produttore per il mass market); altre marche meno note in italia come San Lotano, 1502, Don Julio, Karistoff e Illusione.
Ci stupiamo enormemente (questa volta in senso negativo) di non vedere alcuna vitola della tabacalera Fuente nei primi 25 sigari. Non siamo certo tra quelli che pensano che certe marche debbano stare in top 25 per diritto acquisito, ma francamente scorrendo la classifica ci sembra strano che le linee di punta di Fuente non abbiano superato, ad esempio, il San Lotano Connecticut o il Torano Master. Ultima nota positiva, che è significativa del cambio di tendenza generalizzato nel mondo dei sigari non cubani, è la presenza massiccia di sigari blended in top 25, a testimoniare un cambio di rotta nell'utilizzo del blending orizzontale, visto non più come un metodo per recuperare materia prima a costi più bassi ma per migliorare ed equilibrare le ligade puntanto alla qualità.

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