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il contenuto del blog è rivolto a fumatori maggiorenni e consapevoli, che vogliono condividere la cultura legata al mondo del sigaro, non si vuole in alcun modo promuovere l'uso di tabacco. Si ricorda che in ogni sua forma, IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

03 marzo 2016

Mastro Tornabuoni Long: la recensione di Cigar Blog

A differenza dello scorciato, per il quale vi abbiamo fatto leggere sia le impressioni in anteprima, che la recensione a pochi giorni dall'uscita sul mercato, per il Long di Mastro Tornabuoni abbiamo aspettato qualche tempo, prima di "dire la nostra".
I motivi sono molteplici, in primis perchè, anche se chi vi scrive ha avuto modo di fumare questo prodotto, già diversi mesi fa, e successivamente in occasione di un paio di eventi di lancio, come di consueto prima di fare una recensione ufficiale (questo vale non solo per il sottoscritto, ma per chi scrive su questo blog in genere), aspettiamo di avere per le mani il prodotto comprato in tabaccheria, per avere un campione rappresentativo del mercato (ad essere sinceri la mia stecca di MTB long mi ha aspettato un po' più del dovuto, dal tabaccaio, perchè per via di impegni personali non sono riuscito a passare prima di inizio febbraio). Secondariamente, era nostra intenzione fornirvi, oltre alla recensione, anche una prima raccolta delle impressioni dei fumatori sul prodotto. Questo non significa, ovviamente, che la recensione sia fatta tenendo conto dei pareri altrui. La valutazione è come sempre oggettiva, effettuata da chi vi scrive, mentre le impressioni generali e le considerazioni sul prodotto sono riportate al termine dell'articolo, in aggiunta alla valutazione di cigar blog.
Il sigaro si presenta coerente con la versione ammezzata, con pronunciate
venature e bitorzoluto, in linea con le caratteristiche del tabacco utilizzato ed il processo produttivo. Gli aromi a crudo sono leggermente più complessi, rispetto al first batch ammezzato; meno spiccata la nota legnosa e di affumicatura, in favore di una maggiore apertura verso note di cuoio, ma anche, sullo sfondo alcuni toni speziati e di cacao. Il gusto è dominato dalla sapidità, ed in seconda battuta dall'amaro, non sgradevole. Una lieve acidità di fondo, meno presente che nell'ammezzato, favorisce la salivazione e giova alla fumata. Quasi totalmente assente la nota dolce, che compare solo a tratti nella fase iniziale. Le sensazioni palatali sono un'accenno di asciutto in fase iniziale, fino alla comparsa della nota acida di sfondo, e il piccante, che si palesa verso la metà della fumata. Buona la complessità aromatica (legno e cuoio dominanti, ma note di pepe, tostato e a tratti frutta secca che accompagnano in secondo piano), caratterizzata anche da un'ottima finezza ("pulizia" degli aromi). Falsamente leggera la percezione della forza, si tratta infatti di un sigaro dal buon livello nicotinico, che si palesa sia alla gola che al naso, specie dopo la metà della fumata, tuttavia l'intensità aromatica è tale per cui, specialmente il naso, viene "distratto" dalla percezione della forza. Ho provato il sigaro ammezzato assieme all'intero, accendendo lo scorciato nello stesso momento in cui il long era arrivato a metà, e ho notato un livello di forza assolutamente comparabile. L'evoluzione, nella sua categoria di prodotto è senz'altro un punto di forza di questo sigaro, l'equilibrio invece è leggermente spostato verso la sapidità al palato e verso i toni più decisi di legno e cuoio al naso, tuttavia non si può definire un sigaro privo di equilibrio, tenendo sempre conto che si tratta di un kentucky fire cured. Il senso di "sazietà" del palato è comunque confermato, come nello scorciato, e la persistenza risulta, come logico, leggermente superiore.

Si consiglia una conservazione ad umidità un po più alta, rispetto agli altri sigari di kentucky, per equilibrare ed aprire ulteriormente la paletta organolettica (personalmente li tengo nello scaffale più basso del walk-in, mentre il resto dei sigari italiani lo conservo nella parte alta). L’umidi Va poi abbassata almeno una settimana prima della fumata, a valori sotyobil 60%. Va inoltre sottolineato che, vista anche la "ricchezza" dei tabacchi utilizzati, si rende necessaria una lenta ed accurata accensione, oltre ad una eventuale cimatura, in caso di tiraggio leggermente occluso, per assicurare un buon tiraggio lungo tutta la fumata. Valutazione complessiva 86/100 - abbinamento consigliato: Vino Passito o Brandy.

Veniamo ai commenti raccolti dai vari appassionati sui diversi siti e social network. Il prodotto è generalmente apprezzato dal pubblico, con buona risposta (stando alle informazioni che arrivano dai tabaccai) del mercato. I punti di forza sono sostanzialmente la genuinità del prodotto, percettibile anche organoletticamente dalla nitidezza gusto-olfattiva, e la qualità complessiva del sigaro. Le criticità che vengono riportate da alcuni fumatori sono legate sostanzialmente ad alcuni difetti costruttivi che si manifestano in alcuni esemplari. Rispetto alla primissima release di ammezzato, sono stati ridotti significativamente i difetti di chiusura del sigaro, capitano sempre più di rado infatti sigari che si scollano o si srotolano (da non confondere l'increspamento sulle venature durante la combustione, tipico del kentucky in genere). Permangono, ma sono stati ridotti (e lo saranno ulteriormente, grazie all'introduzione del controllo di tiraggio su tutta la produzione del lungo), alcuni problemi di tiraggio, che possono in parte essere ridotti, qualora si manifestino, con una buona accensione e con la cimatura del sigaro (il lungo, ancor più dell'ammezzato, richiede un minimo di esperienza di fumata). Su alcuni prodotti si riporta una differenza di lunghezza, che corrisponde quasi sempre ad un increspamento del sigaro. Questo fenomeno è noto all'azienda, ed è principalmente dovuto al diverso comportamento delle foglie di fascia in fase di fermentazione post-rollaggio (si segnalano restringimenti fino al 15% in dimensioni), i sigari infatti vengono tagliati a lunghezza stadard, e successivamente posti a maturare lentamente, senza essiccarli dopo il rollaggio (ila stessa cosa si nota, seppur in misura meno evidente, anche rifermentando i toscani o altri sigari italiani). La via più breve per ovviare al problema sarebbe velocizzare l'essiccamento del prodotto in post-rollatura, ma questo bloccherebbe la fermentazione della foglia esterna, processo molto importante nel conferimento della struttura organolettica al prodotto finito. A parere di chi scrive è quindi necessario trovare rimedio in altro modo al problema, effettuando magari un ulteriore selezione "a vista" dei prodotti prima dell'inscatolamento, scartando quelli che più si sono deformati durante l'aging. 

Due sigari MTB Long, con differenti lunghezze.


2 commenti:

  1. Buongiorno a tutti

    io lo reputo un ottimo sigaro, si puo fumare sia ammezzato che intero e non da noia, non pizzica a differenza dei toscani classici, questo (a chi piace come a me) lo rende molto piacevole.
    Dopo averlo provato credo proprio che i toscani difficilmente continuero' a fumarli...

    Saluti

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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